A tre gare dal termine la McLaren deve difendere 36 punti di vantaggio sulla Ferrari e 49 sulla Red Bull, la Mercedes aveva recuperato molti punti in estate ma la minaccia si è rapidamente sgonfiata. Possono essere molti punti o pochi, a seconda della prospettiva. Dopo l’inizio di stagione era imprevedibile vedere una Red Bull sofferente per 10 gare. Tuttavia, la guerra interna tra Horner e la fazione austro-olandese ne aveva minato la stabilità e forse la lucidità tecnica. Figure enormi come Newey e Wheatly hanno lasciato o lasceranno gradualmente il team. Alcuni designer esperti e ingegneri specialisti sono passati alla Ferrari, la campagna reclutamenti per il motore 2026 é stata buona ma non ha tolto grosse figure alla concorrenza. Verstappen Marko e Horner hanno firmato una tregua a tempo indeterminato per assicurarsi almeno il titolo piloti.
McLaren si è ritrovata più forte di quanto gli osservatori (e anche se stessa) avessero previsto. Nonostante diversi errori di maturità (ma non è stata l’unica quest’anno) può tornare al successo dopo 27 anni. Dopo Interlagos il team potrebbe veder alleggerita la pressione su Lando Norris, ormai con bassissime chance di infastidire Verstappen, il che se da un lato non può ritenentesi positivo dall’altro può rivelarsi utile per esprimere meglio la sua importante velocità. Red Bull ha dato segnali di miglioramento ma la vettura di Woking parte come pretendente alla vittoria in due gare su tre. Il compito della Ferrari che si ritrova prima inseguitrice non è facile e non è impossibile. Senza contare variabili fuori controllo come temperature e condizioni complesse, la competitività in gare come Abu Dhabi e Lusail dipenderà fondamentalmente dalla posizione in qualifica. La SF-24 complessivamente non ha potuto far bene sul giro secco o a basse temperature di pista. La situazione è molto migliorata con le modifiche di Monza, ma non poteva essere risolta in ogni condizione.
Esclusiva: a Las Vegas la Ferrari testerà un fondo sperimentale utile al progetto 677.
“Se troviamo qualcosa (in galleria) lo proveremo” aveva detto Vasseur. In effetti gli aggiornamenti più importanti sono terminati, tuttavia Ferrari disporrà per le prove libere di venerdì un fondo di specifica definita sperimentale, utile alla correlazione della nuova auto 2025. Per questioni relative al budget cap, essendo un componente utile solo a dei test, in America vi sarà un solo esemplare di fondo che comunque, secondo i piani, entrambi i piloti avranno modo di provare per un run. E’ certamente un modo per verificare alcuni passi avanti nell’implementazione del fondo base del modello 677, che peraltro avrà un disegno ben più avanzato dell’attuale. Ciononostante nessuno si fida più di aver soffocato definitivamente il saltellamento, gli ingegneri vogliono assicurarsi di continuare lo sviluppo con una buona metrica anti porpoising (grazie alla spec Monza) nelle zone più sensibili.
La vera novità di Las Vegas sarà la disponibilità di un’ala anteriore più scarica della specifica Monza (che sarà presente) da poter usare qualora la pista offrisse livelli di grip soddisfacenti. Sul posteriore invece i tecnici sceglieranno l’opzione migliore tra le specifiche scariche di SPA e di Monza. Ferrari non ha nel programma di partenza un cambio di PU sulla n.16 di Leclerc. In Brasile qualifica e gara bagnata, eseguiti eccezionalmente lo stesso giorno hanno permesso di risparmiare stress e km di degrado alla unità più fresca del monegasco. I tecnici contano di continuare le rotazioni dentro gli elementi del pool disponibile. Non ci sarà quest’anno una livrea pienamente bianco-rossa come successo sulla SF-23, vedremo una piccola nota distintiva. Sulle divise di piloti e meccanici sarà inoltre presente un logo per ricordare il lancio di ‘Gladiator II’ . Il team di Maranello sa che il velocissimo tracciato di Las Vegas rappresenta la miglior opportunità delle tre rimanenti per accorciare le distanze dalla McLaren.