Manca sempre meno all’inizio della nuova stagione: all‘evento organizzato da Liberty Media per celebrare i 75 anni della Formula 1 sono state svelate tutte le livree dei team che parteciperanno al campionato. Ferrari non si è limitata a questo: insieme ai nuovi colori, rosso scuro con un po’ di bianco, ha reso pubbliche le immagini della SF-25. Senza perdere tempo, Charles Leclerc e Lewis Hamilton hanno testato la nuova monoposto nel filming day a Fiorano. In tale occasione, ha parlato anche il team principal della Scuderia di Maranello, Fred Vasseur.
L’entusiasmo attorno a Ferrari è sempre altissimo, non solo in Italia ma in tutto il mondo. Sin dal primo giorno di Hamilton a Maranello, i tifosi non hanno fatto mancare il loro supporto al nuovo arrivato, rinnovando quello per Charles Leclerc. “Questo entusiasmo è un bene, ma dobbiamo rimanere concentrati sulla pista, sul risultato e sulla prestazione“, afferma Fred Vasseur, al suo terzo anno con Ferrari. “Anche in passato tutti erano pieni di aspettative, di entusiasmo e passione. Penso sia una delle caratteristiche del team e del paese. Ma prendo come positivo il fatto che ci sia un’energia positiva“.
“Hamilton aiuterà il team nello sviluppo”
Quando arriva un pilota del calibro di Lewis Hamilton, con una grande carriera ricca di successi alle spalle, l’aiuto che può dare è enorme. Non porta solo esperienza in pista, ma anche un nuovo know-how che può far migliorare tutto il team, soprattutto nello sviluppo e nell’evoluzione della monoposto. “Per Lewis siamo solo alla prima fase di questa collaborazione, dato che ha fatto solo due TPC e ora il filming day. Ma il suo feedback è sempre importante, aiuta il team a sviluppare e a fare un lavoro migliore“, afferma Vasseur, “Lewis arriva con la sua esperienza, il suo background, e aiuterà sicuramente il team a sviluppare in ogni singola area. Sicuramente farà un rapido confronto tra i due motori, i due telai, il modo in cui operiamo in pista e come squadra. Noi dobbiamo evitare di essere timidi e cercare di capire dove possiamo migliorare. Questo è il mio lavoro e il lavoro dei tecnici“.
A fare la differenza sono sempre i dettagli, soprattutto in una lotta serrata come quella a cui abbiamo assistito lo scorso anno, con il titolo Costruttori deciso all’ultima gara. “Anche se si tratta di piccoli dettagli, dobbiamo tenere a mente che l’anno scorso abbiamo finito a soli 14 punti dalla McLaren, che significa meno di un punto di media a gara“, spiega Vasseur, “Parliamo di appena 3 centesimi di secondo tra noi e il pilota davanti in griglia. Significa che si tratta sempre di dettagli, non di stravolgere completamente la macchina. Se riusciamo a portare anche solo un piccolo miglioramento su uno o due aspetti, è già un enorme passo avanti“.
“Hamilton e Leclerc sono la combinazione ideale”
Il suo esordio in Formula 1 risale al 2007. Quest’anno per Hamilton sarà il 19° nella classe regina. A 40 anni, sono in tanti ad essere preoccupati per la sua età, soprattutto se confrontata con quella dei giovani piloti che si stanno prendendo la scena. Il team principal Ferrari, invece, non ha dubbi: “Penso che abbia già dimostrato ad Abu Dhabi, partendo dal fondo e risalendo fino al quarto posto, superando Russell all’ultimo giro, che il ritmo c’è ancora, e non avevo dubbi su questo“, afferma Vasseur, che conosce Lewis da tanti anni, “Non è lo stesso di prima. Sono passati vent’anni da quando abbiamo lavorato insieme per la prima volta, e tutti cambiano, migliorano, si evolvono. Di sicuro ora è molto più maturo, ha molta più esperienza ed è il profilo perfetto per la squadra in questo momento. Ed è esattamente quello che stavo cercando, sia per il team, per me, che per Charles. Penso che sia la combinazione ideale“.
