L’ultima tappa del ‘triple header’ di Aprile porta la Formula 1 ad affrontare il GP di Jeddah. Dopo un fine settimana difficile e sfortunato a Sakhir, Williams ha perso punti preziosi nella rincorsa verso la quinta posizione nel mondiale costruttori: Haas ha sorpassato la squadra di Grove in classifica grazie a una gara in rimonta da parte di Ocon e Bearman mentre Alpine ha finalmente messo in campo il potenziale visto ai test e punta a confermare i progressi a Jeddah. La gara di Carlos Sainz è iniziata bene ma è stata compromessa dal contatto con Yuki Tsunoda, che ha costretto a chiamare in pista la Safety Car, rovinando anche la strategia e gara di Alexander Albon. Il GP di Jeddah presenta una sfida totalmente diversa rispetto al Bahrain: l’asfalto moderno non presenta sconnessioni ed è meno abrasivo, e la natura del tracciato è indirizzata verso curve ad alta velocità e lunghi rettilinei dove è necessario avere una vettura efficiente a disposizione. La gara sarà meno influenzata dalla gestione degli pneumatici vista la scorsa domenica, ma la posizione in griglia è cruciale anche per evitare incidenti in partenza nelle retrovie.
GP Jeddah: Alpine e Racing Bulls potranno fare bene, Williams cerca conferme
La coppia di piloti di James Vowles ha la capacità di fare la differenza nel midfield e finora è stata la Qualifica a spingere la squadra inglese verso la sesta posizione nel Mondiale. Tuttavia dopo l’Australia i due piloti non sono riusciti ad arrivare in Q3 insieme: il sabato a Sakhir di Alexander Albon è stato compromesso dal traffico in pit lane e nel giro di uscita quando c’era l’occasione per un ottimo risultato. Il layout del tracciato si sposava bene con le caratteristiche della monoposto, ma il danno sulla vettura di Sainz e le sfortune di Albon hanno impedito di ottenere punti. La sfida del GP di Jeddah sarà diversa perché metterà alla prova efficienza e carico aerodinamico, necessario per non perdere tempo nelle velocissime curve del circuito arabo. Nonostante la forza della Williams risieda nella percorrenza di tratti più lenti, la FW47 ha ben figurato in ognuna delle quattro piste in questo avvio di stagione, qualificandosi solo alle spalle di Racing Bulls nei primi tre eventi e dietro l’Alpine di Gasly in Bahrain. Essere competitivi su un tracciato caratterizzato da curve a media e alta velocità – come lo è stata a Suzuka, quando Albon ha concluso in ottava posizione – confermerebbe tutto ciò che si è visto in questo inizio di stagione, e permetterebbe di etichettare Williams come la vettura più completa del midfield in questo inizio: è questa la conferma che cercano gli ingegneri di Grove nella rincorsa alla quinta posizione.
L’equilibrio visto nelle prime quattro gare promette una lotta tirata per la quinta posizione, nella quale gli aggiornamenti giocheranno un ruolo cruciale. Questo si è visto già da Suzuka dove Haas ha compiuto un passo avanti importante in termini di ottimizzazione del potenziale anche grazie a un nuovo fondo che ha permesso di sbloccare prestazione nelle curve più veloci, dove a Melbourne la VF-25 aveva sofferto in maniera importante. Nel GP di Jeddah sarà cruciale migliorare la performance in Qualifica: finora il ritardo di Haas rispetto al riferimento di Williams è di quasi quattro decimi nel trittico Shanghai – Suzuka – Bahrain, con una sola presenza in Q3, mentre in gara la vettura americana si accende ed è la migliore del gruppo del centrocampo. Il tracciato saudita dall’altra parte dovrebbe adattarsi meglio, come caratteristiche di velocità, alla monoposto di Racing Bulls: nonostante la situazione in classifica non sia delle migliori, la V-CARB02 ha mostrato ottima velocità in Qualifica, mentre manca la costanza con il pieno di carburante. I dubbi relativi ad Alpine, dall’altra parte, nascono dal noto deficit di potenza rispetto alle altre squadre, che a Jeddah potrà mettere in difficoltà la A525. Nel corso del weekend l’assenza di degrado e limitazioni da parte dell’asfalto permetterà di vedere le prestazioni di tutte le vetture e ci si può aspettare una griglia molto compatta, nel midfield così come nelle prime posizioni.
GP Jeddah: Pirelli prova a mischiare le carte, vedremo una gara a due soste?
Dopo alcune scelte conservative nelle prime gare stagionali, anche per non correre rischi e iniziare a conoscere le nuove monoposto, Pirelli ha ammorbidito rispetto alla gamma scelta l’anno scorso: C3, C4 e C5 saranno le mescole disponibili nel corso del fine settimana. Negli scorsi anni la mescola più dura (C2) garantiva un durata quasi infinita per via della scarsa abrasività dell’asfalto e le temperature in cui si svolge la gara; quest’anno sarà la C3 la mescola più dura a disposizione. La sua vita nelle gare degli scorsi anni è stata di breve durata ma il degrado è stato minimo anche in questo caso, per cui è prevedibile una gara ad una sosta la cui tempistica sarà dettata probabilmente dall’ingresso della Safety Car.
Negli ultimi due anni Red Bull ha fatto una grande differenza nelle curve ad alta velocità, presenti specialmente nel primo settore, e nei lunghi rettilinei dove sarà possibile sfruttare il DRS. La natura front limited del tracciato del GP di Jeddah suggerisce un possibile minore vantaggio di McLaren rispetto alla competizione: in particolare Mercedes e Red Bull possono sfruttare una grande occasione a partire dal sabato, quando sarà cruciale avere una vettura stabile ed equilibrata, caratteristiche che McLaren – in particolare a Lando Norris – fatica ancora a trovare sul giro singolo. Con una vittoria in Arabia Saudita, Max Verstappen e George Russell si porterebbero almeno entro dieci punti dalla prima posizione del mondiale piloti, accendendo una battaglia iridata in questo inizio di stagione in attesa del Gran Premio di Spagna. In casa Red Bull inizia un periodo molto particolare importante: da Jeddah infatti inizierà un programma di crescita con novità in arrivo a partire da questo weekend – anche non dichiarate, come Mercedes in Bahrain – dovrebbe continuare a Miami e chiudersi con il ‘pacchetto Imola’. Rispetto al Bahrain, questo layout si adatterà meglio alla Rossa di Leclerc e Hamilton: dopo i passi avanti svolti a Sakhir, confermarsi nella lotta per le prime posizioni è l’obiettivo minimo per la squadra di Vasseur. Senza limitazioni sull’asse posteriore e potendo sfruttare a pieno la precisione dell’anteriore, il GP di Jeddah può essere una buona occasione anche per Ferrari.