Le Ardenne si preparano ad accogliere il WEC per la tradizionale 6 Ore di Spa, da sempre presente nel calendario di un Mondiale Endurance che, dopo Imola, vede Ferrari nel ruolo di prima forza. Nei 7 km del tracciato belga, riasfaltato completamente l’estate scorsa, tutti gli occhi sono puntati sulla Scuderia di Maranello, leader delle tre classifiche Hypercar.
Il successo di Imola ha portato l’equipaggio #51, composto da Calado-Pier Guidi-Giovinazzi, in testa alla classifica con 50 punti, 11 in più della AF Corse #83 (Kubica-Ye-Hanson), leader tra i team privati. 12, invece, i punti di vantaggio sulla #50 di Fuoco-Molina-Nielsen, determinati a rifarsi dallo zero della gara italiana. Come detto, Ferrari svetta anche nella classifica costruttori grazie alle 29 lunghezze di margine su BMW, seguita da Toyota a -39, numeri che danno l’idea della qualità del lavoro svolto a Maranello e Piacenza, sede del racing partner AF Corse, tra la pausa invernale e i primi due fine settimana di gara.
IL BOP COLPISCE FERRARI E NON SOLO
Ai risultati di spicco, però, risponde il BoP, stavolta più critico per il Cavallino. Le 499P, infatti, ricevono ben 12 Kg di zavorra (1057 Kg), perdendo al contempo 19 kW di potenza sotto i 250 km/h in base ai dati raccolti attraverso l’algoritmo nelle ultime tre gare. L’unico aspetto positivo è l’aumento del Power Gain (+5,5%), che ora tocca il 3.7% una volta superati i 250 km/h. A conti fatti, però, le specifiche a disposizione non sono così diverse dalla 6 Ore di Spa del 2024, appuntamento in cui Ferrari ha mancato la vittoria solo a causa del recupero dell’ora e quaranta persa per via del pesante incidente tra Bamber e Gelael al Kemmel,
Anche il binomio BMW-WRT soffre un aumento del peso minimo ed il calo della potenza sotto i 250 km/h. La squadra di Vincent Vosse, che spera di ottenere un bel risultato nel round casalingo, deve rispettare il peso minimo di 1049 Kg (+7), evitando di oltrepassare i 503 kW (-10) entro i 250 km/h. Uno dei vantaggi a disposizione di BMW-WRT potrebbe ritrovarsi nel test svolto a Spa ad inizio aprile, giornate in cui sono stati raccolti molti dati sul nuovo asfalto, forte di un grip decisamente maggiore rispetto al precedente. Nello stesso test BMW ha condiviso la pista con Peugeot, Aston Martin, Porsche Penske e Toyota, quest’ultima ancora la più pesante e, come se non bastasse, depotenziata con un taglio di ben 20 kW entro i 250 km/h, a cui segue però una crescita dell’8.3% sopra tale soglia (+4.7%).
NOVITÀ IN CASA PORSCHE PENSKE
Nei due giorni di test non sono mancati incidenti e problemi, che hanno colpito prima la Valkyrie, ora alleggerita di 16 kg e potenziata di 15 kW sotto i 250 km/h, poi la GR010 Hybrid targata Toyota ed infine la 963 del Team Penske ma, difficoltà a parte, tutti i piloti delle squadre citate hanno confermato l’utilità del test, che potrebbe offrire qualche beneficio nei confronti delle Ferrari 499P. A proposito di Porsche e Penske, la squadra campione del mondo piloti nel 2024 ha dinanzi a sé una chiamata cruciale.
Le prime due gare non sono andate bene, tanto che la #6 e la #5 si ritrovano a 46 e 48 punti dalla vetta, con entrambi i lati del box preoccupati da una mancanza generale di performance e da un peso minimo abbastanza alto, peraltro cresciuto di 2 kg (1055) nell’ultimo bollettino, nel quale si nota anche un depotenziamento di 9 kW sotto i 250 km/h.
Inoltre, a Spa cambiano gli equipaggi: con Campbell e Jaminet impegnati a Laguna Seca nell’IMSA, Porsche Penske ha deciso di far debuttare Nico Mueller (ex Peugeot) sulla #5 e Pascal Wehrlein (Campione del Mondo in carica in Formula E) sulla #6, il secondo forte dell’esperienza in Nordamerica con la 963 di JDC-Miller.
