Ferrari: ci sono dei retroscena su una SF-25 regolare e più “estrema”

Rosario Giuliana, Giuliano Duchessa
12/03/2025

Domenica comincerà il campionato del mondo di F1, i test del Bahrain non hanno chiarito i reali valori dei team. Gli osservatori sono tutti d’accordo, se proprio bisogna vedere un favorito, il pronostico cade su una McLaren, indicata come prima forza. La domanda è: chi sarà il primo inseguitore? C’è una certa incertezza anche fra le stesse squadre, nessuno si sbilancia sul ruolo di outsider. Red Bull e Mercedes credono di essere la seconda forza in campo, una delle due è chiaro che resterà delusa. La Ferrari dovrebbe aver risolto alcune lacune che hanno limitato la vecchia auto; Tuttavia, non è chiaro se questo basterà a contrastare velocemente il pacchetto dei campioni in carica di Woking.

Ferrari ha completato i preparativi: SF-25 arriva Australia per conoscere il suo potenziale e non la sua regolarità

I dati confermano che la SF-25 ha incrementato il carico aerodinamico, il che è sempre l’obiettivo. “Il feeling è stato piuttosto buono, tutti i test che abbiamo fatto non mostrato sorprese negative” è stato il commento di Charles all’evento di Milano ai microfoni di RTL 102.5, confermando quanto già raccontato da AutoRacer.it sul fatto che dai test non ci sono state anomalie con la correlazione “i numeri che abbiamo visto sono gli stessi che ci aspettavamo”

Dal Bahrain all’Australia, senza passare da Maranello durante i giorni di intermezzo, la SF-25 è pronta al suo debutto senza celare le sue carte. Non si vedrà una rossa a sorpresa nella configurazione aerodinamica, anche se una possibile domenica piovosa non è una variabile accolta con euforia da parte delle squadre. Per quel che concerne il week end australiano, non c’è nessun eccessivo allarmismo a Maranello relativamente alle azioni che la FIA metterà in pratica in quel di Melbourne contro le flessioni dell’ala posteriore. Il primo atto di una direttiva tecnica a cui si aggiungeranno ulteriori controlli visivi per capire chi gioca a fare il furbo. Come vi avevamo raccontato fra le nostre pagine, Ferrari aveva svolto con un lavoro mirato le sue analisi sull’ala posteriore, soprattutto perché nuovissima nella specifica e mai vista nelle precedenti vetture di Maranello. La SF-25 non teme presunte irregolarità, essendo già stata promossa al consueto “legality check” una settimana prima del lancio ufficiale, che rende superflua ogni eventuale ipotesi di controlli ulteriori da parte della Federazione. L’ufficio tecnico capitanato da Tombazis sarà al lavoro in quel di Melbourne unicamente per verificare sul posto le vetture con i controlli di routine.

Si può usare più carico senza restringere la finestra operativa? C’è un retroscena riguardo una SF-25 primitiva più “estrema”

Quello dell’Albert Park sarà il primo verdetto che arriverà per capire chi è arrivato più pronto e il miglior pacchetto tecnico. In Ferrari il lavoro fra il Bahrain e l’Australia è stato incentrato sulla preparazione dell’assetto con cui arrivare a Melbourne, con un lavoro al simulatore che ha visto Leclerc e Hamilton alternarsi, come ve ne avevamo già parlato.

Vien da sé che a Maranello analizzeranno la prima uscita ufficiale per capire come la SF-25 si colloca in ordire gerarchico rispetto agli avversari. I dati hanno appurato che la Rossa non ha mostrato tutte le carte in Bahrain giocando con il peso, ma è vero che la SF-25 fosse ancora imperfetta per quanto riguarda il setup meccanico. La sospensione anteriore ribaltata nello schema pull-rod è sicuramente una variabile in più rispetto allo scorso anno che necessita ancora qualche conoscenza in termini di chilometraggio. L’anti-dive meno estremo, soprattutto rispetto a McLaren, è stata una scelta consapevole del team che non ha voluto prendere rischi di una piattaforma meccanica troppo rigida ed estrema. Pierre Waché ha definito in un’intervista a The Race come la soluzione McLaren presentasse alcuni rischi. A Maranello hanno valutato in fase di realizzazione del progetto 677 un design delle leve della sospensione e dello sterzo simile allo schema presente sulla McLaren di Bob Marshall. I test effettuati, tuttavia, hanno portato ad una bocciatura a favore di una soluzione che offrisse più conoscenze nel compromesso fra aerodinamica e meccanica. 

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