La tripletta Ferrari nella 1812 km del Qatar, primo atto del WEC 2025, ha rappresentato un momento storico per la squadra di Maranello, finalmente capace di vincere con le 499P ufficiali anche al di là della 24 Ore di Le Mans. Nelle dieci ore di Lusail la formazione diretta da Antonello Coletta ha trionfato con la #50 di Fuoco, Molina e Nielsen, piazzando al terzo posto la #51 di Pier Guidi, Calado e Giovinazzi. Nel mezzo la Ferrari privata gestita interamente da AF Corse e guidata da Kubica, Ye e Hanson, a completamento di un podio monopolizzato nella stessa pista in cui solo un anno fa era andata in scena una delle gare più difficili corse dalla Hypercar italiana. Commenti quindi entusiasti al calare di una bandiera a scacchi quanto mai dolce per il marchio, la squadra e i nove piloti
COLETTA: “CURATO OGNI DETTAGLIO”
Lavoro e dedizione hanno permesso a Ferrari di ribaltare completamente la situazione rispetto al 2024: “questo è il miglior premio per il lavoro svolto da tutta la squadra nei mesi invernali per arrivare nelle migliori condizioni possibili al via di questa stagione. Negli scorsi mesi abbiamo curato ogni dettaglio legato alla nostra vettura e all’organizzazione del team con l’obiettivo di ottimizzare ogni singolo aspetto”, ha così commentato Coletta, sottolineando gli sforzi impiegati nella pausa invernale allo scopo di ottimizzare un pacchetto già evoluto nella seconda metà della stagione passata.
Cadillac e BMW, supportate da Jota e WRT, hanno dimostrato di poter infastidire le 499P sì, ma solo a tratti, perché Ferrari ed AF Corse hanno finalmente messo insieme quei pezzi che servivano al completamento del puzzle. Un obiettivo sfuggito più volte nel 2024, stagione in cui tra Maranello e Piacenza hanno a volte sofferto colpi duri (Imola in primis) ma utili a fare quel salto di qualità necessario per sfruttare a pieno il potenziale della LMh. L’intero team non ha mancato l’occasione, fronteggiando anche i momenti più difficili con il massimo controllo della situazione. Un grande passo in avanti rispetto alle consapevoli criticità emerse l’anno scorso.
CANNIZZO: “NESSUNA ANOMALIA, LAVORO ECCELLENTE”
La dimostrazione dello strapotere Ferrari a Lusail è arrivata proprio dalla rimonta della #51, la cui gara è stata particolarmente influenzata dalle quattro penalità ricevute. In riferimento a ciò ecco le parole di Coletta: “Sotto questo punto di vista la rimonta dell’equipaggio numero 51, in grado di salire sul podio nonostante alcune penalizzazioni, è un esempio perfetto di come abbiamo impostato al meglio la strategia della squadra nonché di come siamo stati abili nella gestione delle gomme.” A ciò si aggiunge l’intervento di Ferdinando Cannizzo, il papà della 499P: “Oggi la squadra ha svolto un lavoro eccellente. Non abbiamo riscontrato alcuna anomalia sulle tre vetture e siamo riusciti a svolgere un lavoro notevole di strategia per recuperare terreno con la 499P numero 51″.
Il vantaggio prestazionale sulla concorrenza, unito ad una pianificazione strategia eccellente e ad alcuni interventi della Safety Car, hanno infatti permesso a Pier Guidi, in macchina negli stint finali, di saltare Toyota e BMW nel giro di soste, liberandosi di un traffico che a Lusail ha reso difficili sorpassi e rimonte. Il tutto mentre la #50 e la #83 erano impegnate a lottare per il primo posto a distanza, con Fuoco, Molina e Nielsen vincitori grazie ad una gestione dei treni di gomme disponibili rivelatasi indovinata nonostante qualche piccola preoccupazione relativa all’anteriore sinistra, la gomma più stressata a Lusail. Fuoco, infatti, ha portato avanti per ben tre stint gli pneumatici sinistrorsi, non cambiati negli ultimi pit stop per risparmiare tempo ai box e agguantare la leadership superando Kubica.
