La prima stagione in Formula 1 di Hadjar non è iniziata nel migliore dei modi: ne GP d’esordio in Australia con la Racing Bulls ha commesso un errore durante il giro di formazione che l’ha costretto al ritiro e che ha sollevato alcuni dubbi sul suo potenziale. Dopo nove gare, invece, sta dimostrando di essere tra i rookie che meglio stanno interpretando questo inizio di stagione. In Spagna ha concluso in 7ª posizione, seconda più alta dopo Monaco (sesta). Nella tripletta che ha aperto il calendario europeo (Imola-Montecarlo-Barcellona) è sempre andato a punti. Weekend non al meglio, invece, per Lawson, che dopo l’ottavo posto a Monaco non è andato oltre l’undicesima posizione a Barcellona. Al termine della gara catalana entrambi hanno spiegato quanto successo e raccontato il loro momento.
HADJAR SULLA GARA
Nono in griglia, Hadjar ha mantenuto la posizione in partenza per poi lottare nella prima parte di gara con Gasly. È solo dopo il primo pit stop che è scivolato al decimo posto. La Safety Car ha poi cambiato le carte in tavola: settimo alla ripartenza con gomma soft usata, non è riuscito a resistere agli attacchi di un sorprendente Hulkenberg su gomma nuova. Ha tagliato il traguardo in ottava posizione, ma con la penalità inflitta a Verstappen ne ha guadagnata una, sfiorando il miglior risultato della stagione (sesto posto a Monaco). “Sono davvero felice: è stata la miglior gara che potessimo fare, quasi perfetta. È qualcosa di cui tutta la squadra può essere orgogliosa“, racconta al termine del GP, “Mi sono divertito molto e c’è stata una bella lotta, soprattutto al primo giro con Alonso e Gasly“.
Il segreto? “Credo che il nostro punto di forza fosse il buon ritmo con le medie e lo abbiamo sfruttato al meglio per superare il gruppo al centro. Ce la siamo cavata davvero bene oggi. È solo un peccato che alla fine Hulkenberg con gomme nuove ci abbia sorpassato, ma era decisamente troppo veloce per noi.”
Isack esce dalla prima tripletta europea con un bottino invidiabile: nono, sesto e settimo posto, con i quali ha contribuito al sorpasso della Racing Bulls ai danni della Haas nella classifica Costruttori: “Non avrei potuto immaginare una tripletta migliore: tre gare consecutive a punti, sento che la macchina sta trovando un po’ più di ritmo e sappiamo anche come sfruttarlo. Quindi, penso che il momento sia ottimo“.
LAWSON SULLA GARA
Se nel box di Hadjar è la gioia a far da padrona, non si può dire lo stesso dell’altra parte del garage: Lawson, infatti, torna fuori dalla zona punti dopo l’ottima prestazione a Monaco, che gli ha portato un 8° posto grazie ad un gioco di squadra studiato alla perfezione. A Barcellona, però, non è mancata l’azione: Liam ha battagliato con Albon e con Bearman lottando per recuperare dalla tredicesima posizione. Decimo alla ripartenza, nulla ha potuto contro Alonso che ha montato gomme nuove contro le sue che avevano già 14 giri. “Da parte nostra è stata una gara molto impegnativa nonostante la lunga permanenza nel traffico. Avevamo buona velocità e stavamo superando tante macchina, ma poi ci siamo ritrovati nella posizione sbagliata. Abbiamo mancato la Safety Car per circa mezzo secondo perché tutti quelli davanti a noi si sono fermati ai box e siamo stati fregati. Essere così vicini, dopo tutto il lavoro che abbiamo fatto in gara è davvero una schifezza. Guardiamo al Canada, considereremo gli aspetti positivi di un ottimo passo gara. L’obiettivo sono sempre i punti.”