Stella: “Tra Ferrari e McLaren differenze minori di quanto si possa pensare”

Set 29, 2025

Luca Manacorda

Sotto la guida di Andrea Stella, promosso team principal nel 2023 dopo l’addio di Andreas Seidl, la McLaren ha ritrovato la competitività che aveva perso con l’introduzione dei motori ibridi nel 2014. Una lenta e progressiva rinascita dopo essere sprofondata nelle ultime posizioni dello schieramento (nona a fine anno sia nel 2015 sia nel 2017), poi l’esplosione nelle ultime due annate che ha già portato alla conquista del titolo Costruttori 2024, ormai prossimo ad essere bissato. Prima di approdare a Woking nel 2015, Stella aveva militato nella Ferrari dal 2000 al 2014, contribuendo dunque alla conquista dei tanti titoli iridati che la scuderia di Maranello si è presa nella prima decade del nuovo millennio. L’ingegnere umbro è così una delle figure più interessanti da ascoltare quando si vuole parlare di questi due team, tra i più iconici della F1 assieme alla Williams.

Stella: “Pressione? Anche in McLaren si ricevono molte attenzioni”

Tracciando un paragone tra Ferrari e McLaren, Stella ha sottolineato come le due squadre abbiano come in realtà molti più punti in comune che differenze: “Dico sempre che le differenze sono molto minori di quanto si possa pensare. Anche durante la mia carriera in Ferrari, ci sono state diverse versioni della Ferrari, pur essendo sotto lo stesso tetto e con lo stesso nome. Penso che il potenziale e l’evoluzione del team in Ferrari possa aver mostrato differenze o cambiamenti più grandi di quelli che avrei potuto trovare passando dalla Ferrari alla McLaren“.

Un aspetto di cui si parla sempre molto riguardo la Ferrari è quello relativo alla pressione che si ha nel lavorare per il team più famoso e con più tifosi al mondo. Anche da questo punto di vista, secondo Stella le differenze non sono in realtà così evidenti: “Certamente entrambi i team – come ogni scuderia di F1 – sono caratterizzati dalla ricerca del meglio, dal perseguimento degli standard più elevati. Sicuramente, il detto secondo cui in Ferrari si può subire molta pressione esterna, dai media, dall’attenzione che si riceve – è come se fosse la nazionale degli sport motoristici –è vero e bisogna farci i conti. Ma allo stesso tempo, anche in McLaren si riceve molta attenzione. Si è parlato del nostro ordine di scuderia di Monza per un bel po’. Quindi, ci sono molte più somiglianze che differenze, per quello che ho potuto sperimentare“.

Se far parte della Ferrari comporta molti oneri, è però anche un’onore. Lo stesso vale per una scuderia di grande storia come la McLaren, dove l’aspetto relativo al fare squadra è stato molto curato sotto la gestione di Zak Brown: “Quando si parla della passione associata all’essere parte della squadra, che sia Ferrari o McLaren, provo la stessa cosa – ha aggiunto Stella – Una parte importante del modo in cui Zak e io cerchiamo di plasmare la squadra, di creare i giusti valori al suo interno, ha a che fare con il senso di appartenenza. Il senso di essere disposti a continuare a migliorarsi, a continuare a migliorare la squadra – perché vogliamo vedere questa squadra vincere. E bisogna assicurarsi di instillare questi valori in ognuna delle 1.000 persone che ne fanno parte. Quando si tratta di passione, quando le emozioni vengono deviate nella giusta direzione, sono in realtà una grande risorsa. Quindi sì, direi che la passione è una caratteristica comune sia nella mia squadra precedente che in quella attuale“.

Il presente: le difficoltà McLaren a Baku e la minaccia Verstappen

Passando all’attualità, Stella ha commentato la situazione della McLaren dopo il brutto weekend di Baku, concluso con appena 6 punti conquistati. Lo scarso bottino non solo ha portato a posticipare la conquista del titolo Costruttori, che rimane giusto una formalità, ma soprattutto ha riacceso le speranze della Red Bull e di Max Verstappen, tornato a 69 punti dal leader Oscar Piastri dopo aver conquistato la seconda vittoria consecutiva.

Le difficoltà incontrate a Baku non hanno sorpreso troppo Stella che, da qui a fine campionato, si attende almeno un altro weekend con uno scenario potenziale simile: “Dal punto di vista delle prestazioni, se all’inizio dell’anno mi avessero chiesto ‘Quale sarà il weekend più difficile?’, avrei risposto Baku o Las Vegas. Sappiamo benissimo che le caratteristiche della nostra vettura la rendono molto competitiva nelle curve lunghe e medie, assenti a Baku e a Las Vegas. La MCL39 non è particolarmente efficace nelle frenate in rettilineo, che sono frequenti su questi tracciati, o quando si devono percorrere traiettorie prestabilite. Detto questo, la vettura era abbastanza veloce da competere per la pole position a Baku, il che è un merito degli ingegneri che hanno progettato un’auto piuttosto versatile. A Las Vegas non sarà certo una sorpresa se ci saranno vetture competitive come la McLaren“.

Se Las Vegas potrebbe nascondere delle insidie, ciò che per Stella è sicuro è che Verstappen e la Red Bull sono tornati ad essere una minaccia da non sottovalutare: “Abbiamo già visto a Monza che sono migliorati, il modo in cui hanno vinto è stato qualcosa di più rispetto alla nostra valutazione, non solo una vettura che si adatta bene alla bassa resistenza aerodinamica. Erano veloci nelle curve a media e bassa velocità, veloci nei rettilinei, e sappiamo che Max, quando ha una vettura competitiva, può ottenere ottimi risultati. Vedremo ora a Singapore, che dovrebbe essere più adatto alle nostre prestazioni. Speriamo di poter tornare a lottare per le vittorie, sicuramente Max è in lizza per il mondiale Piloti. Lo sapevamo, a Baku ne abbiamo avuto la conferma“.

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