Hamilton in Ferrari, “una vera dimostrazione d’amore”. Parola di Piero Ferrari, uno che a Maranello di piloti ne ha visti transitare parecchi, ma che non può che dirsi stupito, quasi orgoglioso, del calore che il popolo rosso ha riservato al campionissimo inglese. “Lui vedeva i tifosi dai finestrini che lo aspettavano – racconta Ferrari ad Autosprint – era felice e anche un po’sorpreso. C’era tutta la sua famiglia allargata. Io l’ho salutato appena ha messo piede a Fiorano, dandogli il benvenuto. Ho scambiato qualche chiacchiera con suo padre. Bella persona, anche lui stupito dalla folla”. Poche sorprese, invece, sullo stile impeccabile dell’inglese. “Non ricordo di piloti così eleganti al primo giorno in rosso. Abito impeccabile, cravatta… un figurino insomma. Persino noi dirigenti eravamo senza cravatta!”.
Hamilton a Maranello: “Da tempo voleva correre per noi”. Rivalità con Leclerc? “poterà vantaggio ad entrambi”
Eppure, Lewis non era nuovo dalle parti di Maranello. “La prima volta che venne da noi fu nel 2014 – spiega il figlio del fondatore della Scuderia – voleva acquistare una LaFerrari e restò in fabbrica parecchio per studiarne la personalizzazione. Poi la sera venne in ufficio per salutarmi. Lo invitai a cena. Fu entusiasta. Eravamo al ristorante Cavallino, lui accompagnato dal cane. Discutemmo di auto e tanto altro, in quell’occasione scoprii una persona davvero gradevole, fuori dal comune”. Ma a Hamilton non interessavano solo i modelli stradali… “Ha manifestato più volte il desiderio di correre con noi. Ne abbiamo parlato e scherzato ma lui era vincolato con la Mercedes come noi con i nostri piloti. Poi è arrivato il momento in cui abbiamo intravisto uno spiraglio per intavolare una trattativa. E così è arrivata la firma: “ora parliamo un po’ di tutto. Lewis, come me, ha un ottimo ricordo di Lauda. Ci manca. È stato prezioso per lui come per noi. Mi piace che sia un pilota che non pensa solo alla Formula Uno, è attento a quel che accade nel mondo. E poi ha una bella sensibilità per gli animali”.
Ora però bisogna vincere. Insieme. “Da come abbiamo concluso il 2024 non posso che essere moderatamente ottimista sulla competitività della nostra prossima vettura – spiega Ferrari – il 2025 sarà una stagione spettacolare. Tutti saranno al massimo delle prestazioni. Poi nel 2026 si cambierà…”. La coppia di piloti – si sa – è di quelle toste. “Sono sicuro che la rivalità tra Hamilton e Leclerc potrà portare vantaggio ad entrambi. Nel caso di Charles c’è anche il discorso generazionale da considerare, simile a quello a cui stiamo assistendo con Sinner e altri ragazzi nel tennis. È la freschezza dei giovani contro l’esperienza e la solidità di chi ha qualche anno in più”. Ma Lewis è pronto alla sfida: “è in forma, sia di fisico che di testa – assicura Ferrari – ha accettato la sfida con grande entusiasmo e i suoi sette titoli mondiali ne certificano la assoluta capacità di saper leggere le corse”.