In Qatar sono scese in pista due Ferrari SF-24 diverse. La vettura numero sedici di Charles Leclerc è stata dotata del fondo che era stato introdotto una settimana prima a Las Vegas per effettuare una raccolta dati in vista del 2025.
I dati sul fondo provato a Las Vegas hanno indotto Ferrari a tentare l’utilizzo in Qatar.
Ferrari si sta giocando tutte le carte per tentare di lottare fino alla fine con McLaren per il titolo costruttori. “In Qatar vogliamo mettere pressione a McLaren e giocarcela fino ad Abu Dhabi”, aveva dichiarato alla vigilia del GP Frederic Vasseur. Il francese ha sempre riposto un occhio concreto alla possibilità eventuale di lottare per il campionato riservato alle squadre e il risultato del Qatar ha fornito ulteriori speranza alla squadra italiana, che ha accorciato a 21 punti su McLaren, con però solamente una gara da disputare. I correttivi aerodinamici arrivati a Monza sulla SF-24 hanno fornito una coperta più ampia a Ferrari, rendendola meno “azzoppata” nelle curve veloci, anche se resta il “mal di freddo”, per il quale si dovrà aspettare di vedere il lavoro fatto sull’ auto del prossimo anno.
Il fondo sperimentale provato a Las Vegas era nato per due motivi principali: verificare parte del lavoro fatto in vista del progetto 677 del 2025, e vedere una prima risposta in pista dei dati raccolti nella galleria del vento aggiornata a fine estate. Un macro-componente dunque prodotto unicamente per un mero esperimento. Il team di Maranello ha infatti stanziato parte del budget stagionale residuo per produrre un fondo “usa e getta”.
Da quello che AutoRacer.it ha potuto apprendere i numeri arrivati dal test effettuato in FP1 a Las Vegas da Carlos Sainz erano molto positivi. Un conforto numerico arrivato dai dati che ha sorpreso in positivo i tecnici del cavallino, con il fondo che si è ben adattato alla SF-24 nonostante fosse volto a una prova per l’auto del prossimo anno. Tali circostanze hanno indotto il team italiano a riproporne l’utilizzo a Losail, in prima analisi per testarne il comportamento con una configurazione aerodinamica da alto carico e in un layout pista contenente curve veloci. Utilizzare la specifica “sperimentale” per tutto il week end è stata poi una mossa che gli uomini diretti da Vassuer e Tondi hanno messo in atto per giocarsi il tutto per tutto nella lotta con Mclaren.
Il fondo nuovo verrà portato anche ad Abu Dhabi per continuare la raccolta dati.
In casa Ferrari ci si appresta a vivere l’ultimo week end di una lunga stagione che ha visto una SF-24 molto positiva nella parte finale. A Maranello sembrano aver imboccato in questo finale una direzione tecnica che ha dato ottimi esiti e margini di miglioramento nell’estrazione del carico. Stando alle informazioni raccolte il fondo nuovo usato in Qatar sarà presente anche nel fine settimana di Yas Marina, a completamento di un lavoro mirato alla comprensione del macrocomponente.
Il fondo aggiornato è diverso per concetti e impostazione rispetto all’ultima specifica portata a Monza, e che doveva essere l’ultima evoluzione presente sulla SF-24. I livelli di carico fra le due specifiche sono molto simili, ma il raggiungimento del picco di carico è diverso rispetto a come la vettura di muove in pista. Gli ottimi riscontri portano Ferrari verso Abu Dhabi a effettuare un lavoro di comprensione sul fondo, volto alla ricerca e all’affinamento degli assetti in ottica 2025, nonostante la futura monoposto di Maranello presenterà soluzioni abbastanza differenti, fra tutte la sospensione anteriore pull-rod. Quello che a Maranello stanno svolgendo è un lavoro di preparazione al 2025 non banale, e figlio degli errori commessi con lo sviluppo iniziale dell’auto 2024. “Ci capita di vedere discrepanze fra la galleria del vento e quello che vediamo in pista, e non è sempre chiaro il perché” aveva sottolineato Jock Clear. Portare in pista quello che vedi in galleria è il segreto per andar forte con queste vetture. A tal fine è necessario capire come la piattaforma aerodinamica risponde in pista con un aumento del carico del fondo.