Brembo è presente in Formula 1 dal 1975 e con oltre 500 Gran Premi vinti con i propri sistemi frenanti, e quest’anno il gruppo ha realizzato nuove soluzioni personalizzate per ciascuna scuderia; in aggiunta, fornirà la gran parte delle monoposto tra materiale idraulico come pinze, pompe e unità by-wire e componenti di attrito: dischi e pastiglie in carbonio. Negli ultimi giorni Formu1a.uno ha anticipato che Red Bull ha provato, nei test del Bahrain, un nuovo impianto frenante caratterizzato da dischi Brembo, con riscontri positivi finora. Nel 2024 viene confermata la presenza completa di Brembo in griglia di partenza: nello specifico, 9 team saranno forniti con pinze Brembo mentre un team sarà fornito con pinze AP Racing, azienda con sede a Coventry e che fa parte del gruppo bergamasco. Brembo assegnerà dunque a tutti i piloti in griglia pinze fino a 6 pistoni, che è il numero massimo stabilito dal regolamento, in lega d’alluminio ricavate dal pieno e nichelate.
Brembo ‘monopolizza’ la F1 e fornisce due possibili scelte alle squadre per il nuovo anno
Lo sviluppo tecnologico in Formula 1 è visibile sotto tutti i punti di vista: nel giro di pochi anni soluzioni innovative diventano all’ordine del giorno, e poi da scartare per fare spazio a nuove soluzioni ancora più all’avanguardia. È il caso dei dischi Brembo, che come fa sapere la stessa azienda hanno subito un’evoluzione enorme negli ultimi vent’anni: all’inizio degli anni 2000, i dischi Brembo in carbonio avevano uno spessore di 28 mm, disponevano di un massimo di 72 fori, la loro disposizione era su un’unica fila e il diametro di ciascun foro superava i 10 millimetri. Oggi il diametro dei dischi è passato da 278 mm a 328 mm per l’anteriore e da 266 mm a 280 mm per il posteriore, con uno spessore pari a 32 mm e un numero di fori compreso tra i 1.000 e i 1.100 per l’anteriore, mentre per il posteriore sono previsti 900 fori nella configurazione più estrema in termini di cooling.
L’azienda italiana ha realizzato due tipologie di dischi freno da fornire alle squadre in base alle preferenze degli ingegneri basate sulla direzione dei rispettivi progetti: il “wide spline” (scanalatura larga) e “single sided spline” (scanalatura su un lato). La scelta di una o dell’altra soluzione dipende delle esigenze di ogni singolo team sulla base del progetto delle singole vetture, e le differenze sono spiegate nel dettaglio da Brembo: nella specifica “wide spline” lo spessore del trascinamento – la parte in contatto con la campana – è uguale allo spessore del disco. Nella “single sided spline” lo spessore del trascinamento è inferiore rispetto allo spessore del disco. Questa seconda soluzione può favorire una differente strategia di ventilazione del disco e un miglior packaging del corner ruota ma a discapito di un’ottimale sollecitazione meccanica del carbonio che ne limita la possibile foratura per la ventilazione.
Ciascun team, in funzione delle esigenze specifiche della vettura, ha definito insieme agli ingegneri Brembo il rapporto ottimale tra peso e rigidezza delle nuove pinze freno. Le sofisticate metodologie di progettazione a disposizione di Brembo hanno consentito di progettare un modello customizzato di pinza freno che ha permesso di arrivare al rapporto desiderato. In questo scenario, alcuni team prediligeranno pinze più leggere ma anche meno rigide, mentre altri opteranno per soluzioni più rigide, ma più pesanti. Saranno cinque i team forniti da pompe freno Brembo e AP Racing e quattro i team che monteranno in vettura unità by-wire sviluppate da Brembo, che hanno lo scopo di gestire la frenata al posteriore, variando istantaneamente il contributo della frenata dissipativa in funzione del contributo rigenerativo e garantendo il corretto bilancio tra asse anteriore e asse posteriore. Infine ben otto team invece monteranno frizioni realizzate da AP Racing.
In gara abbiamo spesso assistito a comunicazioni tra ingegnere di pista e piloti riguardo alle temperature dei freni: in questo senso la prima gara in Bahrain sarà già una prima prova per i l’impianto frenante, viste le numerose frenate brusche specialmente in curva 1 e 4. Brembo ha rivelato come avviene la comunicazione muretto/pilota basato sui dati in uscita dalla vettura: servendosi di sensori presenti nei corner ruota, gli ingegneri dei team potranno conoscere in ogni istante la temperatura di dischi e pinze e, sulla base dei dati rilevati, potranno supportare il pilota nella gestione ottimale delle temperature e del bilanciamento della frenata sulla monoposto.
Autore: Andrea Vergani