Dopo la pessima qualifica di sabato, ci si aspetta una reazione della Ferrari nel GP Emilia Romagna. Così è stato, anche se per Charles Leclerc il sesto posto finale porta più recriminazioni che gioia. Il monegasco era partito con gomma Media, recuperando subito posizioni tra sorpassi in pista e un potente undercut che lo aveva messo addirittura davanti a George Russell che partiva terzo, otto posizioni davanti. La neutralizzazione con Virtual Safety Car per il ritiro di Ocon verso metà gara e la Safety Car per lo stop in pista di Kimi Antonelli a 17 giri dal termine hanno però rovinato i piani del ferrarista, che negli ultimi giri è scivolato dal quarto al sesto posto finale.
Leclerc: “È una cosa che mi dà tanta frustrazione”
È abbastanza evidente che il timing della VSC e sopratutto della SC hanno giocato contro Leclerc, ritrovatosi sempre in condizioni peggiori al momento della ripartenza. Proprio l’andamento sfortunato della gara di Imola fa sì che il monegasco non abbia rimpianti per il risultato finale: “È una cosa che mi dà tanta tanta frustrazione. So di averci messo il cuore, so di avercela messa tutta, però così abbiamo avuto due Safety Car nei momenti peggiori e la seconda non abbiamo neanche potuto sfruttarla, perché avevo a disposizione solo la Soft“.
Leclerc ha discusso molto con il muretto Ferrari sulla possibilità di montare la gomma morbida per lo stint finale, ma il numero elevato di giri che mancavano alla bandiera a scacchi nel momento in cui è uscita la vettura di sicurezza (poi rimasta in pista molto più del previsto aumentando i rimpianti su possibili scelte strategiche alternative e sulla rincorsa interrotta di Hamilton al terzo posto di Oscar Piastri) e i dubbi sulla tenuta della mescola C6 portata all’esordio proprio a Imola hanno fatto tramontare questa possibilità, lasciando Leclerc nella difficile situazione di doversi difendere da Alex Albon con gomme dure usate contro le Hard nuove del pilota della Williams,
Parlando di quelle fasi, Leclerc ha spiegato: “Alla fine volevo andarle andare a mettere la Soft, ma Lewis ha cambiato idea, è andato nei box, quindi io non sapevo quante posizioni in più avrei perso facendo il pit appena dietro di lui. Avrei perso tempo, quindi mi sono detto ‘non prendo rischi, salvo quello che c’è da salvare’. Dopo la VSC, come mi aspettavo, era impossibile tenerli dietro.Ho fatto di tutto, sono stato molto al limite, ma alla fine non ho rimpianti perché credo forse di aver anche aiutato un po’ Lewis. Da parte mia ci ho provato fino alla fine“.
Il duello con Albon nel finale di gara
La difesa della posizione di Leclerc contro gli attacchi di Albon è andata ben oltre quello che si poteva immaginare. Il monegasco ha resistito a lungo agli attacchi del pilota della Williams, arrivando anche a una manovra al limite che ha portato l’anglo-thailandese a uscire di pista, favorendo il sorpasso dell’accorrente Hamilton. Un episodio su cui gli steward avevano aperto un’investigazione, motivo per cui la Ferrari ha poi suggerito al suo piloti di cedere la posizione al rivale.
LAP 60/63:
Albon goes for broke but he can’t get past Leclerc and bails off into the gravel 😵#F1 #ImolaGP pic.twitter.com/ZEP7IiUFpZ
— Formula 1 (@F1) May 18, 2025
Parlando di quelle fasi, Leclerc ha detto: “Questa è una di quelle gare in cui bisogna correre con il cuore e dare un po’ di slancio ai gomiti. Quando è così si va molto al limite, a volte anche un po’ oltre. Con Alex ero decisamente al limite, di sicuro. Le regole sono scritte in un certo modo. Le usiamo al limite e non vedo alcun problema in questo. L’abbiamo visto succedere molte volte e spesso non vieni penalizzato. Perché, ripeto, le regole sono scritte in un certo modo“.
Nelle prime fasi, il pilota della Ferrari era stato anche protagonista di un deciso sorpasso su Pierre Gasly: “Quando parti in P11, come pilota non puoi accettare la situazione in cui ci troviamo. Ho corso dei rischi. Non credo che con Pierre fossi in colpa o avessi superato il limite. È stata un incidente di gara“.
Il momento difficile della Ferrari e la fiducia nel gruppo
La bella rimonta delle due Ferrari nel GP Emilia Romagna cancella solo in parte la delusione per l’esito delle qualifiche, con la doppia eliminazione al termine della Q2. Parlando dei problemi della SF-25 e di quel ‘cercare di capire’ che sembra essere il leit motiv del Cavallino Rampante fin dai tempi di Mattia Binotto, Leclerc ha detto: “Anche io quando guardo quello che diciamo ogni volta che veniamo davanti alla telecamera note che è ‘dobbiamo capire’. Purtroppo credo che sia un po’ sempre il caso in F1, dobbiamo sempre capire la prossima cosa, quindi forse è sempre la stessa parola, vi stufate di sentirla ed è normale che lo sia, soprattutto quando le performance non ci sono. Per avere una reazione non è che si può fare un pezzo, senza sapere dove andiamo, non è così che funziona. Bisogna capire la base del problema. Non è che non capiamo niente di quello che sta succedendo, ovviamente ci sono dei segnali, stiamo provando tantissime cose al simulatore. Per adesso la soluzione non l’abbiamo ancora trovata e ci stiamo lavorando tanto. Quindi sì, dobbiamo capire, forse devo finirle di ridirlo sempre, però è la verità“.
In vista della gara di casa a Monte Carlo, considerando l’attuale trend della SF-25, Leclerc si è dimostrato poco ottimista. Ai microfoni dell’emittente francese Canal+, alla domanda “Ciò che hai visto questo fine settimana ti consente di essere ottimista per Monaco la prossima settimana?“, la risposta è stata un secco “No“.
Il monegasco ha poi ribadito la sua fiducia verso gli uomini della scuderia di Maranello, dopo 7 anni tra altri e bassi: “La fiducia bisogna averla tutti e dobbiamo spingere fino alla fine. È quello che farò, sto facendo del mio meglio. È tutto quello che posso fare, spero che pagherà, ma è sempre uno sforzo di squadra“.