Suzuka evidenzia pregi e difetti della Ferrari. Ecco come il nuovo fondo potrà aiutare

Paolo D’Alessandro, Andrea Vergani, Giuliano Duchessa
05/04/2025

La Qualifica della Ferrari si può dire sia stata a due facce. Charles Leclerc ha portato la SF-25 in seconda fila, per la prima volta questa stagione, estraendo il massimo della perfomance a disposizione, anche se secondo il suo Team Principal c’era possibilità di fare ancora meglio sul tempo, ma rimanendo comunque P4, non avendo il potenziale per competere con McLaren e Max Verstappen. Lewis Hamilton è sembrato in palla e in fiducia, ma nel Q3 ha pasticciato e non è riuscito a chiudere un giro dei suoi; lui si che aveva dell’ulteriore prestazione da tirare fuori per poter ambire ad una posizione di partenza migliore.

Ferrari è a 3 decimi da McLaren, Leclerc ha dato il massimo, Lewis più in difficoltà: posteriore ed altezze da terra i limiti della SF-25!

La Ferrari di Charles Leclerc, in quarta posizione, a 3 decimi da Max Verstappen e le due McLaren indica essenzialmente quello che è il valore della SF-25 in questo momento. “Ho fatto il mio meglio e penso di aver massimizzato il potenziale a disposizione. Finalmente mi sento a mio agio in macchina, posso dare il 100% ed ho imparato cose utili per il proseguo della stagione. Ci manca grip e un po’ di prestazione, ma per quello spero che ci aiuteranno gli aggiornamenti ha dichiarato il monegasco a fine giornata, analizzando quella che è stata la sua prestazione. Questo è stato un tema ricorrente a Suzuka nelle parole di Charles, che già dopo la giornata di Venerdì si era detto sicuro ci fosse del potenziale da estrarre dalla macchina ma soprattutto “ho capito cosa voglio dalla macchina e come impostarla per guidarla”, confermando questi suoi pensieri anche dopo la Qualifica. Rispetto a ieri gli uomini di Vasseur hanno trovato un compromesso diverso e migliore per la SF-25, sacrificando un po’ di perfomance nel veloce, perdendo quell’incisività nel primo settore che si era vista al Venerdì, andando a ridurre il gap nei tratti medio-lenti e migliorando sensibilmente il comportamento della macchina, anche nell’ultima chicane dove oggi è stato possibile aggredire il cordolo senza vedere una Rossa nervosa o sconnessa.

La notizia positiva per gli uomini Ferrari è che la SF-25 ha mostrato che è possibile trovare bilanciamenti e compromessi diversi, resta però una coperta corta a cui aggiungere perfomance. Il problema principale è sembrato poi l’innesco del sottosterzo, che pare essere dettato principalmente da un posteriore che fatica a seguire l’anteriore puntato della SF-25 che satura così molto preso e, nel caso in cui i piloti provino a forzare l’ingresso e la rotazione della macchina, possono incappare in perdite di posteriore che si sono viste sia nello snake che nel lungo tornatino. In questo senso i piloti possono sperare che il nuovo fondo in arrivo dia un aiuto al posteriore, con Lewis Hamilton che ha anche confermato quanto AutoRacer aveva svelato “Siamo costretti a girare più alti di quanto vorremmo”, perdendo senza dubbio efficacia del posteriore e con impostazioni quindi tutt’altro che ottimali. L’inglese nel suo ultimo tentativo paga un ritardo al tornantino e alla Spoon, rispetto al suo miglior passaggio, di 2 decimi, che gli avrebbe permesso di scalare almeno 2 posizioni e lottare con Russell per la quinta piazza, alle spalle di Leclerc.

Frederic Vasseur ha detto di augurarsi una gara asciutta per domani, così da continuare la comprensione della SF-25 e fare ulteriori progressi. Il GP di Suzuka si sta rivelando particolarmente utile agli uomini del Cavallino, seppur a livello prestazionale ci sia un po’ di delusione, anche se non è nulla di diverso dalle attese. C’è consapevolezza che manca qualcosa, ma il Team Principal vede una crescita del potenziale della monoposto, Charles Leclerc sta aumentando la fiducia al volante, il che gli permette di spingere e prendere più rischi e Lewis Hamilton continua quello che lui definisce “un percorso” che lo sta portando a capire sempre più cose della SF-25 e del mondo Ferrari, cercando di entrarci sempre più in sintonia. La gara sarà importante e dovrà confermare un buon potenziale con carburante a bordo, mentre sulla pioggia provare a non ripetere il disastro di Melbourne. In Bahrain sarà poi la volta di scoprire in che modo i primi sviluppi incideranno sulle prestazioni e sul comportamento della macchina, nella speranza che la stagione possa essere rimessa in piedi, replicando in parte ciò che McLaren ha fatto circa 12 mesi fa, iniziando un percorso di recupero tecnico che, per non rendere deludente tutta la stagione, dovrà mettere la SF-25, Leclerc ed Hamilton e tutta la Ferrari nelle condizioni di vincere delle gare e provare a lottare per i mondiali.

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