Aston Martin: il sogno Newey e il jolly dell’AMR Technology Center

Luca Manacorda
08/08/2024

I nuovi regolamenti che entreranno in vigore nel 2026 offrono ai team che inseguono le posizioni di vertice la possibilità di ricucire il gap che li separa da chi si contende regolarmente pole position e vittorie. Un’impresa non semplice, ma che può essere aiutata da come la FIA e la F1 stanno definendo le regole, con l’intento di rendere più equilibrate possibile le gare. Tra le scuderie che guardano con maggior interesse a questa opportunità c’è senz’altro l’Aston Martin, squadra che sicuramente non ha problemi di budget – nei limiti imposti dal tetto di spesa – e che si sta rinforzando parecchio in vista di questa nuova sfida, come testimoniano gli ingaggi di personalità di primo piano come Bob Bell, Andy Cowell ed Enrico Cardile.

Mike Krack: “La F1 2026 è una sfida completamente nuova”

Il team principal dell’Aston Martin, Mike Krack, sottolineando le nuove sfide proposte dai regolamenti 2026 ne traccia un giudizio positivo: “Nuovi propulsori, nuovi cambi, nuova aerodinamica, nuovi carburanti e lubrificanti: è una sfida completamente nuova. Quello che abbiamo in questo momento è un Campionato del Mondo dominato dall’aerodinamica. Tutto il resto è secondario perché non ci sono miglioramenti significativi da apportare altrove. L’obiettivo della FIA e della F1 con i nuovi regolamenti è riequilibrare un po’ le cose. I nuovi regolamenti si basano su tre pilastri: l’aerodinamica rimane molto importante; il propulsore diventa molto importante, soprattutto nei primi anni del nuovo regolamento; e infine il peso diventa cruciale, perché gli obiettivi fissati per il peso minimo sono molto, molto impegnativi. Il desiderio di avere queste auto più leggere e agili è un enorme test ingegneristico“.

Krack ritiene molto positivo il coinvolgimento delle squadre voluto dai vertici dalla F1 per la stesura dei nuovi regolamenti: “La FIA sta collaborando attivamente con i team. Sono l’organo di governo, teoricamente potrebbero fare quello che vogliono, ma vogliono il contributo e il supporto dei team su quali aree liberare e cosa limitare. Quello che vogliono evitare sono enormi salti prestazionali tra le stagioni e il potenziale dominio di una squadra. Non va bene per lo spettacolo. Questo è il motivo per cui finora sono stati molto cauti e molto restrittivi. È anche il motivo per cui alcune squadre sono state molto scontente e hanno reso nota questa loro infelicità attraverso i media. Secondo me, se lavoriamo con la FIA, possiamo realizzare un prodotto entusiasmante, fare grandi gare, vedere miglioramenti moderati delle prestazioni anno dopo anno che non distorcono lo spettacolo. E così facendo, possiamo far crescere lo sport, disponendo di una regolamentazione sensata e di una forte concorrenza“.

La campagna di rafforzamento di Aston Martin non è ancora conclusa

Come detto, l’Aston Martin negli ultimi mesi ha ingaggiato diverse figure di spicco per rinforzare il team nei ruoli dirigenziali più importanti. Bob Bell è il nuovo Executive Director, Andy Cowell il nuovo CEO ed Enrico Cardile andrà ad occupare una casella importante nel team tecnico. Krack ha specificato che le manovre di mercato non sono ancora finite: “Siamo ancora in un periodo di crescita, ma penso che dobbiamo essere aperti e dinamici, sia in termini di personale che di sviluppo della vettura. Questo non è uno sport che premia il consolidamento. Ovviamente, tutto ciò deve essere costruito attorno a un nucleo stabile. È necessario avere routine e fiducia e stabilire quella fiducia può richiedere molto tempo, ma non dovresti mai sederti e dire ‘stiamo bene’. C’è sempre la necessità di considerare cosa puoi fare meglio, cosa puoi cambiare che non significa necessariamente che apporti quel cambiamento, ma che devi continuare a porti la domanda. Negli ultimi mesi abbiamo annunciato diversi nuovi membri del team dirigenziale e ogni volta che arriva qualcuno di nuovo, mi viene posta la domanda: ‘È quello l’ultimo pezzo del puzzle?’ Non lo è. Non lo è mai. Continueremo a considerare il reclutamento, perché forse c’è qualcun altro là fuori che ci renderà migliori“.

Newey Horner (Red Bull)

Il pensiero corre ovviamente ad Adrian Newey, oggetto del desiderio di quasi tutta la griglia di partenza dopo il suo addio alla Red Bull. È noto che l’Aston Martin gli sta facendo una corte serrata e l’espansione della sede del team, con un nuovo centro ad altissima tecnologia, potrebbe essere la carta vincente per aggiudicarsi il geniale progettista: “Siamo ancora work in progress, ma lo stesso si può dire di qualsiasi squadra di F1: sei in continua evoluzione, trovi costantemente modi per migliorare e diventare più forte – ha aggiunto Krack – Ci stiamo espandendo fino al punto di parità con le squadre di punta in termini di numeri , e quando l’AMR Technology Campus sarà completato, avremo una struttura di prim’ordine per la produzione di auto di F1 che offre anche un ambiente piacevole e stimolante in cui lavorare, e uno strumento utile per il reclutamento che soddisfa anche tutti dei nostri obiettivi di sostenibilità“.

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