WEC | 1812 km Qatar: tripletta stellare Ferrari, a Lusail vince la #50 di Fuoco, Molina e Nielsen

Matteo Pittaccio
28/02/2025

Ferrari ha appena scritto la storia a Lusail stravincendo una 1812 km del Qatar dominata, al termine della quale la scuderia italiana ha monopolizzato il podio con le tre 499P. A vincere la prima gara del WEC 2025 è stata la #50 di Antonio Fuoco, Nicklas Nielsen e Miguel Molina, saliti al comando della classifica in occasione dell’ultimo pit stop, dopo il quale il trio ha scavalcato la AF Corse #83 di Robert Kubica, Ye Yifei e Phil Hanson, equipaggio fermatosi qualche giro prima. Un risultato impreziosito dal terzo posto di Alessandro Pier Guidi, James Calado e Antonio Giovinazzi, partiti dalla Pole Position e in grado di annullare gli effetti negativi di ben quattro penalità ricevute nel corso della gara. In casa Ferrari e AF Corse non si poteva immaginare un inizio di stagione migliore, culmine del lavoro svolto durante l’inverno per affinare le doti della già competitiva 499P.

NOTTE DA SOGNO PER FERRARI

Le tre Hypercar di Maranello hanno comandato la corsa a fasi alterne: nel primo terzo è stata la #51 a dettare legge, mantenendo il primo posto fino alla quarta ora, quando Giovinazzi ha ricevuto un drive-through per violazione delle procedure in regime di Full Course Yellow. Da quel momento il primo posto è passato nelle mani della #83, in gara come team indipendente, proprio mentre la #50 era impegnata a recuperare le posizioni perse in un contatto con la BMW WRT #15 di Dries Vanthoor, in quel momento doppiato poiché appena uscito dai box.

Ye Yifei, Phil Hanson e Robert Kubica hanno dunque tenuto ben stretta la vetta fino al pit stop finale, momento in cui Fuoco è riuscito ad allungare il penultimo stint, accorciando la sosta e lasciando la pit lane in prima posizione. Negli ultimi 45 minuti Fuoco, Kubica e Pier Guidi non hanno fatto altro che controllare la situazione, anche se nei km finali Pier Guidi ha provato ad avere la meglio su Kubica. Posizioni che però non sono cambiate con i tre equipaggi che hanno regalato a Ferrari ed al racing partner AF Corse una gioia immensa.

CADILLAC, OCCASIONE SPRECATA

Ad aiutare involontariamente Ferrari è stato il binomio Cadillac-Jota, probabilmente l’unico che avrebbe potuto impensierire le 499P nell’arco dell’intera gara, soprattutto con la #38 di Bamber, Bourdais e Button. Potenziale sprecato perché lo stesso Jenson Button è stato tamponato dal compagno di squadra Alex Lynn al giro 74, proprio quando la gara stava ricominciando dopo un periodo in regime di Safety Car. Un vero e proprio disastro quello di Cadillac e Jota, salite al primo e secondo posto pochi minuti prima dell’incidente grazie al doppio pit-stop smarcato durante la neutralizzazione. Alla fine la #12 di Lynn, Nato e Stevens ha continuato chiudendo la gara in ottava posizione, mentre la #38 ha perso molto più tempo a causa dei danni al retrotreno, arrivando sedicesima.

Anche BMW-WRT ha sofferto più di qualche problema, a partire dal glitch al software occorso sulla #15 nella prima ora. In quel momento al volante c’era Kevin Magnussen, beffato da un problema tecnico verificatosi nella ripartenza dalla prima FCY. L’equipaggio ha poi recuperato terreno anche grazie all’ottimo passo di Dries Vanthoor e Raffaele Marciello, sfruttando le numerose Safety Car per dare nuovo brio ad una gara chiusa al quarto posto davanti alle Toyota #8 e #7.

