L’Aston Martin si avvia verso la sosta estiva dopo una prima metà di stagione al di sotto delle aspettative, anche alla luce del campionato di grande rilievo completato nel 2023. Al GP del Belgio la scuderia di Lawrence Stroll ha chiuso a punti grazie alla scelta strategica effettuata con Fernando Alonso che, come lo squalificato Russell, ha beneficiato del singolo pit stop. Il Performance Director del team Tom McCullough, ha spiegato come il nuovo asfalto di Spa sia stato uno dei fattori che ha maggiormente influenzato il lavoro del weekend, soprattutto sul fronte gomme.
McCullough: “il nuovo asfalto di Spa ha influenzato il comportamento degli pneumatici”
La riasfaltatura a cui è stato sottoposto il tracciato di Spa Francorchamps è stata al centro delle analisi post sessioni in Belgio. I piloti infatti hanno ribadito per tutto il weekend come le sensazioni a livello di grip fossero differenti rispetto a dodici mesi fa e ciò si è riflesso anche sul degrado delle gomme. “Non tutti i tratti di pista sono stati riasfaltati e alcune delle curve ad altissima velocità come la 10 o la 11, Pouhon come ci piace chiamarla, sono ancora molto ruvide, e questo ha influenzato il comportamento degli pneumatici.” Così Tom McCullough, che in merito al lavoro compiuto sulla superficie del circuito belga ha poi proseguito: “Il nuovo asfalto, dove è molto liscio, ha un’aderenza molto elevata, quindi è stato steso e lavorato abbastanza bene. Quando ci siamo arrivati, non c’era più bitume. L’asfalto ha solamente un’aderenza elevata e quindi, che tu stia usando le gomme intermedie o quelle da asciutto, i piloti amano l’asfalto liscio e poi dove diventa più ruvido sentono la macchina muoversi di più, ed è più dura per le gomme.” A ciò si è aggiunto anche il fattore legato alle temperature e alle condizioni variabili nel corso del weekend. Ad un venerdì asciutto ma con temperature più basse, è seguito un sabato bagnato in FP3 e qualifica, per passare poi ad una domenica caratterizzata dal sereno e da temperature decisamente più alte.
Il lavoro dei meccanici Aston Martin dopo l’incidente di Stroll nelle FP3
A complicare il lavoro in casa Aston Martin, il duro lavoro che hanno dovuto compiere i meccanici dal lato box di Lance Stroll. Il canadese aveva perso la monoposto al Radillon sul bagnato nelle terze libere, finendo contro le barriere. I meccanici hanno riassemblato la AMR24 numero 18 in tempo per la sessione di qualifica. “Non abbiamo avuto tempo di fare nessuna messa a punto su quella macchina. E’ stato fatto il massimo,” Ha dichiarato McCullough. “Sono rimasto sbalordito quando sono entrato nel garage ad un certo punto e c’era un telaio a nudo, letteralmente senza motore, senza il pacco batterie, senza sospensioni, senza nulla sulla macchina. Ho pensato: ‘a meno che non ritardino le prime due sessioni, difficilmente ce la faremo in tempo’.” Il Performance Director dell’Aston Martin ha elogiato il lavoro che è stato compiuto all’interno del garage nella manciata di ore che separa l’ultima sessione di libere dalle qualifiche. “Siamo riusciti a cambiare le batterie, il motore, il cambio e il retrotreno. Hanno sostituito entrambi i corner anteriori, lo sterzo, il fondo e le ali. È stato come ricostruire una macchina in un tempo record assoluto.” Uno scenario che ha comportato che in gara la monoposto di Stroll non fosse impeccabile a livello di assetto, che è stato regolato rifacendosi a quello della vettura del compagno Alonso.
Proprio al pilota spagnolo vanno i meriti per il punteggio accumulato nella domenica di Spa, grazie all’ottavo posto finale. La chiave del risultato di Alonso, fresco di 43esimo compleanno, è da relegare alla strategia in gara. Come spiegato in precedenza, il nuovo asfalto non ha permesso ai team di poter disporre di un background importante a livello di dati, approcciando la gara con la possibilità di eventuali sorprese. Una di queste è stata legata proprio al degrado degli pneumatici, con un degrado della mescola Hard nettamente inferiore alle previsioni di Pirelli. Ciò ha permesso ad Alonso di poter fare una gara sulla singola sosta, replicando il guadagno di cui ha beneficiato George Russell, che ha conquistato il primo posto, seppur soltanto in pista.
McCullough: “Tutti migliorati in efficienza, ma la Red Bull predilige il carico”
Il Performance Director ha poi spiegato quanto in generale tutte le vetture del gruppo abbiano fatto passi avanti a livello di efficienza. Uno step compiuto quindi anche dall’Aston Martin, che però non può beneficiarne nel confronto con i diretti avversari proprio dal momento che si tratta di un trend condiviso. “Penso che siamo decisamente più efficienti. Possiamo salire o scendere di un grado di ala posteriore per aiutare i diversi settori.” Ha dichiarato McCullough. “Penso che come si è notato, tutti stanno diventando più efficienti, quindi abbiamo fatto dei grandi passi avanti. Specialmente all’inizio dell’anno scorso eravamo più nel verso dell’alto carico e meno efficienti. Al momento siamo più o meno sulla stessa lunghezza d’onda della maggior parte del gruppo. Non abbiamo il vantaggio di essere molto più efficienti.” Un parametro che non è così imponente in casa Red Bull, il benchmark tecnico fino a qualche gara fa. McCullough ha infatti preso in esame la direzione tecnica dei campioni del mondo in carica, considerando il comportamento della loro vettura in fase di utilizzo del DRS e spiegando come il carico sia il fattore prediletto dal team di Milton Keynes. “Penso che la loro filosofia sia molto, molto forte. Il DRS non è così veloce quanto l’efficienza. Spesso sono piuttosto carichi, quindi sono molto bravi nel compensare in tutte le curve. Senza DRS spesso non sono i più veloci. Quindi è in questa direzione che il loro pacchetto tende ad andare.”