È stata una qualifica deludente quella della Ferrari a Gedda dove, per una volta, il risultato finale è paradossalmente l’aspetto meno negativo. Charles Leclerc è riuscito ad arpionare la seconda fila del GP Arabia Saudita, seppur a quasi 4 decimi dal poleman Max Verstappen, mentre Lewis Hamilton ha chiuso con il settimo tempo con la terza fila svanita nei secondi finali per colpa del suo predecessore Carlos Sainz. Piazzamenti che hanno beneficiato del clamoroso errore di Lando Norris, ma che si portano dietro una grossa dose di delusione che soprattutto il monegasco questa volta non ha negato.
Leclerc: “Non abbiamo abbastanza grip per tenere la velocità degli altri”
Quelle di Leclerc sembrano parole di resa sul potenziale della SF-25, apparsa nettamente la quarta forza su un tracciato in cui in teoria i benefici del nuovo fondo avrebbero dovuto permettere un balzo in avanti e con un grosso tallone d’Achille nel primo settore che si è confermato anche in qualifica: “Non sono affatto soddisfatto, anzi, sono molto deluso nel complesso perché quando fai tutto il possibile con la macchina e finisci quarto, è semplicemente frustrante e deludente, ma è quello che la macchina è in grado di fare al momento. Posso modificare i limiti, passando da sottosterzo a sovrasterzo, ma alla fine non abbiamo abbastanza grip per entrare con la stessa velocità che in alcune curve riescono a portare i nostri avversari e dobbiamo analizzare questo aspetto. Sono deluso perché ci aspettavamo di più da una pista come questa“.
Le risposte giunte nelle qualifiche di Gedda sono perciò molto negative, anche perché Leclerc è convinto di aver tirato fuori davvero il massimo dalla SF-25: “Oggi è la conferma che ci manca potenziale in generale. Sono contento da parte mia, perché ho trovato una direzione che mi permette ogni volta che sono in qualifica di estrarre il massimo dalla macchina. Questo però la rende molto difficile, perché se guardiamo il mio giro qualifica credo di essere quasi finito a muro due-tre volte. Al momento, mi sento bene in macchina. Credo di aver trovato il punto di equilibrio della vettura che si adatta al mio stile di guida. Sento che nelle ultime tre qualifiche sono riuscito a massimizzare il potenziale della vettura, ma il potenziale non è ancora al livello che vorrei. Penso che sia il divario che ci aspettavamo, che abbiamo visto dall’inizio della stagione“.
Hamilton: “Grato di essere arrivato nel Q3”
Le difficoltà della SF-25 sono emblematiche anche nelle parole di Lewis Hamilton. Il sette volte iridato ha rischiato l’eliminazione al termine del Q2 e non nasconde di essere contento aver raggiunto la top 10 e poi un settimo posto quasi insperato date le sue difficoltà, confermate anche dal fatto di aver realizzato un tempo finale peggiore di quello ottenuto nella precedente eliminatoria.
A differenza di Leclerc, il britannico ha ammesso di non essere riuscito nuovamente a tirare fuori il meglio dalla SF-25: “Non sono stato da nessuna parte per tutto il weekend. Non sono neanche riuscito a crescere tanto di sessione in sessione, però sono grato di essere arrivato nel Q3, onestamente, visto il livello. L’ultimo giro non è stato spettacolare, ma dei miglioramenti li stiamo facendo. Lo stiamo facendo in tutto il weekend. Dovevo fare un giro migliore alla fine, però comunque sono grato di essere lì e di essere comunque tra i primi. Sorpassare è possibile, quindi l’obiettivo per domani sarà recuperare terreno“.