Il Weekend di Imola ha rappresentato una novità nella stagione 2025 di Formula 1. Per la prima volta la McLaren non è stata la vettura migliore (o quanto meno non in modo evidente). I lavori intrapresi da Red Bull per migliorare i problemi di inizio anno, tra cui bilanciamento e gestione delle gomme, stanno dando risposte positive. “Dopo un anno, gli aggiornamenti finalmente hanno funzionato e siamo tornati al top” ha dichiarato Helmut Marko, raffigurando probabilmente quello che è l’entusiasmo interno Milton Keynes per aver ribaltato – per ora – una stagione che sembrava già compromessa.
Il recupero tecnico di Red Bull e quelle parole di Pierre Waché nel post Imola
Abbiamo raccontato i passaggi che il team di Christian Horner ha seguito per poter ribaltare la RB21 rispetto alla vettura che si è vista nei test e ad inizio mondiale. Dai cambiamenti non visibili in quel di Jeddah che hanno avuto un impatto sul bilanciamento della monoposto, con una diversa distribuzione dei pesi; il fondo introdotto in modo anticipato a Miami, dove però non è stato possibile studiare a fondo ed ottimizzare il componente a causa del weekend sprint; infine il Weekend di Imola con gli ultimi componenti del pacchetto che sono stati rappresentati soprattutto da delle modifiche alla carrozzeria. Sul circuito dell’Arabia Saudita abbiamo visto già una RB21 molto competitiva: pista front limited, con tante curve veloci e dove la gestione gomma non era il fattore primario. A Miami però si è visto un miglioramento su più fronti grazie ad un carico maggiore e una migliore guidabilità. Ad Imola c’è stata di fatto una conferma su questi passi avanti, commentanti anche dal direttore tecnico, Pierre Waché. “Penso che l’aggiornamento porti qualcosa, sul come possiamo gestire le gomme. Ci da qualche opportunità di migliorare ancora, soprattutto in gara. In Qualifica forse abbiamo rinunciato a qualcosa.”
Il ritmo visto sulla pista in riva al Santerno è quindi da un lato una sorpresa, poiché fin qui McLaren ha sempre mostrato di essere la migliore ed anche con un buon margine, ma dall’altra è una conferma del trend positivo che si è visto nelle ultime gare. Il fattore Max Verstappen ha chiaramente la sua importanza, ma se a Suzuka la pole è stata realmente miracolosa ed inattesa – seppur in condizioni molto favorevoli alla RB21 – qui il supporto della macchina è da tenere in considerazione, soprattutto dai rivali. All’indomani della gara però, passati gli elogi al mondo Red Bull, la notizia di nuove direttive tecniche ha iniziato ad accendere qualche possibile campanello d’allarme. Già dopo la gara inoltre, proprio il DT francese di Milton Keynes, ha lanciato qualche frase sibillina. “Forse siamo rimasti sorpresi dal fatto che gli altri non siano andati meglio di così”.
Nuove direttive tecniche della FIA, due già a Imola: c’è tanta influenza da parte Red Bull. In Canada arriva la terza parte e riguarderà gli skid.
Alla vigilia del Gran Premio disputato sull’Enzo e Dino Ferrari è stato scoperto che la Federazione Internazionale aveva diramato tre nuove Direttive Tecniche comunicandole alle squadre il 13 Maggio. Più che cambi sostanziali di regolamento le direttive consistono perlopiù in chiarimenti su cosa e cosa non non previsto fare a livello tecnico sulle vetture. Un primo chiarimento, in vigore già dalla gara di Imola, ha riguardato il fondo, in riferimento alla zona frontale e alle procedure cui è già sottoposto durante le verifiche tecniche degli uomini di Joe Bauer. Sempre relativamente al fondo, ma nella parte inferiore, una direttiva comunicata ai team riguarda ancora una volta lo skid: a quanto appreso da AutoRacer, una di queste sarà valida solamente a partire dal GP del Canada, e riguarda lo spessore della tavola e i controlli relativo ad esso nel post gara. La questione dell’usura del pattino è qualcosa sempre di molto delicato poiché le squadre vanno sempre alla ricerca del limite possibile in merito alle altezze da terra. Un aspetto che è già costato alla Ferrari la squalifica in Cina. Sarà quindi qualcosa da osservare con attenzione, in un periodo ricco di Direttive Tecniche. La più importante infatti debutterà la settimana prima, a Barcellona, in contrasto alle tante agognate ali anteriori flessibili
La terza direttiva, quella in cui Red Bull avrebbe spinto con più decisione per avere chiarimenti da parte dell’ufficio tecnico della FIA riguarda il “trick” del raffreddamento delle gomme tramite i cestelli. Un’area nella quale sappiamo proprio il team di Milton Kynes sta lavorando per introdurre un aggiornamento che emuli come la MCL39 riesca a gestire l’overheating delle gomme. Intanto però alla FIA sono giunte delle richieste riguardo i regolamenti che gli uomini guidati da Nikolas Tombazis hanno prontamente chiarito relativa alla zona intorno al corner ruota e alle funzioni di raffreddamento che quei componenti possono avere. Ad Imola, come ha sottolineato Waché, Red Bull ha avuto anche un degrado quasi migliore di McLaren, anche se Max Verstappen ha girato costantemente in aria pulita.