Nel GP Canada, secondo appuntamento dopo l’introduzione della Direttiva Tecnica che limita la flessibilità delle ali, la McLaren non è riuscita a esprimere il consueto potenziale mostrato in questa stagione. Sul circuito di Montreal, infatti, la squadra britannica ha dovuto fare i conti con una prestazione sotto le attese, soprattutto in gara dove solitamente la superiorità della MCL39 sui rivali emerge con prepotenza. Il risultato finale, al di là dell’incidente tra le due vetture papaya che ha messo fuori dai giochi Lando Norris, è che la scuderia leader del mondiale Costruttori è sorprendentemente rimasta fuori dal podio.
Piastri: “Avremmo avuto bisogno di una gara di 100 giri”
Secondo Oscar Piastri, quarto al traguardo, il basso degrado gomme registrato sul circuito di Montreal ha limitato uno dei punti di forza della McLaren, faticando soprattutto nella prima parte della corsa: “Il nostro ritmo non era ottimo nel primo stint con le gomme medie. Penso che il nostro punto di forza sia che quando tutti gli altri degradano, noi siamo ancora competitivi. Probabilmente avremmo avuto bisogno di una gara di circa 100 giri, e non di 70, per trarne vantaggio. In alcune fasi siamo stati veloci. In altre invece non ne avevamo abbastanza e per tutta la gara non abbiamo avuto un vantaggio sufficiente per effettuare sorpassi in pista. Quindi, è stato un po’ frustrante“.

Nel corso della gara, Piastri è stato superato al primo giro da Andrea Kimi Antonelli su Mercedes, rimanendo poi dietro al rookie italiano per tutto il resto della corsa, subendo nel finale la pressione del compagno di squadra Norris che ha portato alla discussa collisione tra i due piloti McLaren. Nonostante il weekend complicato, Piastri non è preoccupato che la prestazione in Canada rappresenti un campanello d’allarme per il resto della stagione, anche se Red Bull e Mercedes sembrano aver compiuto passi avanti: “Penso che come squadra abbiamo riconosciuto che si trattasse di una gara impegnativa e che dobbiamo essere più forti. Ci sono molte cose su cui lavorare e ovviamente non ci accontentiamo di finire fuori dal podio“.
Piastri ha infine ricordato che anche nel 2023 la Mercedes era stata competitiva a Montreal, anche se la vittoria era poi andata a Max Verstappen: “La Mercedes è stata veloce qui l’anno scorso. Credo che questo sia il risultato che avrebbero dovuto ottenere nel 2024. Ho ancora fiducia nella nostra squadra per il lungo periodo“. In effetti, l’alternanza continua di staccate violente e ripartenze da bassa velocità tipica del circuito di Montreal ha riequilibrato i rapporti di forza, con la Mercedes in grado di gestire meglio il surriscaldamento delle gomme che spesso la porta ad essere meno competitiva in gara rispetto alla qualifica. Una situazione più favorevole che la stessa scuderia della casa di Stoccarda si aspettava alla vigilia del GP Canada.
Stella: “Frenata e trazione alla base delle difficoltà”
Sul fatto che i problemi incontrati dalla McLaren sia più legati alle caratteristiche del tracciato che a un effettivo calo di competitività della monoposto concorda il team principal Andrea Stella: “Penso che uno dei motivi per cui questo circuito ci ha messo un po’ in difficoltà è che, anche se ci sono curve a bassa velocità, in realtà c’è molta frenata e trazione. Non c’è molta fase a metà curva, o si frena o si accelera. E in entrambe le condizioni, dobbiamo dire che la macchina ha faticato un po’ all’inizio“. La MCL39 ha mostrato di avere nei tratti lenti un punto di forza, ma solo quando comportano una parte di scorrimento come ad esempio nella curva 12 del circuito di Barcellona che immette nel tratto finale del tracciato spagnolo.

Stella ha comunque riconosciuto il buon lavoro svolto dalla squadra per migliorare la vettura dopo le prove libere, durante le quali erano già emerse tutte le difficoltà: “Il team ha fatto un ottimo lavoro nel migliorare la vettura rispetto alle FP1. Abbiamo fatto diversi esperimenti con l’assetto, alcuni dei quali hanno avuto successo, quindi sono diventati parte della vettura di base per le qualifiche. E penso che, nel complesso, in qualifica eravamo in condizioni di lottare per la pole position. In gara siamo riusciti a rimanere in lizza per il podio, ma non abbiamo avuto il vantaggio che abbiamo sperimentato nelle gare precedenti di questa stagione. Ora abbiamo alcune cose da rivedere per assicurarci di tornare in lizza per vincere le gare nei prossimi eventi“.
Anche l’asfalto liscio e con basso grip del circuito di Montreal non ha aiutato la McLaren: in gara la MCL39 ha sofferto di graining sulle ruote anteriori. Il prossimo appuntamento al Red Bull Ring dovrà confermare al team di Woking che quelle dello scorso weekend sono state difficoltà strettamente collegate alle caratteristiche della pista canadese.



