Formula 1 2026: ecco il primo render di un veritiero modello Base

Giuliano Duchessa
08/01/2025

Recentemente la FIA ha diramato l’ultimo aggiornamento della bozza tecnica regolamentare su cui gli ingegneri dovranno operare nel 2026. Dopo i 9 giorni di chiusura obbligatoria delle fabbriche in occasione delle festività, dal 2 gennaio, i team hanno potuto cominciare a spingere sui primi nuovi concetti aerodinamici. Ogni ufficio tecnico ha un tavolo di specialisti che interpretano le regole, questo può fare la differenza con auto sconosciute in pista, la paura principale è di essere troppo o troppo poco aggressivi nella lettura dei codici. In altre parole è questa la fase in cui le potenziali zone grigie possono anche condizionare il lavoro, rispetto al passato è però impossibile rischiare di sprecare ore in galleria, specie per i team che ne hanno meno. Possiamo aspettarci dei colpi interessanti da chi rinuncerà presto a curare l’auto 2025. Gli ingegneri dicono tutti che in partenza l’impegno dei disegnatori tra 2025 e 2026 sarà al 50%, ma la bilancia % si sposterà presto verso il progetto futuro. Quanto presto lo determinerà anche la competitività nella primissima parte di stagione.

Per quanto riguarda gli opportuni e tanti chiarimenti che molte squadre si aspettano, è sempre previsto uno scambio di comunicazioni con la Fia, a meno che qualcuno crederà di aver trovato un proiettile d’argento sul limite dell’interpretazione anche se oltre lo spirito. Ad inizio 2022 c’era stata per esempio molta polemica attorno al disegno Mercedes dei coni anti intrusione usati come deviatori aero. La W13 non funzionò mai e la questione morì praticamente sul nascere.

In collaborazione con “Qvist design”, AutoRacer.it può mostrare un primo rendering del modello 2026 che secondo le informazioni raccolte ci risulta essere piuttosto fedele al modello base. Partendo da qui, i percorsi di sviluppo sono talmente tanti che il risultato finale a fine anno potrà essere abbastanza differente in termini di veste aerodinamica, tuttavia, ci interessa mostrare i macro concetti che invece sono ben definiti.

A un primo sguardo si noterà la differenza di ingombro, seppur non enorme, mentre la capacità di diminuire il peso verso le prescrizioni minime è una delle preoccupazioni principali. Tuttavia, apparentemente le dimensioni avvertite sembreranno più consone a una F1. In particolare l’ala anteriore non è più a tutta larghezza e gli pneumatici più bassi e stretti aiutano l’impatto visivo, allo stesso tempo sta cambiando completamente il flusso intorno all’endplate e la scia dal profilo della gomma anteriore.

Il lato positivo? Meno dipendenti da altezze e si spera molta meno rigidità richiesta, oltre ad un’estrazione dei flussi meno potente.

Possiamo valutare il cambio regolamentare come un sollievo per i piloti in termini di comfort di guida. I regolamenti hanno cancellato il pericolo di porpoising e la correlazione tra galleria e pista dovrebbe funzionare complessivamente meglio. Potremmo tornare a vedere auto inclinate (assetto rake) o più sedute, ma la questione era limitare la sensibilità millimetrica delle altezze.

Le nuove auto avranno l’ ingresso del fondo ‘meno’ bisognoso d’aria, allo stesso tempo un grande diffusore non è più richiesto. Normalmente la percentuale di deportanza richiesta sarà molto maggiore sopra il fondo specie per viaggiare nei curvoni, con le modalità di riduzione della resistenza all’avanzamento (X) e’ possibile aspettarsi una gamma di ali mediamente da medio-alto carico.

Le regole riusciranno a disinnescare l’aria sporca?

Visibilmente lo staff di Tombazis voleva dal concetto condizioni più sfavorevoli all’incremento percentuale di scia negativa. Come è noto, questo è possibile solo limitando i concetti outwash. Ovviamente non è possibile annullare del tutto il fenomeno né impedire il tentativo degli aerodinamici di modificare la micro aerodinamica a questo scopo. In termini generali i disegni che mantengono i flussi attaccati alla carrozzeria (inwash) sono sempre i più difficili da far funzionare a valle della vettura. Spostare il flusso fuori bordo aiuta la pulizia su tutto il modello ed aumenta l’efficienza aerodinamica in curva.

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