Se i lampi di Verstappen potevano sembrare un disperato tentativo di inseguire una McLaren apparentemente imbattibile, Imola ha fatto capire che la vettura numero 33 sarà protagonista nella lotta al titolo. In appuntamenti come quello di Miami le magie di Max non sono bastate di fronte allo strapotere McLaren. Nella gara di domenica invece le prodezze dell’olandese sono state supportate da una vettura che ha sorpreso, ma non del tutto. Il talento di Max combinato con una monoposto così performante devono sicuramente mettere sull’attenti i piloti McLaren che anche questo weekend hanno disperso punti per strada. In questo momento la classifica sorride ancora al team britannico, ma Max è sempre lì pronto ad approfittarsi di ogni piccola sbavatura ed Horner suona la carica. L’atteso duello tra i due McLaren è finalmente arrivato, ma non ha ancora assunto i contorni di una lotta al titolo, e questo equilibrio interno inizia a diventare problematico per Andrea Stella.
Andrea Stella: “Siamo rimasti sorpresi dalla Red Bull, molto competitiva”
Dopo 7 appuntamenti si possono trarre sicuramente i primi bilanci per quanto riguarda i valori e i punti di forza delle diverse scuderie. Mentre c’è chi ancora brancola nel buio in cerca di risposte, il Team Principal McLaren sembra avere una visione ben chiara della situazione: “Se paragoniamo Imola a Miami è un circuito completamente diverso. La nostra macchina è forte su tracciature come quella di Miami, del Bahrain o della Cina, però quando arrivano curve veloci come a Imola non penso che abbiamo alcun vantaggio in particolare” dichiarazioni di chi è ben consapevole del tipo di vettura che ha tra le mani. Nonostante la consapevolezza dei mezzi Mclaren i miglioramenti Red Bull stupiscono ed intimoriscono il Team Principal: “quanto è successo a Imola è dovuto sia alla tipologia di curve sia ai miglioramenti fatti da Red Bull, hanno sviluppato la macchina nelle ultime due gare e compiuto un passo in avanti . In qualifica sapevamo che sarebbe stata una lotta molto equilibrata, come visto in Arabia Saudita e in Giappone. Devo dire che in gara siamo rimasti un po’ sorpresi, sinceramente, dal ritmo espresso da Red Bull, molto competitiva”. Una sorpresa quella di Red Bull che se per certi versi può preoccupare, d’altro canto farà mettere sull’attenti ogni componente del team senza che nessuno si accasci sugli allori di una macchina apparentemente vincente.
Norris: “Il secondo posto era il massimo, devo lavorare sulla qualifica”
Imola è stata aria fresca nei polmoni di Lando Norris, un secondo posto che gli sorride anche in termini di lotta al titolo: “La seconda posizione era il meglio che potevamo ottenere, Max era veloce così come la Red bull e non penso che avevamo chance di lottare con loro, penso che anche se fossi stato in pole Max sarebbe stato troppo veloce per noi.” Non mancano neanche da parte sua le sottolineature della forza Red Bull e dell’impossibilità di lottare con loro. Nonostante l’entusiasmo per la buona prova il pilota britannico si è soffermato sulle lacune da colmare :”sono molto felice con le mie gare di questa stagione, il problema sono le qualifiche che mi rendono la vita più difficile ogni volta, sono fiducioso, felice e positivo, devo lavorare duro solo sulle qualifiche“. Nel mirino di Lando ci sono sicuramente le qualifiche dove, nei momenti clou, è spesso mancato, fondamentale per lui ritrovare la fiducia nel giro secco anche in vista di Monaco.
Piastri: “Deluso per il risultato ma testa a Monaco”
L’unico tra i contendenti al titolo che esce amareggiato da Imola è Oscar Piastri, partito in pole, conclude terzo in una gara compromessa alla partenza e condizionata dalla sfortuna. “Un doppio podio è un buon risultato per il team. Dal mio lato, è sempre un po’ deludente partire dalla pole e non vincere la gara, ma non avevamo proprio il passo, e Max era veloce. Quando abbiamo deciso di fermarci presto ai box, la strategia a due soste sembrava la più sensata perché le gomme non avevano ritmo, ma poi non siamo riusciti a massimizzarla e siamo stati anche sfortunati con la VSC e la Safety Car. Ci sono alcune cose da rivedere, ma abbiamo portato a casa un buon bottino di punti. Ne discuteremo meglio e poi ci concentreremo su Monaco.”
La McLaren impegnata in pista così come ai microfoni nel tentativo di togliersi qualche pressione di troppo.
