La Ferrari ha archiviato il venerdì di prove libere del GP Arabia Saudita individuando un punto particolare del circuito di Gedda in cui la SF-25 paga dazio alle McLaren. Il team principal Fred Vasseur ha fatto il punto della situazione, confidando nel lavoro che verrà svolto nella notte per individuare le cause delle debolezze e correggerle. In precedenza, durante la conferenza stampa del venerdì pomeriggio, il manager francese aveva stilato un bilancio della prima parte di stagione, spiegando come la comprensione della monoposto sia l’aspetto su cui lavorare per migliorare le prestazioni e promuovendo invece appieno il lavoro della coppia piloti formata da Charles Leclerc e Lewis Hamilton.
Prove libere a Gedda: il problema delle prime quattro curve
Parlando di quanto visto nelle due sessioni di prove libere, Vasseur ha individuato nella prima parte di tracciato l’attuale punto debole della SF-25: “È un circuito molto complicato per i piloti, perché ci sono curve ad altissima velocità e ci sono le sezioni tra 4 e la 9 e nella quale si va a 250-260 di media e per giunta sei totalmente cieco, devi fidarti del fatto che nessuno davanti a te abbia un incidente o un problema o che ci sia una bandiera. Riguardo le nostre debolezze, ne abbiamo discusso nel debrief, perdiamo tutto rispetto a McLaren nelle prime quattro curve, nel resto del giro le altre 25 curve vanno bene. È un po’ un peccato, però abbiamo tutta la notte per capire se non siamo pronti con le gomme o che altro problema c’è. Penso che la strada sia quella giusta: oggi è stata una buona giornata, la simulazione di gara è andata piuttosto bene. Penso che le FP3 saranno un po’ inutili per via delle condizioni perché farà molto più caldo, vedremo in qualifica“.
Hamilton è sembrato nuovamente più in difficoltà rispetto a Leclerc, ma Vasseur ha predicato calma: “Vedremo domani, sarà quello il momento in cui dovrà fare il giro, nel Q3, non nelle FP1 o FP2. Penso che avesse delle buone sensazioni, la simulazione gara è andata bene, ha tempo per preparare la qualifica“. Il team principal della Ferrari ha giudicato buone anche le risposte del nuovo fondo sul circuito di Gedda, il quale dovrebbe evidenziarne i vantaggi: “I numeri sono abbastanza buoni e corrispondono alle aspettative. Poi chiaramente tra pista a pista non c’è lo stesso profilo di curve, non ci sono le stesse caratteristiche e a volte i risultati sono diversi, però i numeri sono buoni e tutto sta andando bene“.
Vasseur: “Ho la sensazione che non abbiamo estratto il meglio dalla macchina”
In precedenza, Vasseur è stato protagonista della conferenza stampa dei team principal. Parlando di quanto visto nelle prime gare, un aspetto che secondo il francese va tenuto in considerazione nelle valutazioni sull’avvio di stagione della Ferrari è quello relativo al grande equilibrio tra i top team: “Le gomme sono molto sensibili e non appena si commette un errore, si fa un passo indietro. Siamo in un gruppo in cui, in griglia, con quattro centesimi in più sei P6 o P7. Questo significa che dobbiamo mantenere la calma, anche nelle conclusioni. Penso che sia vero per noi, per tutti. Se guardiamo Verstappen, stava volando in Giappone e il fine settimana dopo ha faticato. Oggi in F1, il gruppo è così compatto che per piccoli errori si possono perdere cinque o sei posizioni in griglia“.
