Ferrari 2024: vassoio in stile Red Bull e un’aerodinamica molto curata nella parte alta

Paolo D’Alessandro
22/01/2024

In casa Ferrari è oramai tutto pronto per la prossima stagione 2024. Il progetto 676 è tecnicamente completato, per la veste che vedremo nei test del Bahrain, e sono iniziate le importanti fasi di montaggio di quella che sarà la settantesima vettura di Maranello e che porteranno alla presentazione del 13 febbraio. Dobbiamo aspettarci un lancio molto più “sobrio” e meno da palcoscenico rispetto a quello di un anno fa, seppur non mancherà lo shake-down sulla pista di Fiorano, con i primi 15 km di shooting day per verificare che tutte le operazioni di montaggio siano state effettuate correttamente e per dare un primo assaggio della nuova monoposto ai due piloti.

Ferrari 2024: l’aerodinamica nella parte alta sarà molto curata

Il progetto tecnico 676, la cui guida primaria risiede ancora in Enrico Cardile, non ha fatto della vecchia SF-23 un totale accantonamento. Il telaio, completamente rifatto e con i coni inferiori annegati nel fondo, è stato il passo più importante per improntare e sfruttare appieno quel concetto aerodinamico più in direzione Red Bull, e alla quale tutti i team praticamente si sono macroscopicamente adeguati. Come abbiamo già evidenziato, l’ala anteriore e il sottosquadro alle pance verranno di molto rivisitati, ma non sono le uniche macro-aree dove la prossima Ferrari sarà visivamente diversa dalla vecchia vettura.

La zona alta e centrale della Ferrari SF-23 – Illustrazione Rosario Giuliana

La parte alta della monoposto ha subito anch’essa un “riammodernamento” del concetto aerodinamico. Non sarà semplicemente un copia-incolla di soluzioni già viste, ma i tecnici di Cardile hanno lavorato per unire un cambio di filosofia abbinato a delle peculiarità inedite. La parte di carrozzeria che ruota attorno al poggiatesta e al roll-bar sarà molto caratteristica e “lavorata” dal punto di vista aerodinamico. Una serie di alette e deviatori di flusso avranno il compito di pettinare l’aria diretta verso la parte posteriore, fra il beam wing e l’alettone, che sarà sorretto da un monopilone. Nulla di miracoloso, e con un effetto aerodinamico che sarà perlopiù “locale”. Tuttavia si potrà vedere “l’inventiva” degli aerodinamici, il che, è molto probabile, renderà caratteristica la rossa 2024 in questa zona.

Relativamente alla presa d’aria del cofano non ci saranno segni di cambiamenti particolari. La disposizione e il layout del sistema di raffreddamento non hanno subito importanti rivisitazioni, così come la presa d’aria sopra la testa del pilota rimarrà nella classica forma triangolare. Questo ha permesso di non riprogettare da zero questa parte, e passare senza grossi problemi i crash test, più stringenti da quest’anno per il roll-up.

Cofano motore in stile Red Bull: sfoghi d’aria più larghi che introdurranno il conosciuto ‘vassoio’ 

Quello che viene brutalmente definito come “concetto Red Bull”, si contraddistingue dalle filosofie portate avanti nel 2022 da Ferrari e Mercedes (e non solo) anche per l’utilizzo di una carrozzeria molto larga nella parte posteriore, in quella zona attorno allo scarico. La Ferrari, ma anche la Haas, aveva mantenuto il concetto di un body aderente alla meccanica sulla SF-23, con un cofano motore senza ampi sfoghi attorno allo scarico. Una forma più snella possibile nella parte alta del cofano e della pinna per portare più aria pulita verso l’ala posteriore, con meno ingombri possibili. L’ormai ex Alfa Romeo, contrariamente, con la C44 si era invece spostata proprio verso il concetto Red Bull, sia per quanto riguarda le fiancate a discesa, che la carrozzeria posteriore.

Confronto della parte posteriore del cofano motore di Ferrari e Red Bull – Illustrazione Rosario Giuliana.

La Ferrari si allineerà con il progetto 676 alla filosofia dei campioni del mondo e alla quale altre squadre si sono convertite in maniera importante nello scorso inverno. Il cofano diverrà così allungato e allargato attorno allo scarico come una sorta di “bazooka”, con lo scopo non solo di smaltire il calore proveniente dalla meccanica interna, ma anche di accompagnarlo al di sotto dell’ala posteriore. L’aria che investirà l’auto verrà dunque suddivisa in due macro flussi, ovvero quello che scorrerà lungo nella parte inferiore, attorno alle pance/fondo, e quello nella parte più alta, attorno al cofano verso l’ala posteriore.

Sulla Rossa 2024 vedremo poi un nuovo compromesso tecnico della sua piattaforma aerodinamica, dovendo rinunciare ad una quota di extra efficienza di cui era dotata con il disegno della SF-23. Proprio l’aumento dell’apertura posteriore del cofano motore comporterà un ripensamento delle feritoie di raffreddamento ai lati della carrozzeria per un diverso segno distintivo, come detto, nella zona più anteriore ossia vicino all’Halo.

Autori: Rosario Giuliana
Co-Autori: Giuliano Duchessa & Piergiuseppe Donadoni

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