“Leclerc ed Hamilton? Serve competizione interna sana. Sicuro che sarà così”
Leclerc ed Hamilton hanno condiviso nove anni in Formula 1, ma il 2025 sarà il loro primo anno da compagni di squadra. Una coppia nuova; da un lato un 27enne che sogna di vincere il primo mondiale, dall’altro un pilota che di mondiali ne ha vinti ben sette. Prima dell’inizio ufficiale della stagione, i due hanno avuto modo di lavorare insieme, in occasione di test TPC e shakedown con la nuova SF-25, trovando subito l’intesa. “In questa parte della stagione tutte le squadre sono campioni del mondo, tutti i compagni di squadra vanno d’accordo, e così via. È sempre così in F1. Ma per quanto riguarda le prime settimane di collaborazione tra i due, non sono affatto sorpreso“, afferma Vasseur, “Hanno passato qualche ora insieme già lo scorso anno, hanno avuto modo di costruire un rapporto e ora stiamo iniziando nel modo giusto. La cosa più importante è mantenere questa relazione, continuare a lavorare come una squadra. Ma sono abbastanza fiducioso“.
Non è solo Hamilton che può aiutare Leclerc: anche il monegasco può aiutare Lewis, in una crescita valevole per entrambi. “Una delle qualità fondamentali di un pilota è cercare di migliorarsi costantemente, e un buon modo per farlo è sfruttare l’esperienza e la performance del proprio compagno di squadra. Il tuo compagno è il pilota più vicino a te, hai accesso ai suoi dati e puoi lavorare con lui. Se sei intelligente, puoi sfruttare il suo potenziale per fare un passo avanti“, spiega Vasseur, “Sono assolutamente sicuro di questo, e lo abbiamo già visto nei TPC e nello shakedown. Onestamente, non mi preoccupa affatto questa situazione, perché abbiamo bisogno di questo tipo di stimolo interno. L’anno scorso ne ho parlato riguardo a Charles e Carlos, e anche allora era così. Ma se vogliamo essere competitivi come squadra, abbiamo bisogno di due piloti al massimo livello. Serve una competizione sana, un’emulazione positiva, e sono certo che sarà proprio così“.
Il lavoro di Serra e D’Ambrosio e l’importanza del simulatore
Lo scorso ottobre è arrivato a Maranello Loic Serra. Vasseur, che ha raggiunto il team nelle ultime fasi di sviluppo della SF-25, ha spiegato in cosa ha contribuito l’ingegnere francese: “Le grandi scelte sul concept della vettura, come la sospensione e altri aspetti fondamentali, erano state prese molto prima. L’apporto di Loic è stato più focalizzato sulla vettura attuale, sui dettagli e su come estrarre il massimo potenziale dall’auto. Penso che su ogni singolo aspetto, come gli pneumatici e altri elementi, il suo contributo sarà importante. Ma per quanto riguarda la definizione del concetto e della filosofia della vettura, dobbiamo essere chiari: le decisioni principali erano già state prese in precedenza“.
Insieme a Serra, ad ottobre ha iniziato la sua avventura in Ferrari anche Jerome D’Ambrosio: “Sarà un valore importante per il team, ha il profilo perfetto per me, con una conoscenza molto trasversale nel settore“, rivela Vasseur, “Sicuramente ci aiuterà molto nella ristrutturazione del team e nell’evoluzione della gestione. Sarà un enorme passo avanti per noi e i primi mesi di collaborazione sono già stati positivi“.
Infine, ha parlato degli strumenti utili allo sviluppo della vettura, come il simulatore. “La competizione è sempre più serrata e ormai parliamo di dettagli quando introduciamo un aggiornamento. Ora si tratta di piccole quantità di carico aerodinamico e, ovviamente, servono strumenti precisi per quantificarle e fare le scelte giuste. Questo rende gli strumenti sempre più cruciali, anche perché la guidabilità ha assunto un ruolo più importante nella prestazione rispetto al passato, con il regolamento attuale. Di conseguenza, il simulatore è fondamentale. Credo che dobbiamo fare un ulteriore passo avanti con i nostri strumenti. Non è un segreto che lo scorso anno abbiamo migliorato la galleria del vento e stiamo continuando a perfezionare ogni singolo strumento e reparto. Ma non si tratta solo dell’operatività, bensì anche delle infrastrutture a disposizione. È un processo di miglioramento continuo. Non è che un giorno sei soddisfatto e hai qualcosa di buono per sempre. Se non ti evolvi e non cerchi di migliorare ogni anno, prima o poi finirai dietro agli altri“.