Dopo una tripletta europea che ha lasciato la Mercedes con l’amaro in bocca a causa di problemi di affidabilità che hanno compromesso prestazioni e risultati, la scuderia di Brackley si è pienamente riscattata in Canada con la vittoria di Russell e il terzo posto di Antonelli, primo della sua carriera in F1, e la vittoria di Pin in Formula 1 Academy. I successi non devono sorprendere date le caratteristiche del Circuito Gilles Villeneuve particolarmente favorevoli alle monoposto d’argento e qualche aggiornamento sulla W16. A raccontare il weekend a Montreal è Simone Resta.
GLI AGGIORNAMENTI IN CANADA
Nelle ultime stagioni, Mercedes ha sempre sofferto le alte temperature, soprattutto quando generano un importante degrado delle gomme: in Canada, però, questo non è stato un problema, complici qualche modifica sulla W16 e le caratteristiche del circuito. Simone Resta spiega nel dettaglio: “In ogni gara cerchiamo di portare qualcosa e ci sono passi incrementali; quindi, non sono cambiamenti radicali e aiutano sempre. Ma penso che la nostra auto fosse particolarmente adatta a queste condizioni e abbiamo anche lavorato molto sul setup e sull’approccio dei piloti. Prima di tutto abbiamo portato in Canada uno sviluppo sul fondo e anche sull’alettone anteriore, e inoltre abbiamo testato di nuovo venerdì una sospensione posteriore che era stata testata prima a Imola e poi l’abbiamo confermata venerdì, usandola anche sabato e domenica.”
Temperature più basse, ma non solo: Resta spiega perché in Canada la Mercedes ha brillato: “Le temperature hanno sicuramente aiutato la nostra gara perché abbiamo avuto pochissimo degrado e siamo stati in grado di estendere i run e con un buon passo. Penso che ogni pista abbia diverse caratteristiche e requisiti. Hai diverse energie sulle gomme, hai asfalto diverso, quindi hai una combinazione di variabili multiple. E in quelle condizioni la nostra auto si è adattata bene. E abbiamo già visto che in altre piste come, ad esempio, il Bahrain o la Spagna, siamo stati in grado di lavorare sul setup e migliorare le prestazioni. Abbiamo faticato un po’ di più a Imola, per esempio, ma in quelle condizioni, penso che con l’apprendimento delle gare precedenti, siamo stati in grado di mettere l’auto in una buona posizione.”
LE STRATEGIE E LA SCELTA GOMME
Se nella tripletta europea le strategie del team sono state fortemente criticate, soprattutto a Monaco quando hanno ritardato il doppio pit stop obbligatorio, in Canada sono state azzeccate in pieno con le soste chiamate nel momento perfetto. “All’inizio della settimana e anche prima dell’evento stavamo pensando di considerare l’opzione della gara a una sola sosta, quindi con gomma media e dura. Ma ovviamente, devi andare in pista, capire quanto durano effettivamente le gomme e anche vedere come sta cambiando il tempo. Durante il weekend, ad esempio, la temperatura è aumentata lentamente ma passo dopo passo, il che ovviamente rende sempre più difficile fare una strategia a una sosta. Nel nostro caso, abbiamo deciso di fare la sosta presto e difenderci da un possibile undercut di Max, quello è stato il nostro primo stint, il che ovviamente ha dettato anche lo sviluppo della gara. E poi nella seconda fase abbiamo deciso invece di restare fuori più a lungo e guadagnare vantaggio sulle gomme rispetto a Max.”
Scelta gomme fondamentale soprattutto per le qualifiche, dove Russell ha girato fuori dal cilindro un giro straordinario sulle medie. In stagione, non è la prima volta che abbiamo visto le medie andar meglio delle soft: anche a Imola la Mercedes ha stupito tutti con questa scelta le Q3. Scelta che poi ha ripagato. “Dobbiamo ricordare che la gomma media che abbiamo usato qui è in realtà la gomma morbida dell’anno scorso. E tutte le mescole sono state spostate di una tacca verso la parte più morbida. E crediamo che le gomme fossero simili in termini di tempo sul giro complessivo, con la morbida forse un po’ più veloce o diciamo un tempo sul giro simile. Ma con la media crediamo che fosse un po’ più facile da gestire e che offrisse anche prestazioni migliori su più giri.”
IL PRIMO PODIO DI ANTONELLI
Che dire di Antonelli? Prestazione da veterano per un diciottenne che è appena al suo primo anno in Formula 1. Kimi ha superato Piastri in partenza per la terza posizione e poi l’ha tenuto dietro per tutta la durata della gara, resistendo all’avanzata dell’australiano soprattutto nel finale, prima dell’incidente di Norris che ha causato l’uscita della Safety Car. “Prima di tutto dobbiamo ricordare che è solo la decima gara della sua carriera in Formula 1, quindi è ancora abbastanza “nuovo” nel settore. Ed era la prima volta che correva in Canada, quindi ha dovuto apprendere molto su una pista piuttosto difficile e tecnica”, spiega Resta, “È stato in grado, come ho detto, di partire molto bene e poi di difendersi nelle prime due curve da Piastri e in realtà guadagnare posizione. E questo penso sia stato un passo fondamentale per lo sviluppo della sua gara. Poi, più avanti nella gara, è stato in grado di lottare per i primi due stint con Max, cercando sempre di superarlo e Max si difendeva sempre ed era in grado di essere fermato prima di essere superato. E sì, alla fine della gara si è difeso molto bene da Piastri, quindi una performance molto emozionante, solo un segno del suo potenziale. E sai, sarà divertente guardare la strategia.”
La gara si è conclusa in regime di Safety Car dopo che Norris, nel tentativo di superare Piastri, ha calcolato male le distanze ed è andato a muro. L’episodio, però, non ha influito sulla prestazione delle due Mercedes: “Kimi nel finale stava spingendo molto per cercare di raggiungere Max e poi ha avuto un po’ più di degrado sulle gomme. Quindi ha iniziato a difendersi dalla McLaren e nel momento in cui si sono sfortunatamente scontrati, abbiamo avuto un vantaggio su Piastri. Quindi in realtà penso che la Safety Car non abbia avuto alcun effetto sulla parte finale della nostra gara.”
VERSO L’AUSTRIA
La prossima gara sarà in Austria, dovremo aspettarci una prestazione simile? “Firmerei ovunque solo per ripeterlo, ma non sono sicuro che sarà così facile. E abbiamo chiaramente imparato molto dall’inizio della stagione in quelle condizioni. Come ho detto, abbiamo imparato alcune caratteristiche a Imola e in Spagna e penso che costruiremo passo dopo passo la nostra comprensione andando in Austria. Ovviamente avremo anche nuove parti in arrivo sull’auto in quelle gare che aiuteranno sempre a migliorare le prestazioni. Quindi vedremo, vediamo cosa possiamo ottenere in Austria.”