Imola: c’è una speranza di recuperare l’edizione 2023 e si lavora al rinnovo

Paolo D’Alessandro
19/05/2025

Quello appena disputato potrebbe essere stato l’ultimo Gran Premio di Imola di questo nuovo ciclo, dopo che aveva fatto il suo ritorno in seguito ad una lunga assenza dal calendario di Formula 1. Per l’Italia l’opzione di confermare entrambi i Gran Premi è complicato, vista anche le richieste che arrivano a Liberty Media da parte di altri paesi nel mondo di entrare all’interno dei 24 Paesi ospitanti una gara. Il progetto di Stefano Domenicali di creare un calendario con gare a rotazioni dall’anno prossimo inizierà ad essere realtà. A far discutere è però la possibile eliminazione di alcuni GP storici, a vantaggio di molti impianti moderni e di un numero crescente di circuiti cittadini. E’ compito della F1 trovare il giusto equilibrio tra tradizione, spettacolo, innovazione e rilevanza economica. Inaspettatamente però si è accesa una piccola speranza di ritrovare l’Enzo & Dino Ferrari ancora nel calendario 2026.

Calendario 2026: il programma attuale e le possibili variazione. Perché Imola ha una speranza!

Attualmente il calendario della prossima stagione, di cui è già stata fatta chiaramente una bozza, prevede il debutto del Gran Premio di Madrid, che dovrebbe disputarsi a Settembre, subito dopo Monza, con il mantenimento della gara di Barcellona, che sta anche lavorando ad un rinnovo per confermare il proprio spot in calendario. A far posto al GP nella capitale spagnola sarebbe quindi proprio Imola, con il GP di Monaco – dove la F1 correrà questo weekend – che diventerebbe il primo appuntamento europeo della stagione. Sarebbe anche questa una novità in tal senso. Le notizie degli ultimi giorni però hanno riacceso una piccola speranza per il circuito del Santerno. Innanzitutto, va ricordato come l’edizione 2023 fu annullata a causa dell’alluvione che colpì l’Emilia Romagna e che si sarebbe cercato un modo per recuperare quella gara.

Il GP di Madrid è stato annunciato in pompa magna con anche Carlos Sainz che ha fatto visita a quello che dovrebbe essere il nuovo circuito, partecipando all’inaugurazione di quel progetto. La burocrazia sembra però essersi messa di traverso per far disputare questo primo evento il prossimo anno. Recentemente sono emersi alcuni problemi in merito ai permessi di lavoro da dover svolgere ed è nato anche un compitato di cittadini spagnoli che si sono opposti alla realizzazione dell’evento. Il tempo in F1 passa velocemente anche per tutte queste società ed aziende che devono assicurare la disponibilità a svolgere l’evento. E quindi al momento vi è un punto interrogativo, inatteso, per il GP di Madrid, per cui c’è comunque un contratto valido a partire dal prossimo anno che andrebbe forzatamente rivisto. E Imola sarebbe pronta, in prima linea, a prendere quello slot; recuperare la gara persa nel 2026 e confermarsi nel calendario di F1 il prossimo anno, puntando anche ad una permanenza più lunga. “Gioiamo per questo spettacolo fantastico: il ringraziamento e le congratulazioni vanno a chi ha organizzato tutto: l’autodromo, l’Aci e il Comune” ha dichiarato il Ministro dello Sport, Andrea Abodi che era presente ad Imola “Dobbiamo saperci godere le cose belle, e lavorare perché proseguano. Ho visto l’Autodromo in giorni normali, oggi lo vedo in un giorno speciale. Speriamo di rinnovarlo…”. Una presenza utile anche per incontrare il sindaco Marco Panieri e il presidente della Regione, Michele de Pascale, ma anche il presidente FIA Mohammed Ben Sulayem.

Come sempre uno dei temi principali di un possibile rinnovo sarà l’esborso economico. L’Italia vuol provare a tenere i due Gran Premi, con Monza come presenza fissa e l’Enzo & Dino Ferrari quanto meno in una possibile rotazione. L’attuale contratto prevede (o prevedeva) un esborso di circa 25 milioni, che non sarebbe affetto sufficiente per confermarsi. Le cifre lievitano anche in base alle tante richieste arrivate. Si parla di più di 30 milioni per un evento inserito nelle rotazioni di calendario e di almeno 50 per un evento fisso. Servirebbe quindi un importante aiuto dallo Stato, che era proprio ciò che avevano chiesto de Pascale e Panieri e quindi la presenza di Abodi non sarebbe casuale. Noi siamo disponibili, il territorio è pronto ad un impegno lungo ed investire di più. Le imprese di questa terra sono pronte ad essere protagoniste. Serve un aiuto del governo e, con una proposta seria, chiedere alla F1 di essere fedele ai suoi valori storici radicati in un luogo che, quando la F1 ha avuto bisogno, ha risposto presente” ha dichiarato il presidente della Regione, Michele de Pascale che insieme al sindaco richiamano la F1 a tenere fede alla ‘promessa’ di recuperare il GP non disputato nel 2023. Perdere il Gran Premio significherebbe una sconfitta pesante per il Sistema Paese e per la promozione del Made in Italy nel mondo, un tema su cui il Governo ha speso parole, risorse e intenzioni, anche nei confronti del nostro territorio. Abbiamo sempre avuto dalla nostra parte i fatti i numeri dell’indotto generato dal Gran Premio di Imola, circa 300 milioni di euro e con un potenziale molto superiore, sono stati più volte riconosciuti come significativi e positivi.”

Non solo i numeri! Dalla parte del Gran Premio di Imola possiamo aggiungere la gara di quest’anno, che è stata certamente movimentata ed ha attirato molto pubblico, nonostante un inizio di stagione non promettente della Ferrari. Inoltre sono gli stessi piloti ad invocare una permanenza del GP, così come di altri circuiti storici. “Non dobbiamo perdere i tracciati che hanno fatto la storia di questo sport” ha avvisato Oscar Piastri. “Se chiedi ai piloti quali sono le loro piste preferite sentirete sicuramente Silverstone, Suzuka, Spa, Imola e forse Zandvoort.” Max Verstappen ha invece sottolineato l’unicità di questo tipi di tracciati, che sono molto sfidanti per i piloti Queste sono le piste che mi hanno fatto amare le corse, anche nel karting. Alcuni tracciati sono semplicemente speciali. Qui è reso tutto molto eccitante dal fatto che c’è erba e ghiaia, il pilota sente il limite. Punto di vista più diplomatico quello di George Russell “Per noi piloti è sempre emozionante venire in circuiti così. Però bisogna capire cosa è speciale per noi e cosa è meglio per la gente e la F1. Il campione del mondo olandese concorda che bisogna trovare un equilibrio “se vuoi far crescere questo sport. Alcune piste però sono semplicemente speciali!”

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