La F1 si appresta a terminare la stagione 2024 con le ultime sei gare, raggruppate in due impegnative triplette, mentre le squadre sono già tutte concentrate sulle vettura del prossimo anno e, a partire del 1 gennaio 2025, lo saranno anche sulle vettura ‘agili’ di nuova generazione (2026). Per questo, i regolamenti ufficiali e modificati rispetto a quelli presentati la scorsa estate, che erano chiaramente una bozza, verranno votati a brevissimo dal FIA World Motor Sport Council per poter dare alle squadre un qualcosa di definitivo su cui lavorare. Motori, telaio ed aerodinamica, ma non solo. Anche Brembo è già al lavoro per sviluppare i nuovi impianti frenanti adatti alle vetture della prossima generazione.
Pinze freno 2026 rivoluzionate: potrà esserci un nuovo sistema di fissaggio a quattro pastiglie anziché due
In una intervista esclusiva a Formu1a.uno, il Chief Operating Officer di Brembo Performance, Mario Almondo, ci ha anticipato che “sulle pinze della prossima generazione di vetture potremo vedere, molto probabilmente, qualcosa di molto diverso visto che la FIA ha inserito nel regolamento la possibilità di utilizzare una pinza completamente nuova”. Secondo quanto appreso da Formu1a.uno, le pinze freno 2026 non avranno più l’obbligo di avere due fissaggi e due pastiglie da oltre cinque lustri. Questa novità aprirebbe ad un possibile utilizzo da parte di Brembo, di un modello molto innovativo di pinza che funziona già su una vettura ad altissime performance come la Bolide di Bugatti, una macchina da 2 tonnellate che arriva fino a 400 km orari.
“E’ una pinza con una geometria ed un concetto diverso, che utilizza dei brevetti Brembo ed AP, visto che presenta due fissaggi più uno sliding. Questo permetterà al disco di lavorare al megliio, senza subire sforzi che non siano esattamente nella direzione di funzionamento, consentendo un minor consumo e una migliore distribuzione delle pressioni di contatto. E tutto il pacchetto funziona particolarmente bene solo con il nostro carbonio.” ci ha fatto sapere l’ingegnere italiano, ex Ferrari. Una pinza che vedrebbe l’utilizzo di ben quattro pastiglie, contro le due attuali, che permetterebbero di rendere più omogenea e ottimizzata la frenata, nonché di alleggerire la pinza. La sfida sarà anche quella di contenere i costi, nonostante la maggiore complessità. Tuttavia, ciò si assocerebbe alla possibilità di utilizzare un minor numero di componenti nell’arco della stagione, visto il minor consumo previsto e minori emissioni; uno degli obiettivi della Formula 1 sempre più sostenibile
Impianti frenanti 2026: ecco qualche numero preliminare
“Mettendo insieme questi elementi pensiamo di avere un pacchetto veramente molto performante anche per la prossima generazione di vetture, anche e soprattutto dal punto di vista del carbonio che ha le caratteristiche adatte per poter durare ancora più a lungo ed essere più performante e pronto all’utilizzo ad ogni regime di temperatura, con costanza di performance molto alta.” ha affermato Mario Almondo a Formu1a.uno. E’ chiaro che se si parla di aerodinamica e telaio differenti, si parla quindi anche di impianti frenanti differenti. “Le vetture 2026 saranno molto più veloci in rettilineo, perché avranno una resistenza all’avanzamento ridotta, ma avranno anche meno carico aerodinamico” ha giustamente fatto notare l’ingegnere parmigiano. Oltre a ciò, c’è da sottolineare come la parte elettrica sarà molto più importante rispetto alle attuali Power Unit.
Non devono quindi sorprendere i primi numeri che ha potuto svelare il Chief Operating Officer di Brembo Performance a Formu1a.uno. “Per quanto riguarda le energie in gioco, stimiamo aumenti del 16-20% sull’asse anteriore mapotranno diminuire di un buon 60% sull’asse posteriore, a causa del maggior cotributo della parte elettrica. Mentre parlando di coppie, sull’asse anteriore potranno passare da circa 5000 Nm a circa 4000 Nm e sul posteriore da 3000 Nm ad una coppia di 2500 Nm”. C’è comunque da sottolineare come l’impianto frenante sarà dimensionato per assicurare la possibilità di frenata delle macchine in completa sicurezza anche in caso di avaria della parte elettrica e quindi del contributo rigenerativo alla funzione frenante. “Anche sui materiali avremo un upgrade ma siccome ci sono delle informazioni confidenziali non posso entrare troppo nei dettagli. Per il resto, avremo anche degli aggiornamenti alle pompe e al Brake By Wire, che saranno differenti dagli attuali ma certamente in continuità tecnica” ha concluso Mario Almondo.