Il burrascoso weekend del Brasile caratterizzato dal maltempo e da svariati cambi di programma ha lasciato spazio a non pochi colpi di scena capaci di regalare sorrisi e felicità ma al contempo anche delusioni e situazioni drammatiche sportivamente ed economicamente parlando.Se da una parte si gioisce in casa Alpine per due podi che hanno dell’incredibile e soprattutto un valore di 29,2 milioni di euro per il balzo in classifica costruttori, l’umore in casa Williams è decisamente opposto.Non potrebbe essere altrimenti dopo che la Scuderia Inglese si è trovata per l’ennesima volta durante la stagione alle prese con tre grandi incidenti provocati dagli errori dei due piloti.A metterci la faccia, come sempre è il team principal James Vowles, al suo secondo anno da leader dello storico,nobile decaduto, team inglese, costretto a fare i conti con gli strascichi lasciati dalla tappa Brasiliana e a stimolare un team vittima di numerosi passi falsi dei propri piloti.
Vowles: “Uno dei weekend di gara più orribili che io ricordi, ma è solo una tappa del nostro percorso”
Il team principal ammette che quanto successo in Brasile è un duro colpo da subire definendolo addirittura “uno dei weekend di gara piu brutali della mia carriera”, nonostante l’ammissione dell’impatto tragico delle vicende sfortunate accadute a Interlagos sottolinea come episodi e momenti come questi “siano solo parte di percorso di un team che si sta ricostruendo e che punta a tornare vittorioso”, un messaggio chiaro e importante che delinea un percorso intrapreso dal team Inglese che punta alla vittoria tramite la ricostruzione e anche al superamento di momenti difficili come questo, “si, è doloroso quanto accaduto lo scorso weekend, ma non ha cambiato quella che è la destinazione”. Dichiarazioni che sicuramente daranno morale al team che nonostante le difficoltà è riuscito in svariate occasioni a mettere in pista una vettura in grado di competere per i punti.
Il team principal Inglese ci ha tenuto anche a C per il “fantastico week end” anche se questo risultato rilega la Williams in penultima posizione, ben distante dai team che la precedono e davanti alla sola Sauber, quest’anno a quota 0, quasi inesistente. Una posizione che vale circa dieci milioni e per questo Vowles tiene accesa la luce della speranza per un finale in rimonta, “nonostante tutto rimangono tre gare e il Brasile ha dimostrato che tutto può accadere”. Dopo aver delineato un quadro generale Vowles si è soffermato sugli aspetti più tecnici della gara di Interlagos, come la richiesta di Colapinto di montare gomme full wet non accolta positivamente dal team. “Si trattava di sopravvivere dietro la safety car e dopodiché nel tempo di 2/3 giri la pista sarebbe tornata in condizione per le gomme intermedie, era una condizione difficile da affrontare ma possibile”. Purtroppo l’Argentino, protagonista di un esordio che ha stupito molti, ha terminato la sua gara mettendo la FW46 nelle barriere così come successo nella mattinata per entrambi i piloti. Proprio quello dei numerosi incidenti, avvenuti durante la stagione, è un argomento sul quale si sofferma Wolves, “non c’è nessun team sulla griglia che possa sopportare 5 incidenti gravi in due weekend di gara, ma spero che a Las Vegas saremo in grado di portare due macchine il più competitive possibile”.
Un altro tema affrontato che era stato un dibattito molto gettonato nell’intervallo tra le qualifiche a la gara di domenica era quello sulla possibilità di “cedere” la macchina di Colapinto ad Albon che sarebbe partito in seconda posizione. “No non sarebbe stato possibile perché i danni sulla vettura di Albon erano estremamente più gravi di quelli causati da Franco che invece sono stati riparabili nei tempi consentiti” Una polemica che si è accesa nel weekend è stata quella sulle bandiere rosse e del loro corretto utilizzo soprattutto per le tempistiche impiegate, sottolineando che “nessuna squadra è più grande dello sport che pratica e quindi le chiamate, seppur difficili, sono state corrette” Vowles come sempre da prova di grande lucidità, sincerità e serenità toccando tutti i temi centrali e scottanti che coinvolgono purtroppo la Williams in questo momento buio, dando appuntamento al prossimo gran premio di Las Vegas dove il team di Grove si presenterà per rialzarsi e riaccendere le speranze di poter ancora lottare nel campionato costruttori e magari regalare un sorriso non solo ai propri piloti e dipendenti, ma anche in chi ha fortemente creduto nella rinascita di questa storica squadra, ossia Carlos Sainz.