Il primo podio della Ferrari è stato conquistato da Charles Leclerc con una SF-25 che a Jeddah si è esaltata specialmente sul fronte della gestione degli pneumatici. Un primo stint incredibile del monegasco che ha fatto durare le Medie più degli altri piloti intorno a se, creandosi un vantaggio per lo stint con Hard con gomme decisamente più fresche, che gli hanno consentito poi di non dover gestire ma poter spingere fino alla fine. Al contrario Lewis Hamilton continua a lottare una monoposto che non gli da fiducia, con cui non ha ancora acquisito i giusto automatismi e che gli risulta difficile da guidare. Frederic Vasseur ha parlato molto di Max Verstappen nel post gara, usandolo come riferimento per spiegare l’andamento di questo stagione.
Vasseur: “Problemi Ferrari? Guardiamo anche Verstappen o Norris. Tutti siamo al limite. Capisco la delusione di Lewis, ma lo supportiamo e non sono troppo preoccupato.
“Onestamente non abbiamo ancora una spiegazione” ha dichiarato tra le tante cose, nel post gara, Frederic Vassuer in riferimento al passo incredibile mostrato da Charles Leclerc sul finire del suo primo stint. Preso il comando della gara, complici i pit stop di Max Verstappen, Oscar Piastri e George Russell, il monegasco ha iniziato ad abbassare progressivamente i suoi tempi ed ha prolungato il suo stint di circa 9 giri rispetto ai suoi competitors, non perdendo tempo soprattutto nei confronti della Mercedes, e minimizzando le perdite da Verstappen. “Penso che dopo i primi giri Charles sia stato più veloce di Verstappen“. ha sottolineato Vasseur volendo esaltare la perfomance del monegasco e della SF-25 che si è rivelata particolarmente efficace in gara. “Quello che dobbiamo analizzare è la differenza di prestazione tra Qualifica e gara. Eravamo a 4 decimi dalla pole ed oggi eravamo più veloci. Dobbiamo fare un lavoro migliore nel weekend, soprattutto in Qualifica. Sul passo gara penso che abbiamo fatto un piccolo step in avanti“.
Secondo Frederic Vasseur la differenza più grande al momento è da imputare alla posizione di partenza e quindi alla prestazione della Ferrari SF-25 al Sabato, piuttosto che al rendimento in gara. Questo è dovuto principalmente all’importanza di correre in area pulita “Abbiamo visto anche con Lewis in Cina che partire davanti è importante. L’aria libera rende la gara diversa perché l’aria libera può darti un vantaggio di 6 decimi”. La Ferrari dovrà focalizzare la sua attenzione per fare un lavoro migliore al Sabato secondo Vasseur, lato piloti ma anche lato squadra “Non è una questione di puntare il dito contro nessuno, dobbiamo solo fare un lavoro migliore di squadra”. Evidentemente alcuni problemi della SF-24 non sembrano siano stati risolti sulla vettura di quest’anno, ma secondo il Team Principal francese è più una questione di bilanciamento e del fatto che tutti sono al limite “Spingi un po’ di più sulle gomme, scivoli e perdi prestazione. Non è una questione di perdere 1 decimo in una curva, perché poi te lo porti dietro. Guardiamo Norris in Bahrain. Fa un errore in curva 1 e poi perde anche in curva 2-3-4-5.” Quest’anno le prestazione sembrano un po’ più fluttuanti, con meno costanza rispetto al campionato passato. “Verstappen per esempio ha fatto la pole a Suzuka, era disperso in Bahrain dove è stato anche dietro a Gasly, e poi qui ha finito secondo dopo aver fatto la pole. Anno scorso chi faceva la pole con 4 decimi di vantaggio, il weekend successivo era ancora lì, quest’anno non è così. McLaren è l’unica che, facendo un errore, rimane veloce“. Un fattore gomme dunque sempre più determinante ma anche prestazioni molto ravvicinate, il che si ripercuote anche sulle prestazioni in gara. “Basta surriscaldare un po’ le gomme in gara e perdi il passo”.
Il capo del muretto box Ferrari ha voluto, giustamente, difendere l’operato dei suoi seppur in una situazione al momento complicata e lontanta dalle aspettative che c’erano ad inizio stagione. “Non penso che si siano scritte certe cose su Max tra Giappone, Bahrain e Suzuka. Siamo tutti molto vicini ed al limite, i valori possono cambiare da un momento all’altro. Non siamo campioni del mondo quando andiamo bene e non siamo dispersi quando andiamo male. Penso che l’approccio migliore sia quello dell’anno scorso e focalizzarci sul migliorare, anche pochi centesimi di secondo alla volta, per progredire”. Chi al momento non sembra però mostrare dei progressi e trovare il giusto feeling, per sua stessa ammissione, è Lewis Hamilton. “Lo supportiamo al 2000% e lavoriamo insieme per individuare i problemi e trovare le soluzioni. Se guardo alla Cina dove ha battuto Piastri e Verstappen ed è stato in testa per tutta la Sprint Race, o al secondo stint in Bahrain o anche l’inizio del secondo stint qui a Jeddah, non sono molto preoccupato. Il potenziale si vede, bisogna lavorare sul migliorare il bilanciamento. Capisco la sua delusione: è settimo e il compagno di squadra è sul podio, sarei sorpreso del contrario. Lewis è un racer e vuole sempre il meglio. Dobbiamo reagire insieme”