VITTORIA NON COSÌ FACILE
Proprio Fuoco ha analizzato queste fasi cruciali appena finita la corsa: “Scegliere il triplo stint per le gomme di sinistra ha reso la corsa abbastanza intensa perché ad un certo punto la #83 e la #51 hanno iniziato a recuperare velocemente. Ho dovuto gestire le gomme ed il passo, ma alla fine ho completato il lavoro e ce l’ho fatta”. Ma questa non è stata l’unica preoccupazione dell’equipaggio #50, saldamente sul podio nelle prime ore fino al contatto con la BMW #15 di Dries Vanthoor. Al giro 95 il belga, doppiato poiché appena uscito dai box, si è scontrato con la Ferrari guidata in quel momento da Fuoco, ritrovatosi all’improvviso in testacoda. Vanthoor è stato penalizzato con un drive-through, mentre Fuoco è sceso dal secondo al quinto posto.
Molina, Nielsen e Fuoco hanno così dovuto spingere per recuperare le posizioni perse, obiettivo non facile considerando che alla lunga Toyota si è dimostrata più minacciosa del previsto. Le neutralizzazioni hanno permesso anche a BMW di recuperare, soprattutto alla #15, ma nessuno è stato in grado di fermare i vincitori dell’ultima 24 Ore di Le Mans, perfetti nell’equilibrare gestione e ritmo. A sostegno ecco il commento di Nicklas Nielsen: “la gara è stata molto dura, ma credo che abbiamo fatto tutto al meglio, tornando così sul gradino più alto del podio dopo la grande vittoria di Le Mans nel 2024. Siamo stati bravi sia nella gestione delle gomme sia nelle scelte che ha fatto la squadra che ci hanno permesso di sfruttare al meglio la nostra 499P.”
AF CORSE #83: LA BEFFA FINALE NON CANCELLA UN GRAN PODIO
Più regolare l’avventura in Qatar della AF Corse #83. Kubica, Ye e Hanson sono partiti dall’ottavo posto, scalando piano piano la classifica fino ad mettere le mani sul primo posto, artigliato quando la concorrenza ha sofferto errori, penalità e incidenti. Come sempre ottimi gli stint di Kubica, bravissimo a difendersi nel finale dagli attacchi di Pier Guidi, ma è giusto segnalare sia la concretezza di Ye sia il buon debutto di Hanson con i colori di AF Corse. Tutti e tre hanno avuto modo di comandare la corsa in Qatar, mantenendo i nervi saldi nei doppiaggi e stando alla larga da qualsiasi inconveniente.
Ad un certo punto sembrava che la 499P indipendente potesse bissare la vittoria ottenuta in Texas nel settembre scorso, ma le numerose Safety Car di metà gara hanno consentito alla squadra ufficiale di recuperare ed imporsi. Queste le parole di Ye dopo la bandiera a scacchi: “in Qatar abbiamo vissuto una giornata fantastica regalando al team un grande risultato. Partivano dall’ottava posizione in griglia e siamo stati in grado di recuperare terreno e di essere protagonisti della corsa, arrivando in testa e finendo al secondo posto. Dobbiamo essere soddisfatti di questo perché abbiamo iniziato al meglio la stagione e possiamo guardare con tanta fiducia al prossimo appuntamento di Imola”.
Il secondo round del WEC 2025 si svolgerà proprio nell’Autodromo Enzo e Dino Ferrari, teatro della 6 Ore di Imola il 20 aprile, giorno di Pasqua. Nel circuito del Santerno Ferrari dovrà continuare sulla stessa strada intrapresa in Qatar per confermare il ruolo di prima forza e, al contempo, cancellare il triste epilogo dell’edizione 2024. Inoltre, dopo la tripletta di Lusail si attende la prossima mossa di ACO e FIA, organizzatori del Mondiale Endurance, in riferimento ad un BoP che potrebbe rivelarsi più duro per la 499P.