I team sono ormai pronti ad accendere i motori in vista della prima sessione di prove ufficiali dell’anno. Si arriva in quel di Melbourne con grosse curiosità, tanti dubbi e poche certezze. I reali valori in campo sono un dilemma di cui presto avremo un quadro sempre più chiaro. Le squadre hanno svolto il loro lavoro di preparazione dal Bahrain all’Australia mettendo nei loro database dati raccolti fra i test dati di pista e simulatore. Le incognite sono tante, il fattore ambientale giocherà un grande ruolo questo week end, aldilà della quasi certa piovosa domenica, con un delta di temperatura di asfalto fra venerdì e domenica che potrebbe essere di oltre 15 °C. Tra le più attese sicuramente McLaren, la grande favorita secondo i rivali, e Ferrari che invece ha lasciato qualche dubbio in più.
Loic Serra è in Australia per osservare da vicino il lavoro sulla SF-25. Nessuna sorpresa sul fronte aerodinamico, l’ala V-shape è la nuova arma “tuttofare”.
La Ferrari in Australia è un po’ l’incognita generale a detta di tutti. Lando Norris la promuove a prima sfidante dei papaya, Helmut Marko l’ha bollata quarta forza. A Maranello ci sono ancora alcune perplessità non del tutto chiarite in fabbrica dopo test e simulatore sul fronte della messa a punto, in virtù di una SF-25 che avevamo definito ancora “acerba”. Il team del cavallino guarda infatti con molta attenzione come la SF-25 si comporterà dopo aver messo insieme i pezzi di un lavoro intenso di due settimane. In Australia è presente anche Loic Serra, come da previsione, che seguirà da vicino le operazioni fra muretto e retrobox, per essere a contatto diretto con quello che arriverà dalla prima uscita ufficiale della vettura dopo i test.

Il problema tecnico avuto alla trasmissione di Hamilton in Bahrain non ha fatto scattare particolari sirene di allarme e per l’Australia non preoccupa l’equipe tecnica guidata dal francese. Più che mai serve a Ferrari un week end lineare, per avere più riferimenti possibili. Dalla pit-lane le immagini hanno mostrato la SF-25 nella stessa veste aerodinamica del Bahrain, senza nessuna sorpresa. L’ala posteriore V-shape nel profilo principale è la specifica che dovrebbe offrire la coperta più larga, andando a coprire come configurazione la maggior parte di piste da medio carico da qui alla Cina. Rispetto alla specifica del 2024 rimane la tendenza ad essere una macro scelta, andando più a giocare con l’opzione di beam wing a più livelli di carico, e meno incidenti come impatto sul budget finanziario. Con l’ala V-Shape 2025 inoltre ottenuto un compromesso migliore su entrambi i fronti, più carico e più efficienza. Ecco perché, salvo dietrofront imprevisti, non è nei piani di Maranello ripresentare l’ala in configurazione 2024 in futuro.
Red Bull ripropone fondo nuovo e ala anteriore che daranno forma alla vera RB21. McLaren troppo scarica nella scelta aerodinamica per essere credibile?
Nella pit-lane dell’Albert Park fra i top team Ferrari ha mostrato nei garage una configurazione indubbiamente più carica a DRS chiuso. Red Bull si è vista con la nuova specifica posteriore da medio-basso carico, che verrà dichiarata come primo aggiornamento, mentre McLaren invece si è mostrata nei box con l’ala da minor incidenza, già vista nei test. Entrambe le scuderie con sede in UK hanno un carico al posteriore di un gradino più basso di Ferrari, in una pista che comunque predilige una certa efficienza dopo le modifiche al layout del 2022. Le condizioni atmosferiche, tutt’altro che rasserenanti per la domenica, lasciano comunque qualche perplessità sulla soluzione soprattutto di McLaren, della quale non si esclude un logico passaggio alla specifica simil Ferrari da medio carico, usata in gran parte in Bahrain.
Sorprenderebbe vedere una MCL39 così scarica in vista di domenica, mentre è ragionevole credere che i papaya stiano cercando di capire quanto possa essere sacrificabile il carico al posteriore per una maggior efficienza, forti anche di un ottima gestione delle gomme al posteriore. Il team di Milton Keynes, d’altra parte, riproporrà il fondo nuovo, provato da Max Verstappen soltanto l’ultimo giorno di Sakhir, in accoppiata alla nuova ala anteriore dal naso accorciato. Sia la nuova ala anteriore, che il nuovo fondo, vanno a mostrare quella che sarà la strada che gli uomini di Pierre Waché intraprenderanno sulla RB21, in Bahrain vista per il momento come una sorta di RB20 evoluta.





