In termini di prestazioni, Ferrari ha vissuto più facce in questa stagione. Nel periodo critico che è andato da Barcellona fino ai primi progressi di Zandvoort ha accusato un gap medio di 3 decimi dal top: la McLaren era già la prima auto e ha mostrato un passo medio di 1.24.986 contro quello Ferrari 1.25.140.
Da Monza i correttivi hanno cominciato a pagare, da lì in poi suo livello è stato alla pari della McLaren che nel frattempo – nonostante gli errori – aveva consolidato la sua forza e sorpassato Red Bull. C’è stata l’eccezione della caduta di Singapore, in un weekend nato male per la Rossa. Ciononostante il gap medio si è ridotto di oltre il 70%, Ferrari ha totalizzato un passo medio di 1.33.120 contro 1.32.988 del team di Andrea Stella. Le difficoltà crescenti per Red Bull e Mercedes vengono rivelate da distacchi più ampi, tuttavia anche queste squadre hanno potuto vincere delle corse contro pronostico.
A Las Vegas gli uomini di Vasseur hanno introdotto un fondo sperimentale, che non aveva lo scopo di essere un fattore prestazionale per la SF-24 ma solo di correlazione dopo l’allargamento della sezione frontale in galleria. Il bordo è completamento rivisto quindi l’intervento è stato adottato per correlare la scia della gomma anteriore con flusso a valle della monoposto. Nel concreto non ha aumentato la pura velocità della monoposto perché il fondo standard è molto performante nel lento, tuttavia ha dato qualcosa nei curvoni in termini di drivability che a entrambi i piloti è piaciuto. Questo ha aperto lo scenario per un utilizzo in Qatar.
Il responso di Carlos Sainz è stato positivo in termine di fiducia nella macchina e i dati hanno mostrato, come anticipato, che seppur il carico sia sostanzialmente lo stesso, cambiava il modo in cui il fondo producesse downforce e arrivasse al suo picco. Questo si è tradotto in una fiducia maggiore specialmente nei curvoni sopra ai 200 kmh, che a Las Vegas erano pochissimi – e non erano il punto cruciale della prestazione – mentre a Lusail erano i tratti dominanti del circuito. Per questo motivo Ferrari ha scelto di montarlo sulla SF-24 di Leclerc e provarlo, confermando ciò che si era visto in America ed utilizzandolo per tutto il weekend, con qualche rischio calcolato.
Ferrari ha completato il programma di aggiornamenti, nessuna possibilità di avere un altro esemplare di fondo ex-sperimentale a disposizione
Ad Abu Dhabi il fondo ex-sperimentale sarà nuovamente a disposizione, ma non ci sarà il secondo ricambio. Questo aspetto non è banale e rappresenta un rischio ancor maggiore nel circuito degli Emirati Arabi, che ha punti molto più critici in termini di vie di fuga. Inoltre, solo la curva 3 è molto veloce contro una gamma di molte curve secche. Gli ingegneri credono che la SF-24 standard dovrebbe essere ugualmente competitiva sui rettilinei, nelle curve medio-lente non lunghe (ad eccezione appunto della T5 e della T10 che sono più ad ampio raggio).
La valutazione di questi due fattori messi insieme, lasciano spazio alla discussione, non sorprenderebbe che i tecnici Ferrari decidano di non utilizzare il fondo speciale, azzerando i rischi in parco chiuso. Vista la lotta serrata con McLaren, arrivata all’ultimo appuntamento, come ripete Vasseur, è richiesta una esecuzione del weekend ancora una volta perfetta. Osare sì, ma diversamente dal Qatar, il momento richiede anche grande attenzione a non avere rimpianti.