Vowles rivela una novità importante per la Williams del futuro

Nov 5, 2025

Paolo D’Alessandro

Il 2026 sarà un anno fondamentale per la maggior parte delle squadre di Formula 1. Chiunque vorrà provare a sfruttare la rivoluzione regolamentare a proprio vantaggio, cercando di mettersi in alto. Sarà un occasione per chi insegue il successo da tanti anni (Ferrari), chi ha sofferto il ciclo regolamentare 2022-2026 (Mercedes) ma soprattutto chi sta avviando nuovi ambiziosi progetti (Aston Martin – anche Audi seppur con una struttura ancora da consolidare) e chi vuole tirarsi fuori dalla zona media di classifica (Alpine e Williams). C’è un team in particolare che ha apertamente annunciato di aver sacrificato questa stagione, mettendo tutte le sue fiche sul 2026: Williams!

Il piano di James Vowles e un importante aiuto che arriverà nel prossimo anno

Sin da inizio stagione, il Team Principal aveva rivelato che la squadra avrebbe investito poco budget e poco tempo nello sviluppo della monoposto di questa stagione. Anno scorso è stato fatto un lavoro minuzioso per prendere la base 2024 e sviluppare ogni punto di forza, correggendo alcuni dei punti deboli. Questo ha fatto si che Williams è giunta in pista, dai test in Bahrain, con una vettura pronta ed anche più sviluppata di altre: peso sottocontrollo rispetto al 2024, base meccanica già nota, buona efficienza aerodinamica ed un aumento di carico importante rispetto all’anno prima. Alexander Albon è sembrato subito a suo agio, Carlos Sainz ha richiesto un po’ di tempo, naturale, di adattamento. Il piano al momento sta funzionando visti i 111 punti conquistati e il quinto posto nel Mondiale Costruttori.

Non si sono visti macro aggiornamenti sulla FW47 come su altre squadre. Probabilmente solamente Alpine ha avuto una mole di componenti nuovi simili o inferiori a quella del team di Grove, per un approccio però che è lo stesso. Flavio Briatore a sua volta punta tutto sul 2026 ed avendo intuito subito che la macchina di quest’anno avrebbe regalato poche gioie, si è puntato subito ad avere una vettura competitività, nell’anno in cui Alpine sarà motorizzata Mercedes. Stessa Power Unit che monteranno anche Albon e Sainz, e che al momento viene indicata come la possibile favorita del lotta, rispetto a Ferrari, Honda, Audi e RedBull Powertrains. Sarà fondamentale quindi avere un progetto all’altezza. In questo senso, James Vowles sta investendo molti dei fondi a disposizione per migliorare le strutture di Grove, per la maggior parte antiquate, partendo della basi per rendere Williams nuovamente un top team.

Piloti, esecuzione in pista, capacità di sviluppo: questi sembrano fattori che stanno man mano migliorando e non sono in cima alla lista dei problemi, anzi, alcuni sono punti di forza. E’ nota a tutti la vicenda di come a Grove usassero fino a poco tempo fa ancora fogli excel per catalogare i pezzi in magazzino ed ogni componente comprato, utilizzato, spedito… portando anche ad errori poi nella disponibilità di componenti in alcune gare. Questo è stato ampiamente risolto, ma Vowles ha sempre detto che la strada era molto lunga. Recentemente, tra le novità annunciato, ce n’è una molto importante. “Contiamo di iniziare ad usare il nostro nuovo simulatore da Gennaio 2026. E’ pronto ma dobbiamo completare un lavoro di correlazione”. L’ex Mercedes ha spiegato che la tecnologia usata fino ad oggi era vecchia di 15 anni e che, per esempio, la piattaforma era capace di ruotare solamente di 45 gradi, nemmeno 90, con anche un certo movimento in avanti e uno schermo statico dotato di due proiettori.

“Il nuovo simulatore sarà simile a quello di Ferrari, Red Bull o Mercedes, con la possibilità di muoversi a 360°. Questo aiuterà molto le sensazioni dei piloti, perché sarà possibile simulare meglio gli effetti in pista, come anche un piccolo movimento del retrotreno” ha spiegato Vowles. Ci si attende un importante progresso su tutti i componenti (hardware e software) del nuovo simulatore per averlo operativo tra pochissimi mesi, ad inizio del nuovo anno. Stiamo lavorando sulle infrastrutture. C’è ancora molto da lavorare nelle aree di ispezione, sui macchinari che abbiamo e sui processi che portano alla convalidazione di componenti che vanno in produzione. Poi sarà il tempo di aree dove lavoriamo componenti metallici  e compositi per assicurarci di procedere verso gli standard della F1″. In riferimento a quest’ultima cosa, non è un caso che tra le squadre sulla griglia, Williams fosse una di quelle che non ha esplorato l’area delle ali flessibili, tanto da non aver bisogno di introdurre una nuova specifica a campionato in corso, come ammesso dallo stesso Vowles.

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