Ripercorrendo le dichiarazioni dei volti della Mclaren dopo il gran premio di Imola, emerge più volte una sottolineatura della forza Red Bull e della loro impossibilità nel poter ottenere qualcosa di più, una semplice analisi o un tentativo di togliersi dalla scomoda posizione dei favoriti? Come in tutti gli sport ormai conosciamo il giochino del lanciarsi la nomea bollente dell’essere i favoriti, che scotta ancora di più quando i tuoi due piloti non hanno mai vinto un mondiale e non hanno mai avuto a che fare con la pressione che provoca una lotta al titolo. Questo tentativo di Mclaren di distogliere gli occhi da quella papaya formidabile parte da lontano, già in Australia Norris parla di una Ferrari che sarebbe stata in lotta, e in tutti gli appuntamenti successivi le dichiarazioni puntano sempre in quel senso. Ora, anche se in maniera lieve, la superiorità Red Bull a Imola c’è stata, ed è sembrato essere l’assist perfetto agli uomini McLaren per tentare di distogliere l’attenzione sul loro evidente dominio tecnico.
Un altro aspetto da considerare è che il tentativo di togliersi pressione è direttamente proporzionale al metterne su qualcun altro, in questo caso su Max e la Red Bull. In questo momento il team capitanato da Max naviga serenamente gara per gara con la consapevolezza di non aver nulla da perdere e la nomea di quelli che stanno facendo un miracolo sportivo. Nonostante Imola, la McLaren rimane la macchina da battere ma i miglioramenti RedBull spaventano e non poco.
Horner: “Imola la nostra gara miglio, sono stupito anch’io, il team e Max sono incredibili”
Horner nel mentre si coccola il suo gioiello: “La sua prima curva Wow! Ma è tipico di Max se vede uno spazio attacca subito, è sempre molto deciso e in quel caso lì o vinceva la gara o finiva fuori. É stata una prima curva fantastica. Devo dire complimenti a Oscar perchè gli ha lasciato abbastanza spazio, però dopo quel momento abbiamo avuto la gara sotto controllo, il passo era molto forte, la strategia e i pit stop hanno funzionato molto bene, ottima gara da parte nostra“. In una Formula uno che a quanto pare si rivela sempre più impronosticabile, anche lui si è detto stupito dalla performance della vettura: “Anche noi siamo rimasti sorpresi di quanto siamo andati veloci in gara, vediamo quanto loro siano formidabili però sicuramente oggi abbiamo fatto la nostra gara migliore. Una grande prestazione, tutti lavoriamo insieme e siamo molto uniti e forti e penso che sia il punto di forza del nostro team. Gli ingegneri e lo staff fanno un grandissimo lavoro e Max è un pilota incredibile. Tutti lavorano molto sodo per mettere insieme la prestazione sia in fabbrica che in pista. È incredibile.” Horner così come Max non alza certamente bandiera bianca ma suona la carica verso una lotta al titolo che sta diventando realtà.
Norris e Piastri un dualismo sempre più ingombrante

FOTO da: @f1- X
In una gara che ha saputo regalare spettacolo, c’è stato anche spazio per un duello tra i due piloti McLaren che ha visto uscirne vincitore Lando Norris favorito da una gomma nettamente più fresca del compagno alla ripartenza della safety car. Non sono mancate le critiche per la gestione di quel frangente dirette al muretto McLaren. In molti si sarebbero aspettati che venisse dato il via libera a Norris nell’inseguimento a Max senza essere rallentato dal compagno di squadra con una gomma nettamente più usurata, a questo proposito si è espresso Jacques Villeneuve con un giudizio duro e severo sulla vicenda e sulla prestazione di Piastri: “Mostrano debolezza, in pratica. Non mostrano la forza che la Red Bull dimostra anno dopo anno, è come se avessero paura di essere aggressivi nel tentare di vincere il campionato piloti e avessero paura di andare contro Piastri. È davvero molto strano che Piastri abbia sbagliato quella prima curva. È stato colto di sorpresa. Non avrebbe mai dovuto uscire dalla curva in seconda posizione. E poi non aveva il ritmo, il che è strano. Norris ha più ritmo.” Parole non sicuramente al miele verso un pilota che ha condotto magistralmente l’inizio di stagione, non sono di apprezzamento neanche le dichiarazioni su McLaren: “McLaren sapeva che era questione di giri prima che Norris avrebbe superato Piastri con la differenza di gomme. Era ovvio, sicuro al 100% che sarebbe passato avanti. Quindi perché farlo perdere tre giri invece di dargli una possibilità contro Verstappen, che è in lizza per il campionato. Non vuoi regalare vittorie a Verstappen. Sono più punti per lui nel campionato piloti. Quindi stavano rimandando l’inevitabile” La priorità McLaren appare quella di non creare tensioni tra i piloti e focalizzarsi sul Costruttori. Questo dualismo McLaren rischia di diventare dannoso se Max si confermasse a questo livello. Il passato insegna che avere due punte può risultare fatale.