IndyCar | Indy GP: Palou è invincibile, vittoria anche a Indianapolis

Matteo Pittaccio
11/05/2025

Alex Palou conquista anche il Gran Premio d’Indianapolis della IndyCar con una prestazione impeccabile che gli vale il quarto trionfo su cinque gare corse, il terzo su questa pista. Il successo di Indy lo porta a quota 15 vittorie in carriera, permettendogli di raggiungere tre icone della IndyCar come Simon Pagenaud, Juan Pablo Montoya e Alex Zanardi nella classifica dei più vincenti.

La sua è stata una gara condotta con intelligenza e grande freddezza: dopo aver momentaneamente ceduto il comando a Rahal in partenza, Palou ha saputo gestire al meglio la strategia, sfruttando il momento in cui le gomme morbide di Graham Rahal hanno iniziato a degradare perdendo efficacia. Ripresa la leadership, una volta montato il compound più morbide per l’ultimo stint Palou ha mantenuto un ritmo insostenibile per tutti gli altri, tagliando il traguardo in solitaria. Nemmeno la caution causata dal ritiro di David Malukas, la prima neutralizzazione da quattro gare, ha messo in crisi il dominio in IndyCar di Palou, bravissimo a rintuzzare l’attacco di O’Ward nella ripartenza.

O’WARD E POWER A PODIO, BEFFA MCLAUGHLIN

Alle spalle del vincitore, il secondo e il terzo gradino del podio sono andati a Pato O’Ward e Will Power, bravi ad approfittare della finestra del pit stop finale per superare Scott McLaughlin, che fino a quel momento sembrava avere in mano almeno la piazza d’onore. Il neozelandese, invece, si è dovuto accontentare della quarta posizione a causa di un problema occorso nell’ultimo pit stop.

Applausi per Scott Dixon, che ha rimontato dalla sedicesima alla quinta posizione con la consueta determinazione e costanza. Delusione invece per Graham Rahal, protagonista per gran parte della corsa ma poi crollato fino al sesto posto a causa di una scelta di gomme rivelatasi infelice.

RIMONTE ECCELLENTI PER KIRKWOOD E VEEKAY

Tra i protagonisti di giornata spiccano Kyle Kirkwood e Rinus VeeKay, autori di due rimonte impressionanti. Kirkwood ha chiuso settimo dopo essere partito ventunesimo, mentre VeeKay è riuscito a risalire fino all’ottavo posto nonostante fosse partito dalla ventiquattresima casella. Bene anche Marcus Armstrong (nono) e Felix Rosenqvist, decimo nonostante un testacoda innescato da un contatto con VeeKay stesso.

Più indietro, Josef Newgarden, rientrato in pit lane prima che la gara iniziasse per motivi ancora da definire, non è mai entrato davvero nel vivo della battaglia per la top10 e ha chiuso dodicesimo. Weekend complicato ma in parte salvato per la Prema, con Robert Shwartzman che porta a casa un 18° posto dopo una partenza disastrosa. Sfortunati Colton Herta e Marcus Ericsson, entrambi costretti al ritiro. Herta ha rotto l’ala in un contatto al via, perdendo un giro e optando per il ritiro nella seconda parte della gara. Ericsson, invece, ha sofferto un problema tecnico al motore Honda, che sembrerebbe aver creato problemi anche a Kyffin Simpson, 10° in griglia ma impossibilitato ad iniziare la gara.

DIREZIONE INDY500: PALOU AD OGGI E’ INARRESTABILE

Con questa affermazione, Palou consolida il suo primato in classifica generale e, a pochi giorni dalle prime prove della Indy500, si ritrova con addirittura 97 punti di vantaggio su Kyle Kirkwood. Nessuno nella storia della IndyCar è mai riuscito ad arrivare alla sesta gara con un margine così ampio.

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