Proprio considerando questo equilibrio, Vasseur ritiene che al momento sia giusto concentrarsi più sulla prestazione che sul risultato in sé. Da questo punto di vista, la Ferrari non ha ancora sfruttato al massimo le potenzialità della SF-25: “Gli ingredienti ci sono tutti, ma ora è come cucinare, bisogna mettere insieme gli ingredienti al momento giusto. Onestamente, non ho la sensazione che finora abbiamo estratto il meglio dalla macchina, forse in alcune occasioni, in alcune sessioni. Direi che vale tutti. Anche per la McLaren, con il passo che ha rispetto al resto della griglia, a volte capita che una delle sue vetture faccia un po’ più fatica. Un paio di anni fa, si poteva andare in Q1 con un set di Medium, fare un giro e si era in Q2. Oggi, anche i top team a volte devono mettere due set di Soft. Il gruppo è molto serrato e se si commette un errore si possono perdere cinque o sei posizioni. La conclusione dall’esterno è che è un dramma, noi siamo più concentrati sulla prestazione pura, e cinque centesimi non sono un dramma. Penso che una delle capacità del team lo scorso anno fosse quella di riuscire a capitalizzare centesimi di secondo alla volta. Spero di seguire la stessa strada quest’anno“.
Hamilton e Leclerc, una coppia che funziona
Parlando di Leclerc e Hamilton, Vasseur ha sottolineato come la cosa più importante sia il modo in cui si spingono a vicenda: “Non ci sono due piloti con lo stesso approccio. Sono avversari. Sono entrambi campioni. Hanno il loro DNA, il loro approccio e vogliono ottenere il meglio. La cosa positiva per noi è che si spingono a vicenda e noi dobbiamo ottenere il meglio da loro“.
Si è parlato molto delle difficoltà di approccio di Hamilton alla Ferrari dopo i tanti anni in Mercedes, lo stesso pilota inglese è tornato a fondo sull’argomento dopo il GP Bahrain e nel giovedì di Gedda. Vasseur ha spiegato così la sua situazione: “Arriva con la sua esperienza: 20 anni in F1, in team diversi, quasi 10 anni alla McLaren, 12 anni alla Mercedes. È sempre positivo avere qualcuno che si unisce al team con questo tipo di esperienza, questo tipo di visione per aiutarci a migliorare. Abbiamo quattro team che lottano per la vittoria oggi, ma quattro team con strutture diverse, persone diverse, management diverso. Eppure, siamo tutti in grado di mettere quattro macchine in un decimo. Dobbiamo cercare di capire cosa stanno facendo gli altri e cercare di ottenere il meglio anche da loro“.
Il team principal della Ferrari ha poi garantito che la scuderia, come sempre, sta facendo il massimo per mettere a suo agio il sette volte iridato: “Non importa se si tratti di Lewis, Charles o lo scorso anno di Carlos: cerchiamo sempre di dare il massimo per i piloti e di trovare un buon equilibrio in macchina per loro. Stiamo spingendo su entrambe le vetture esattamente allo stesso modo. Credo che foste tutti un po’ più entusiasti sabato sera in Cina (dopo la vittoria nella Sprint, ndr), parlando della cerimonia di premiazione e tutto il resto; dobbiamo calmarci un po’“.
Il ragionamento di Vasseur torna dunque al punto di partenza: il problema per la Ferrari è ora quello di capire come sfruttare al meglio che durante l’inverno è cambiata di quel 99%, mentre sicuramente non lo sono i piloti. Il manager francese ha concluso: “È vero che abbiamo una macchina nuova. Non è una copia dell’anno scorso, e probabilmente stiamo faticando un po’ di più a trovare il giusto equilibrio e il giusto assetto. Ma questa è la vita di ogni squadra in griglia: a volte, per un decimo, puoi sentire che l’equilibrio non è affatto buono o non è poi così male. Quindi, concentriamoci sulla prossima gara e su quelle successive. Il punto positivo è che stiamo lavorando come una squadra. I due piloti stanno spingendo nella stessa direzione. C’è una buona atmosfera e questo ci aiuterà a recuperare. Charles è più abituato alla squadra, è ovvio. Ma Lewis, con la sua esperienza, sta apportando un enorme valore aggiunto per noi e per Charles. È una situazione reciprocamente positiva, ed è molto positivo per noi“.