A tal proposito, il marchio Campione del Mondo in carica ha messo in tasca un solido risultato, quasi inaspettato come detto da Brendon Hartley (pilota della #8) considerando le sensazioni della vigilia, secondo le quali la gara sarebbe stata molto in salita. E invece ecco che Gazoo Racing ha collezionato ottimi punti, precedendo la BMW WRT #20, la già citata Cadillac Jota #12 e la Peugeot #93, auto che ha salvato il fine settimana del marchio francese distaccando per di più di quasi venti secondi la Porsche Penske #5.

AMAREZZA PORSCHE

Una gara alquanto deludente per la squadra che ha chiuso il 2024 vincendo il titolo piloti e aperto il 2025 con il successo a Daytona. In difficoltà nel giro secco in qualifica e poco competitiva in gara anche per via del peso molto alto attribuito dal BoP (il Qatar è una delle piste in cui le differenze di peso si sentono maggiormente essendo presenti molte curve in appoggio), Porsche ha corso in affanno e alla fine si è dovuta accontentare della decima posizione con la #5 di Andlauer/Christensen/Jaminet e dell’undicesima con la #6 affidata a Estre/L. Vanthoor/Campbell. Non è andata meglio alla 963 #99 di Proton Competition (quindicesima), costretta per altro a fermarsi ai box per riparare i danni al posteriore provocati da un’uscita di pista.

Bilancio negativo anche per Alpine, inserita nella contesa per la Top5 in più di qualche occasione salvo poi crollare al 13° e 14° posto con la #36 e la #35, quest’ultima coinvolta in un episodio che ha visto Milesi tentare un doppiaggio azzardato specialmente nei confronti delle Iron Dames, toccandosi con Celia Martin e rimediando la foratura della posteriore destra.

Quanto ad Aston Martin, all’esordio nella classe Hypercar con due Valkyrie, la 1812 km del Qatar si è rivelata come previsto una gara test, nella quale si sono verificati alcuni problemi di natura tecnica e non solo. Da segnalare, ad esempio, il distaccamento della portiera sulla #009 nei primi 60 minuti di gara. Da quel momento le due Aston Martin sono state richiamate ai box più volte: la #009 ha chiuso la corsa al 17° posto mentre la #007 si è ritirata al giro 181 su 318.

LMGT3: CORVETTE BATTE MCLAREN IN EXTREMIS

Grande spettacolo offerto nell’arco di tutte le dieci ore da parte della LMGT3, classe in cui la Corvette-TF Sport #33 di Juncadella/Edgar/Keating ha trionfato dopo un inizio zoppicante. Come segnalato dallo stesso Juncadella, la Chevy è diventata via via più competitiva con il passare degli stint, regolando la McLaren United Autosports #59 guidata da Grégoire Saucy prima di raccogliere con successo la bandiera a scacchi. Terzo posto per la BMW WRT #31 del trio Boguslavskiy/Y. Shahin/Farfus, in grado di raccogliere un podio nonostante lo splash&go richiesto nel finale. Beffata così la Lexus Akkodis #78, staccata di soli due decimi di secondo. L’equipaggio ha anche avuto il lusso di guidare il gruppo per una buona parte dell’evento, ma una penalità Stop & Go di cinque secondi dovuta ad una violazione della potenza massima ha allontanato il team dal podio.

Nella lotta per la terza posizione si è inserito anche Alessio Rovera sulla Ferrari AF Corse #21, in rimonta dopo esser stata tamponata nel primo stint dalla Lexus #87, poi costretta al ritiro. Con un ritmo forsennato Rovera ha provato in tutti i modi ad arpionare il podio, ma alla fine è rimasto dietro sia alla BMW che alla Lexus. Fuori dalla top10 la BMW WRT #46 guidata da Valentino Rossi, Ahmad al Harthy e Kelvin van der Linde, undicesimi, la cui corsa ha preso una piega negativa nell’ultimo terzo tra una strategia poco riuscita e le penalità per aver violato più volte i limiti della pista.

WEC 2025 | 1812 KM QATAR: RISULTATI GARA

WEC 2025 | 1812 KM QATAR: RISULTATI GARA

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