Storia del casco di Hamilton: dal giallo degli esordi al giallo Modena in Ferrari

Luca Manacorda
23/01/2025

Nel giorno del debutto al volante di una Ferrari, Lewis Hamilton ha svelato i nuovi colori del suo casco. Il sette volte iridato ha optato per un giallo Modena che si combina perfettamente con il rosso della scuderia di Maranello e con la storia di entrambi. È infatti questo il colore che il britannico ha scelto per la maggior parte dei suoi anni in F1 e che ha caratterizzato quello che è il maggior segno distintivo di un pilota, anche se non sono mancate evoluzioni cromatiche anche drastiche.

Il giallo, inoltre, ha un legame speciale con la Ferrari. Nel motorsport, la prima vettura del Cavallino Rampante a scendere in pista con questo colore fu la 166 F2 utilizzata in patria dal brasiliano Chico Landi e nel 1961 ci fu anche una monoposto di F1 a gareggiare con questo colore; nel GP Belgio di quell’anno, infatti, il pilota di casa Olivier Gendebien scese in pista – caso unico nella storia del Circus – con una Ferrari di questo colore per omaggiare la sua nazione. Tra le vetture stradali, poi, il giallo è il secondo colore più scelto dai clienti dopo l’iconico rosso. Meno comune, invece, vedere un pilota con casco giallo al volante di una monoposto della scuderia di Maranello: l’unico precedente significativo è quello di Felipe Massa, peraltro rivale di Hamilton nell’epica battaglia per il titolo mondiale del 2008.

Casco giallo fin dai tempi dei go kart: i motivi dietro la scelta

Curiosamente, forse per un segno del destino, Hamilton da bambino gareggiò con un casco rosso, immortalato in una foto da lui postata il primo gennaio sui social per inaugurare la sua nuova era in Ferrari. È il giallo però ad essere stato il suo tratto distintivo fin dai tempi delle prime gare nei go-kart. Il britannico scendeva in pista con un casco di questo colore, dove erano inserite tre linee di colore rosso, verde e blu. Il retroscena su questa scelta cromatica è stato svelato dallo stesso pilota in un’intervista del 2023: “Mio padre si è seduto con me. Mi ha detto, ‘Quali colori vuoi?’. Lui ha scelto il giallo perché era nervoso che quando sarei arrivato alla curva uno con 40 o 50 go-kart attorno non sarebbe riuscito a capire quale fossi. Così ha scelto il giallo. Io ho scelto il rosso, il blu e il verde“.

 

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Questa combinazione cromatica ha poi accompagnato Hamilton anche nel suo ingresso nel mondo “dei grandi”. Lewis indossava il casco giallo sia nel 2006, quando vinse il titolo di GP2 davanti a Nelson Piquet Jr., sia nel 2007 quando fece il suo sensazionale debutto in F1. Inevitabile fu paragonare questo giovane talentuoso ad Ayrton Senna, leggenda del Circus a sua volta legato in maniera indissolubile all’immagine di un casco giallo. L’esordio straordinario, con 2 vittorie e 9 podi nelle prime 9 gare, e l’ammirazione verso il brasiliano confessata dallo stesso Hamilton fece sì che i paragoni tra i due si sprecassero. L’apice di questo parallelismo si raggiunse nel 2017, quando il britannico in Canada pareggiò il record di 65 pole position detenuto da Senna e venne omaggiato dalla stessa famiglia del compianto campione con un casco di Ayrton.

Dal giallo al… giallo: l’evoluzione cromatica del casco di Hamilton

Se in passato un pilota era spesso legato a una grafica del casco che rimaneva pressoché inalterata per tutta la carriera, ora accade sempre più spesso che questa cambi vorticosamente di anno in anno ma anche di gara in gara, con una profusione di versioni speciali per ogni gran premio che tendono anche a spiazzare gli appassionati.

Anche Hamilton non è stato immune a questo trend: lo storico giallo accompagnato da rosso, blu e verde, ha resistito con variazioni minime per tutta l’esperienza in McLaren, conclusasi nel 2012. Anche nel primo anno in Mercedes il britannico ha mantenuto i suoi colori caratteristici, prima di passare a una versione in cui il bianco è diventato il colore principale, relegando il giallo al ruolo di comparsa. Un ritorno al passato, seppur con grafica evoluta, si è avuto nel 2017, prima di altri due anni in bianco dove era il rosso il secondo colore più presente.

L’impegno sociale sempre maggiore di Hamilton, in particolare a favore dell’inclusione e della lotta al razzismo, è alla base del passaggio al casco nero e viola del 2020, quando il britannico coinvolse la Mercedes nella sua iniziativa rendendo nero la livrea di quella che fino a quel momento era conosciuta con la Freccia d’argento. Nelle ultime tre stagioni il nero ha poi lasciato spazio al ritorno del giallo, alternato principalmente al viola sebbene in una versione fluo rispetto alla tonalità classica degli esordi.

Il viaggio nei caschi di Lewis Hamilton si chiude, per ora, con la giornata di oggi, iniziata dal sette volte iridato presentando sui social la nuova scelta cromatica prima di scendere per la prima volta in pista a Fiorano: giallo Modena con inserti rossi per inaugurare la sua terza era in F1, quella nella scuderia più famosa del Circus, la Ferrari.

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