È stata una stagione particolare quella vissuta da Max Verstappen e dalla Red Bull. Dopo un campionato vinto da assoluti protagonisti con ben ventuno successi del team di Milton Keynes su ventidue gare, il 2024 è iniziato in maniera scoppiettante con dei caos societari nel team, che hanno avuto come protagonista il team principal Chris Horner. Le prestazioni in pista però sembrano essere le stesse dell’anno precedente: quattro delle prime cinque gare portano la firma del pilota olandese. Da Miami in poi, però, le avversarie McLaren e Ferrari si sono rinforzate con aggiornamenti riusciti, mentre Red Bull si è persa, riprendendosi verso il finale di stagione, quando però era ormai troppo tardi. Verstappen mantiene la leadership della classifica, dandosi battaglia con Lando Norris, che si è imposto come principale contendente alla lotta al titolo. Questa rivalità in pista ha mantenuto vivo il campionato piloti fino alle ultime gare e sono tanti i temi emersi nel corso della stagione. Uno di questi riguarda le sanzioni degli steward, che hanno preso delle decisioni a sfavore del campione olandese. A tal proposito è intervenuto Jos Verstappen, papà di Max, che in un’intervista a Formule1.nl ha commentato l’incoerenza di queste decisioni, soffermandosi anche sul ‘caso parolacce’ che ha coinvolto il figlio.
“Alla FIA serve un salto di professionalità”
Un tema tanto discusso durante la stagione è stato quello riguardante le penalità della FIA durante le gare, spesso incoerenti nei confronti della stessa infrazione. Nel 2024 ci sono state delle decisioni prese dai commissari a sfavore di Max Verstappen. “Di questo ho parlato anche con Stefano Domenicali [Presidente e CEO della F1, ndr]. Gli steward devono solo punire con coerenza, non imporre una penalità di cinque secondi una volta e di dieci secondi quella successiva per la stessa infrazione“, afferma Jos, “E perché Max deve svolgere i servizi sociali per la parola f****** e qualcun altro ha ricevuto una multa? Gli steward non lo sanno più. Penso che dovrebbero esserci regole più severe in questo ambito. Sarebbe utile se ci fosse un pool permanente di steward, così otterrai anche più volte le stesse decisioni. Ci sarà più coerenza, e andrà semplicemente meglio. È il turno della FIA: serve un salto di professionalità“.
Jos Verstappen indica la FIFA come un esempio che la FIA dovrebbe seguire per cercare di avere sanzioni più coerenti: “Scegli un pool di steward permanenti, pagali e valutali bene“, spiega, “Ora vengono pagati una piccola somma per partecipare a una gara, e alcuni lo fanno perché possono usare i soldi, ma penso che tu debba cercare persone che non dipendano affatto da questo. Nel calcio ci sono gli arbitri della FIFA che sono formati, seguono i corsi e sono ben pagati. Ciò è necessario anche in Formula 1, ovviamente. La FIA può ancora imparare molto dalla FIFA in questo settore“.
“Parolacce in conferenza? Non puoi imporre una punizione”
Jos Verstappen è poi tornato a parlare del caso parolaccia che ha coinvolto il figlio durante la conferenza stampa a Singapore, a seguito del quale Max dovrà svolgere dei servizi sociali. “La FIA ha ovviamente sbagliato. Non puoi imporre una punizione ogni volta che qualcuno dice “f******”. Se fossi stato il presidente della FIA Mohammed Ben Sulayem avrei preso da parte tutti i piloti e gli avrei detto di fare attenzione al linguaggio. Ma raccontare tutto in questo modo attraverso i media… Parla con loro e chiarisci che dovrebbero usare alcune parole il meno possibile. La Formula 1 rimane uno sport emozionante, non bisogna togliergli l’emozione. Dovrebbero anche lasciare lo sport così com’è“.