“Una vettura più semplice per i nostri piloti”. Questo l’obiettivo che Aston Martin si è posta con la AMR25, progetto nato come evoluzione della monoposto 2024 pur con un budget limitato e mantenendo l’occhio ben puntato sul 2026, vero bersaglio della scuderia di Lawrence Stroll. “Durante l’inverno ci siamo posti come target quello di fornire ai nostri piloti una monoposto più guidabile – ha confermato Andy Cowell, alla prima stagione da team principal per la squadra inglese – i dati ottenuti dai test di inizio stagione hanno indicato diversi passi avanti in tal senso e ora puntiamo a confermare questi progressi nel primo GP stagionale”.
Cowell: “Lo scorso anno avremmo potuto vincere il trofeo per il maggior numero di aggiornamenti. Newey? Un grande osservatore”
In merito alla vettura 2025, Aston Martin ha investito in diverse novità aerodinamiche, pur nella consapevolezza che: “permangono aree in cui migliorare e avere a disposizione dati dalla pista sarà fondamentale per orientare lo sviluppo”. E proprio sulla gestione degli aggiornamenti la squadra intende fare un importante passo in avanti. “Lo scorso anno abbiamo iniziato bene ma poi abbiamo perso terreno dalle scuderie più veloci. Credo che se ci fosse stato un trofeo per il maggior numero di aggiornamenti l’avremmo senz’altro vinto, ma purtroppo non ci hanno portato i risultati sperati. Questo è sicuramente un aspetto su cui puntiamo a migliorare”.
Ma non solo. La grande novità di inizio 2025 per Aston è sicuramente l’ingresso in squadra di Adrian Newey. “Il suo arrivo ha comportato un grande interesse in squadra anche se lui non è un tipo da grandi festeggiamenti – ha spiegato il team principal dell’Aston Martin – Il primo giorno è entrato nel suo ufficio, ha posato la sua valigetta e si è subito unito ad una riunione. Si è inserito immediatamente, entrando nelle discussioni relative ad alcune aree della monoposto. Adrian è un grande osservatore. Ha voluto conoscere tutti i nostri dirigenti ed ingegneri, ascoltando con attenzione sul lavoro svolto in fabbrica e facendo domande. Ha già portato alcune prospettive nuove e siamo assolutamente felici di averlo con noi in squadra”.
Guardando, infine, al mondiale che prenderà il via questo fine settimana, Cowell si attende “una stagione molto combattuta”. Per più ragioni. “La prima è che quest’anno è l’ultimo dell’attuale ciclo regolamentare e la stabilità fa sì che le prestazioni convergano. La seconda è che i test di Sakhir hanno restituito un quadro molto compatto e mi aspetto che sia così anche in gara. Non sarei stupito se anche solo 10 millesimi potranno fare la differenza in qualifica, e quando si ha a che fare con margini così ridotti fattori come l’assetto, gli pneumatici o anche solo il cambio gomme diventano cruciali”.