GP Miami: i rear-limited favoriscono Mercedes, Ferrari può ribattere?

Andrea Vergani
01/05/2025

Il GP di Miami si prospetta come un weekend da dominio McLaren analizzando i dati delle prime cinque gare, perché il layout della pista e le temperature attese sono fattori che sulla carta giocano a favore della monoposto di Woking. Dei tracciati visti sul calendario finora, le caratteristiche di quello americano si avvicinano a quanto visto in Cina: la maggior parte delle curve si percorrono tra i 70 e i 100 km/h, con l’eccezione della sezione a media e alta velocità alla fine del primo settore che rappresenta la differenza principale con il circuito di Shanghai. Le aspettative per il GP di Cina suggerivano un dominio McLaren incontrastato, tuttavia la MCL39 ha mostrato difficoltà nel giro secco e un vantaggio di meno di due decimi rispetto a Mercedes, seconda forza di quel fine settimana. Dopo un weekend difficile a Jeddah dove la W16 ha accusato un degrado eccessivo su un circuito notoriamente ‘gentile’ sulle gomme, Mercedes ha le carte in regola per riprendersi il ruolo di seconda forza e aumentare il distacco rispetto a Red Bull e Ferrari nel mondiale. Red Bull avrà degli aggiornamenti minori ma su un tracciato rear limited come quello del GP di Miami potrebbe tornare a faticare.

GP Miami: la limitazione al posteriore favorisce McLaren e Mercedes, che weekend sarà per Ferrari?

McLaren si candida a dominare il GP di Miami: curve lente, l’importanza della trazione e temperature altissime sono le condizioni ideali per la MCL39. Oscar Piastri ha vinto 3 delle ultime 4 gare, Norris non può permettersi ulteriori errori se vuole restare in lotta per il suo primo mondiale: la pista è piuttosto neutra rispetto alle caratteristiche dei due piloti, un trionfo di Norris potrebbe rimetterlo in carreggiata ma tutto passa dal sabato. Nei due circuiti rear limited apparsi sul calendario finora solamente McLaren e Mercedes, con George Russell, sono arrivati a podio: i passi avanti fatti da Mercedes (lato Brixworth) lo scorso anno sono evidenti nella gestione dell’energia elettrica in uscita dalle curve, un fondamentale dove i loro motorizzati stanno facendo la differenza nella parte alta della classifica. A questo proposito sono emblematiche le difese di Russell su Leclerc in Cina e Bahrain per difendere la propria posizione, con il monegasco che non è mai riuscito a sferrare un attacco per via del deficit in trazione. 

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In attesa degli aggiornamenti mirati ai problemi specifici della SF-25, l’obiettivo è quello di continuare a migliorare le prestazioni ed estrarre il massimo dalla vettura: tra Shanghai e Sakhir le principali perdite si vedevano nelle curve ad ampio raggio di media e alta velocità, che nel GP di Miami si potranno osservare nel primo settore principalmente. I cambi di direzione rapidi come quello della prima chicane di Jeddah non sono presenti a Miami, ma la chicane stretta del secondo settore sarà una parte importante del fine settimana; nei lunghi rettilinei della Florida invece ci si può attendere una SF-25 competitiva rispetto ai rivali principali. Nonostante il delta di prestazione con Mercedes, in Bahrain e Cina la Rossa con Leclerc ha vissuto momenti positivi in cui avrebbe potuto attaccare la Mercedes: nella Shootout così come nella Qualifica sarà importante vedere progressi sul giro secco per partire da una posizione più favorevole e sfruttare la velocità in gara come fatto a Jeddah.

In casa Mercedes rimane la perdita costante nelle curve a bassa velocità, ma le prestazioni migliori finora sono state viste nei due circuiti più simili a Miami: rispetto alle prove di Melbourne, Suzuka e Jeddah, il distacco in Qualifica rispetto a McLaren diminuisce specialmente in gara – si parla di un decimo di secondo – e così facendo la W16 ha avuto un chiaro vantaggio rispetto a Ferrari e Red Bull. Il GP di Miami sarà una buona occasione per aumentare il vantaggio in classifica rispetto a Red Bull e Ferrari, e anche per George Russell in ottica mondiale piloti: l’inglese non ha mai terminato una stagione sopra la quarta posizione, e Max Verstappen è davanti di soli 14 punti. Nonostante il circuito non favorevole, Red Bull può contare sul formato Sprint che da sempre ha dato un vantaggio a Milton Keynes: il lavoro di preparazione svolto in fabbrica spesso ha permesso di ottenere risultati migliori nella prima parte del fine settimana, e Verstappen sarà da tenere d’occhio il venerdì sera. In più sono previsti degli aggiornamenti ‘minori’ sulla RB21 in attesa del grande pacchetto di sviluppo che debutterà ad Imola con un grande guadagno di prestazione atteso.

GP Miami: pneumatici più morbidi e Sprint Race a mescolare le carte, nulla è prevedibile

Come accaduto a Jeddah, anche per il GP di Miami Pirelli ha deciso di ammorbidire la scelta di pneumatici per questa edizione: C3, C4 e C5 saranno le mescole a disposizione di team e piloti per questo fine settimana. L’anno scorso la strategia a una sosta dalle medie alle hard è stata l’alternativa più utilizzata nel corso dei 57 giri di gara, quest’anno la sfida della sosta singola potrebbe essere più impegnativa. Il degrado elevato atteso durante la gara potrebbe aprire ad una gara a due soste, un’opzione resa più fattibile da una pit lane piuttosto corta in cui la perdita di tempo non dovrebbe superare i 20 secondi. 

Tutto questo potrebbe essere compromesso dai temporali previsti su Miami nella giornata di domenica: nelle tre edizioni precedenti il clima non ha mai offerto una giornata di pioggia, per cui una gara bagnata sarebbe una novità assoluta che i team dovranno considerare nelle correzioni di assetto prima delle Qualifiche. Nell’unica gara bagnata vista finora è stata McLaren a dominare, sfruttando l’ampia finestra di funzionamento degli pneumatici, con Red Bull e Verstappen gli unici in grado di stare al passo della MCL39 ma solamente nella prima parte di gara. La differenza anche in caso di precipitazioni sarebbe la temperatura comunque elevata, che potrebbe mettere in maggiore difficoltà la RB21.

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