Hamilton: “L’istinto mi ha detto che firmare con Ferrari era la mossa giusta”

Chiara Scaccabarozzi
28/01/2025

Quasi un anno fa usciva per la prima volta la notizia del trasferimento più importante degli ultimi anni: Lewis Hamilton lascia Mercedes, con cui ha vinto 6 titoli piloti, per andare in Ferrari. Nei giorni scorsi è iniziata l’era del britannico a Maranello con il debutto sulla SF-23 nei giorni scorsi sulla pista di Fiorano. Per la prima volta al volante di una Rossa, Hamilton ha affermato: “È stata una delle sensazioni più belle della mia vita”. A 40 anni, il sette volte campione del mondo è pronto a rimettersi in gioco con un’altra nuova sfida professionale. Sfida che per molti è rischiosa. In un’intervista a LinkedIn, è proprio Hamilton a rispondere a questa affermazione.

Ferrari

“Firmare con Ferrari la mossa giusta per me”

Ogni nuova opportunità è un salto nel vuoto. Nessuno di noi può prevedere il futuro, quindi cambiare lavoro, o nel mio caso squadra, comporta sempre un certo livello di rischio”, afferma Hamilton a LinkedIn individuando nella ricerca di nuovi stimoli la ragione del trasferimento in Ferrari, “Ma credo che ci sia più rischio nel rimanere in un posto in cui ci si sente a proprio agio e nell’adagiarsi sugli allori”. Scelta che arriva nel momento giusto. Dopo la stagione 2021 in cui ha lottato fino all’ultima gara ad Abu Dhabi per il titolo, vinto però da Max Verstappen, sono stati pochi i successi del team e dello stesso Lewis. Soltanto cinque vittorie di scuderia da allora e un feeling quasi mai trovato con la monoposto. Il cambiamento era quindi necessario per trovare nuove motivazioni. “Chiamatelo istinto o sensazione viscerale, ma sapevo che firmare con la Ferrari era la mossa giusta per me e che mi avrebbe dato la sfida di cui avevo bisogno” spiega il pilota britannico, “Ci sono così tante persone incredibili nel team con cui non vedo l’ora di lavorare, e ho piena fiducia che realizzeremo grandi cose insieme”.

“Lavoro sodo per essere migliore della stagione precedente”

19 stagioni in Formula 1 e 356 Gran Premi corsi. Nel corso della sua carriera Hamilton è andato incontro a diversi cambiamenti del Circus, riuscendo sempre ad adattarsi al meglio e mantenendo un alto livello di competitività. Il segreto? Non dare nulla per scontato. “Guardo ogni stagione di Formula 1 come un nuovo capitolo. Anche negli anni in cui ho vinto gare, trofei e campionati, ho sempre saputo che nulla era garantito per la stagione successiva”, afferma Lewis, “Il mio approccio è quello di lavorare sodo ogni singolo giorno per assicurarmi che quando torno in macchina non sia solo bravo come la stagione precedente, ma migliore. Questa mentalità e il continuo progresso, non importa quanto grande o piccolo, è ciò che mi ha spinto a raggiungere più di quanto avessi mai pensato possibile”.

Hamilton

“Nuove iniziative? Non faccio niente a metà e do a tutto il mio tempo e la mia energia”

Non solo Formula 1, Lewis Hamilton è un pilota molto attivo in iniziative sociali e imprenditoriali, dalla moda al nuovo distillato analcolico da lui prodotto. Ciò dimostra una notevole flessibilità, oltre alla capacità di spaziare con successo in diversi settori. “Dipende tutto da come stabilisci le priorità. Prima di aggiungere qualsiasi altra cosa al tuo piatto, dovresti prima assicurarti di avere l’energia e la fame per esplorare davvero qualcosa di nuovo. Per molte persone ha senso concentrarsi davvero sulla propria carriera, ma se sei come me e vuoi provare cose diverse, allora devi prenderti del tempo per capire come funziona”, svela il campione britannico, “Per me, se intraprendo un nuovo progetto, devo sapere che sarò in grado di impegnarmi per renderlo un successo. Non faccio niente a metà e do a tutto il mio tempo e la mia energia il più possibile, ma ho solo un certo tempo lontano dalla pista, quindi scelgo partner e progetti che siano davvero in linea con i miei valori e con ciò che voglio ottenere”.

“Mi piace la sfida, è un’opportunità per spingermi oltre”

Le numerose iniziative intraprese da Hamilton gli hanno permesso di sviluppare diverse competenze utili in diversi ambiti. Competenze che non sempre vengono insegnate, ma che si imparano semplicemente lanciandosi in nuove esperienze fuori dalla comfort zone. “Non importa quali competenze acquisisci, impari molto semplicemente provando qualcosa di nuovo. Sono nel mio sport da così tanto tempo che sarebbe facile rimanere incastrato nelle vecchie abitudini o rimanere nella mia zona di comfort. Intraprendere nuove iniziative, mi piace la sfida, mi costringe a sentirmi a disagio ma è una grande opportunità per spingermi oltre e imparare”.

Conclude, “Quando lavoro a un progetto al di fuori del mio sport, devo guardare le cose in modo diverso e questo alla fine mi dà una nuova prospettiva su cosa significhi il successo e su come arrivarci. Quando mi metto al volante dopo un po’ di tempo lontano, quella nuova prospettiva mi accompagna e mi spinge a migliorarmi a ogni gara. Non sarei il pilota che sono oggi senza il lavoro che ho svolto lontano dalla pista”.

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