Hamilton, rabbia verso gli steward e voglia di riscatto: “È una sfida, mi rialzerò”

Nov 9, 2025

Luca Manacorda

L’amato Brasile non ha portato fortuna a Lewis Hamilton, protagonista invece del suo peggior fine settimana dal GP Olanda che aveva aperto la seconda parte di stagione dopo la sosta estiva. Come a Zandvoort, il sette volte iridato non ha concluso la gara, questa volta per le conseguenze di un paio di contatti con altre monoposto. A ciò si aggiunge un nuovo capitolo del personale scontro con gli steward che, come in Messico, hanno mandato su tutte le furie il britannico con le loro decisioni.

Hamilton: “Colapinto si è mosso nello stesso momento”

La domenica no di Hamilton è iniziata subito al via, con un duro contatto subìto suo malgrado dalla Williams di Carlos Sainz: “Non so bene cosa sia successo in curva 1, ma ovviamente non è stato bello essere tamponati e dopo la macchina era semplicemente andata“. Il primo giro si è chiuso con un altro contatto, questa volta con l’Alpine di Franco Colapinto tamponato da Hamilton in curva 15, poche centinaia di metri prima del traguardo: “Ha commesso un errore nella curva precedente, mentre io ho avuto una buona uscita e quando ho iniziato a spostarmi ho avuto la sensazione come se si fosse mosso nello stesso momento” ha detto il britannico riguardo l’episodio.

Differente il parere degli steward che per l’episodio, nel corso del quale Hamilton ha distrutto l’ala anteriore, hanno penalizzato il pilota della Ferrari con 5 secondi e 1 punto sulla superlicenza: “I commissari hanno stabilito che la vettura 44 era interamente responsabile dell’incidente – si legge nel comunicato della FIA – Sebbene il contatto sia stato di lieve entità, l’incidente è classificato come collisione poiché ha causato danni meccanici a una delle vetture. Tuttavia, vi sono fattori attenuanti che giustificano una riduzione della penalità standard di 10 secondi a 5 secondi. La collisione si è verificata con una bassa differenza di velocità, non ha avuto conseguenze sportive immediate ed evidenti per l’altra vettura e può essere considerata un contatto relativamente lieve“.

Con una monoposto ampiamente danneggiata, Hamilton ha proseguito in attesa di questa decisione degli steward, per evitare di dover scontare la penalità nel prossimo weekend di gara. Il britannico non ha accolto bene la decisione, commentando via radio: “Questi ragazzi sono uno scherzo. Uno scherzo completo. L’altra macchina si è spostata verso di me, quindi mi sono danneggiato l’ala“. Un nuovo scontro dunque, dopo le polemiche per la penalità ricevuta in Messico e per quelle non assegnate ai rivali che avevano tagliato curva 1 in occasione della partenza.

Riguardo alle difficoltà di guidare la SF-25 dopo questi contatti, Hamilton ha spiegato dopo la gara: “Dopo l’impatto, sembrava che la sospensione posteriore fosse rotta, ma mi hanno detto che sembrava a posto. Ma si trattava di qualcosa del genere e poi c’è stata la perdita di carico. Credo che stessimo perdendo 30 o 40 punti di carico. Quindi, quando andavo ad alta velocità, la macchina scattava. Stavo dando il massimo per cercare di tenere il passo con i ragazzi che mi precedevano, ma non avevo chance“.

Hamilton e la voglia di riscatto

Dopo aver analizzato gli episodi controversi, Hamilton è tornato ad affrontare l’aspetto psicologico di una domenica così negativa per lui e per la Ferrari, scivolata al quarto posto della classifica Costruttori: “È ovviamente un disastro, uno stress e una delusione per tutti nel team. Ma cerco di tenere la testa fuori dall’acqua, cerco di rimanere positivo. Forse quest’anno ci stiamo liberando di tutta la sfortuna. Non ci arrenderemo“.

La SF-25 aveva comunque dimostrato di avere del potenziale, con il terzo tempo ottenuto in qualifica da Leclerc: “Charles ha fatto un ottimo lavoro in qualifica ieri, quindi la nostra macchina ha delle prestazioni, e sono d’accordo: a questo punto devo solo credere che qualcosa verrà fuori da tutte queste difficoltà che stiamo attraversando – ha aggiunto a riguardo Hamilton – Mi dispiace di non essere riuscito a ottenere un buon risultato oggi. Tutto quello che posso dire è che non bisogna arrendersi, bisogna continuare a provare, bisogna continuare a spingere.

Hamilton

Hamilton ha anche fatto mea culpa per il tredicesimo tempo in qualifica, che lo ha fatto partire da una posizione rischiosa come l’andamento del primo giro ha poi confermato: “Questo è sicuramente un weekend da dimenticare. È un peccato perché amo il Brasile e poi tutti nel team si presentano ogni settimana e danno il massimo: tornare a casa senza niente, non finire una gara per la seconda volta nell’anno, è davvero devastante e mi dispiace molto per la squadra. Mi dispiace per il mio rendimento nelle qualifiche, per essermi messo in quella posizione. Ci rimetteremo in piedi domani e ci riproveremo“.

L’analisi di Hamilton si è conclusa ribadendo la sua voglia di riuscire ad ottenere dei buoni risultati con la Ferrari: “Il passaggio dal sogno di guidare per questa fantastica squadra all’incubo dei risultati che abbiamo ottenuto, con gli alti e bassi, è… una sfida. Ma domani mi rialzerò, continuerò ad allenarmi, continuerò a lavorare con la squadra. Volevo davvero ottenere dei buoni punti questo fine settimana, ma tornerò il più forte possibile nella prossima gara e cercherò di recuperare“.

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