È un mondiale di F1 meno scontato del previsto quello che stiamo vivendo in questa prima metà del 2024. Il lavoro tecnico svolto da Ferrari sul progetto 676 sta dando i propri frutti, ed assieme a McLaren pare che le gare non saranno più una passeggiata “col braccio fuori dal finestrino” per Verstappen e la Red Bull. Dopo la marcia trionfale del ferrarista Leclerc nel prestigioso palcoscenico di Montecarlo, cittadino dalle caratteristiche uniche in calendario, la SF-24 2.0 è chiamata al secondo importante banco di prova in Canada dopo Imola. “Non traiamo troppe conclusioni da questo fine settimana” ci ha tenuto a sottolineare lo stesso Frederic Vassuer subito dopo i primi festeggiamenti in quel di Monaco.
Ferrari a Montreal per dare conferma che il pacchetto 2.0 ha migliorato anche l’efficienza
Perché la pista di Montreal sarà una prova del 9 per la SF-24 2.0? Imola era il primo vero shake down della Ferrari innovata dal pesante aggiornamento, e, da quello che sappiamo, Ferrari aveva in parte sottoperformato per un setup non ottimale. Il primo riscontro è stato positivo in merito a gli aggiornamenti, e ne abbiamo parlato. Monaco fa storia a sé, e la rossa per proprie caratteristiche, sarebbe andata molto forte anche senza gli aggiornamenti. Canada è un importante verifica per capire se la rossa, oltre ad aver aumentato il carico aerodinamico, è migliorata anche in efficienza. Il compromesso ricercato sulla vettura 2024 ha sacrificato parte delle doti velocistiche in rettilineo e sul giro secco che contraddistinguevano la vecchia SF-23. Per andare forte in Canada sarà necessario avere un ottimo compromesso per quanto riguarda le velocità in rettilineo, punto in cui la rossa è parsa da inizio anno più carente rispetto a Red Bull e McLaren. La MCL38 ha fatto dei passi in avanti importanti in quel senso, guadagnando qualche km/h in rettilineo senza dover ricorrere ad altri compromessi. Un punto di domanda rimane anche se Max Verstappen e la sua RB20 potranno tornare a dettare legge o se l’andazzo definitivo sarà quello che abbiamo visto nelle ultime tre gare.
Nessuna novità a Montreal: torna l’ala posteriore da medio carico. Il pacchetto di Imola è costato il 25% del budget destinato a gli sviluppi
Ferrari, Red Bull e McLaren vanno a Montreal per giocarsi la vittoria, consapevoli del fatto che con distacchi ridotti i week end di gara si giocheranno spesso nei dettagli. In Canada non ci saranno pezzi nuovi sulla SF-24 2.0, che tornerà nella veste da medio carico con l’ala posteriore versatile che abbiamo visto nei primi 6 Gran Premi, e in uno shape aggiornato a Imola. Il livello di carico al retrotreno sarà molto più giostrabile con il beam-wing, che dovrebbe essere comparato nelle due configurazioni ad “ala di gabbiano” e a singolo elemento. Da quello che sappiamo, il pacchetto “round 07” è valso un discreto valore all’interno del budget cap, che a quanto appresso ammonterebbe a circa un quarto del budget da destinare agli aggiornamenti “in season”. Una cifra che è tutto sommato in linea con i programmi finanziari stabiliti ad inizio anno. Lo sviluppo da qui all’autunno che riguarderà un “limare prestazione” da quelle che sono le strade di sviluppo da esso dipendenti. Sulla rossa non ci saranno aggiornamenti di rilievo fino in Gran Bretagna, seconda tappa dopo Imola dove ci arriveranno novità aerodinamiche un po’ per tutto il circus.
A Silverstone una SF-24 “2.1” per un altro passo avanti
Abbiamo raccontato in lungo e in largo di come a Maranello abbiano lavorato approcciando lo sviluppo della macchina verso un cambio di pelle a partire da Imola. Quello della gara numero 7 è, e sarà, il più grosso pacchetto dell’anno. Silverstone è la tappa prefissata per vedere il secondo step evolutivo, con una SF-24 che si potrà “2.1” per continuità di nomenclatura. Questo da un po’ l’idea che, da Imola in avanti, gli aggiornamenti saranno dipendenti dal concetto introdotto in Emilia Romagna. Allo status delle cose resta improbabile che in Ferrari decidano di forzare e anticipare le novità, ad esempio in Austria, week end che sarà condizionato dalla Sprint. I nuovi prezzi che saranno introdotti in Gran Bretagna sono mirati a far fare alla rossa un ulteriore step attraverso un allargamento della finestra operativa rendendo l’auto più competitiva a diverse condizioni di layout e temperature. La delibera delle scelte finali si decide proprio in questo momento, sfruttando quello che hanno detto i dati a Imola e che diranno poi in Canada, oltre ai continui test in galleria del vento.