GP Imola: McLaren non imbattibile in Qualifica, Antonelli può sognare?

Andrea Vergani
15/05/2025

Alla vigilia del GP di Imola le attese di qualche mese fa sono completamente ribaltate: l’ennesima delusione Ferrari lascia l’amaro in bocca, ma è la prima volta che  un’intera generazione di tifosi vede un pilota italiano in posizioni che contano. Andrea Kimi Antonelli è nato a Bologna, a pochi chilometri dallo storico tracciato dedicato ad Enzo e Dino Ferrari: per lui il GP di Imola è casa nel vero senso della parola; a Miami il pilota della Mercedes è riuscito a tenere testa al proprio compagno di squadra per la prima volta quest’anno, e questo fine settimana trova un circuito che conosce molto bene grazie a diversi giornate TPC svolte con Mercedes negli ultimi anni. Nel frattempo il Mondiale raggiunge un momento cruciale perché Imola e Monaco saranno le ultime due tappe prima dell’introduzione della direttiva tecnica di Barcellona: al momento 32 punti separano Oscar Piastri da Max Verstappen, mentre Russell insegue a 36 lunghezze. Red Bull e Mercedes possono dire la loro su due tracciati dove la Qualifica è di cruciale importanza?

GP Imola: se Ferrari manca all’appello l’Italia può essere protagonista con Kimi Antonelli

Viste le recenti prestazioni chi può dare soddisfazione ai tifosi italiani è Andrea Kimi Antonelli: la prima posizione conquistata nella Sprint Shootout non ha fatto altro che esaltare l’attesa di vedere cosa può fare il pilota bolognese. Se nelle prime cinque gare si era vista una differenza non trascurabile in Qualifica rispetto a George Russell (tre decimi e mezzo la differenza media), in Florida si è visto un Kimi più a suo agio sulla W16; delle situazioni sfortunate nella Sprint e in Gara hanno impedito di ottenere un risultato all’altezza della prestazione e Antonelli andrà a caccia del primo podio in carriera nel circuito di casa con una W16 aggiornata e pronta ad avvicinarsi a McLaren e Red Bull. L’ultima esperienza in Italia su una monoposto di Formula 1 risale alle FP1 di Monza dove Antonelli è stato protagonista con alcuni giri super e poi l’incidente alla Parabolica che, come ha rivelato il padre, ha pesato molto: adesso Kimi avrà l’occasione per riscattarsi e il sogno di vincere a Imola non è così lontano. Per la prima volta si misurerà con una pressione importante.

In casa Ferrari ogni fine settimana può nascondere insidie con questa SF-25: l’imprevedibilità dettata dalla ridotta finestra di funzionamento della Rossa impone dei paletti molto fiscali agli ingegneri, che non possono avvicinarsi alle prestazioni teoriche viste a Maranello. Nei circuiti più veloci Leclerc e Hamilton sono riusciti a produrre prestazioni da terza forza, ma Red Bull ha fatto un passo avanti e Mercedes vuole seguire le orme dei rivali del 2021. Inoltre l’importanza del bilanciamento tra asse anteriore e posteriore può essere un ostacolo difficile da superare nella situazione attuale. Anche l’importanza della Qualifica – dove sarà protagonista la mescola C6 – non promette bene viste le difficoltà della SF-25, ma ci si attende una risposta dopo la prestazione da quinta forza a Miami. Il piano di sviluppo è cambiato in corsa d’opera e non è atteso nessun grosso pacchetto, ma ci sarà un aggiornamento e un test al corner posteriore

Il GP di Imola è l’evento di casa anche per Racing Bulls: Faenza si trova a 14 chilometri dal circuito Enzo e Dino Ferrari e come poteva essere prevedibile la squadra porterà degli aggiornamenti sulla VCARB-02 di Hadjar e Lawson. Le novità interessano le zone fondamentali della vettura: il fondo sarà rivisto nella zona del bordo, con modifiche all’edge wing, e nel canale centrale del pavimento con l’obiettivo di generare maggiore carico aerodinamico; inoltre debutteranno delle nuove pance con modifiche alla superficie sempre per gli stessi motivi. L’obiettivo sarà ridurre il distacco di 25 secondi rispetto a Williams, dato del fine gara di Miami, e la conquista della zona punti passerà soprattutto dalla prestazione al sabato dove la monoposto ha spesso mostrato buoni spunti.

GP Imola: caratteristiche atipiche rispetto ad ogni altro tracciato, e debutta la C6

Nel weekend che precede il Gran Premio atipico per eccellenza – quello di Monaco – a Imola vedremo caratteristiche che quest’anno non si sono ancora palesate nel corso della stagione. La prima è il debutto della nuova mescola studiata da Pirelli: la C6 è una mescola non utilizzata dalle squadre nei test invernali del Bahrain principalmente per via dell’asfalto molto abrasivo, ma al GP di Imola la tipologia di tracciato e asfalto hanno permesso di portare la gamma più morbida possibile. Questo non dovrebbe cambiare la strategia di gara per via dell’importanza della ‘track position’ e della lunghezza della pit lane. L’importanza della Qualifica è un fattore su cui conteranno Red Bull e Mercedes: se McLaren è imbattibile nella gestione degli pneumatici con 100 kg di benzina a bordo, la MCL39 e i suoi piloti hanno mostrato di essere attaccabili sul singolo giro e hanno conquistato solamente tre Pole Position nelle prime sei gare –  3 su 8 se si contano le Qualifiche Sprint. A seconda della competitività delle rispettive vetture, Verstappen, Russell e Antonelli possono ambire ad un buon risultato con un grande colpo nel Q3.

Le curve a media velocità sono la tipologia di curve meno frequenti: si trovano più frequentemente circuiti indirizzati verso le basse o le alte velocità, e Imola è speciale anche da questo punto di vista. Spesso i compromessi di assetto spostano in secondo piano l’attenzione sulle prestazioni nelle curve con velocità minime tra i 120 e i 180 km/h dove il bilanciamento della monoposto è essenziale, perciò i numeri dei primi sei weekend sono da prendere con le pinze: Mercedes e McLaren sono state le migliori sul giro secco, con Ferrari e soprattutto Red Bull più in difficoltà. Il layout old school non darà spettacolo in gara, ma per gli appassionati di tecnica ci sarà molto da osservare nel fine settimana: è necessario un compromesso tra un anteriore forte in ingresso e un posteriore che deve dare garanzie in uscita, ma anche un assetto rigido o più morbido e molti altri fattori. McLaren deve essere la favorita, e anche Mercedes con una vettura equilibrata può dire la sua, così come Red Bull nel giro secco: sarà cruciale arrivare all’ultimo settore con gli pneumatici ancora ‘vivi’ per poter fare la differenza tra la Variante Alta e le curve Rivazza.

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