CADILLAC E ALPINE ANCORA OUTSIDERS?
Galvanizzato dal successo della passata edizione, il team Hertz Jota non può che puntare in alto ora che supporta ufficialmente Cadillac. Tuttavia, tra Qatar e Imola la squadra anglo-americana non ha raccolto quanto sperato: se a Lusail la macchina si è ben comportata prima dell’incomprensione tra Lynn e Button in piena ripartenza, nel circuito del Santerno tanto la #12 quanto la #38 non hanno mai avuto modo di infastidire i primi della classe. Per questo motivo Spa rappresenta un appuntamento fondamentale per invertire la rotta e intascare punti pesanti.
Tra gli inseguitori non si può sottovalutare Alpine, sul podio a Imola con la #36 di Schumacher, Gounon e Makowiecki, equipaggio rapidissimo soprattutto nel finale della gara. Come Ferrari, anche Alpine ha scelto di non recarsi a Spa per i test, preferendo le prove di durata al Motorland Aragon, proprio in compagnia delle 499P. Se la squadra transalpina riuscisse ad inserirsi costantemente nella lotta per i vertici, allora la A424 potrebbe assumere un ruolo decisamente importante nella classe Regina del WEC.
LMGT3: CORVETTE IN TESTA, ROUND CHIAVE PER FERRARI
Passando alla LMGT3, attualmente la Corvette #33 comanda con 11 punti di vantaggio sulla Lexus Akkodis ASP #78, mentre la McLaren-United Autosports #59 è in ritardo di 17 lunghezze. La vittoria a Imola di Richard Lietz-Riccardo Pera-Ryan Hardwick porta la Porsche Manthey #92 al quarto posto, mentre la seconda posizione ottenuta da Kelvin van der Linde-Valentino Rossi-Ahmad Al Harhty permette alla BMW-WRT #46 di ripartire dalla sesta posizione con 25 punti di svantaggio, peraltro appena dietro alla #31, la M4 gemella.
Ferrari si affida a Spa, pista in cui ha vinto ben 11 volte nelle classi GT, per provare a cancellare la delusione della 6 Ore di Imola, scenario dell’incidente tra Rossi e Mann nel bel mezzo del duello per il primo posto.
LINE-UP RIVOLUZIONATA IN IRON LYNX
Da segnalare qualche cambio tra gli equipaggi, specialmente in casa Iron Lynx. La formazione di Andrea Piccini ha deciso di inserire Stephen e Brenton Grove (padre e figlio) nella line-up #60 a causa del recente infortunio di Claudio Schiavoni. Siccome la famiglia Grove correrà a Le Mans, Iron Lynx ha deciso di sfruttare questa occasione per consentire ai due piloti di fare esperienza con la Mercedes, anche grazie al passo indietro di Matteo Cressoni, che rimane ai box per supportare a pieno il team.
Confermatissimo Matteo Cairoli, il riferimento dell’equipaggio, mentre sulla #61 Christian Ried (proprietario di Proton, team a cui Iron Lynx è storicamente legato) lascia spazio a Martin Berry, la cui carriera è partita dal Ferrari Challenge per poi prendere la direzione dell’endurance. Modifiche anche in Lexus Akkodis ASP, che sostituisce il convalescente Ben Barnicoat (rimpiazzato a Imola da Esteban Masson) con Yuchi Nakayama, portacolori Toyota nel SuperGT.
BOP E SUCCESS HANDICAP
Parlando del BoP, cresce il peso du BMW (+11) e McLaren (+8), mentre Ferrari viene alleggerita di 7 Kg. Quanto alla potenza, sotto i 200 km/h solo Ford ha valori simili a Imola, mentre Aston Martin riceve un incremento di qualche kW perdendo 10 kg. Aggiornato anche il Success Handicap, che lavora sulla base dei podi delle prime due corse e della Top3 del campionato. Ecco le zavorre per Spa:
- Corvette #33: 36 kg
- McLaren #59: 18 kg
- Lexus #78: 18 kg
- Porsche #92: 18 kg
- BMW #46: 12 kg
- BMW #31: 6 kg
WEC | 6 ORE SPA 2025: PROGRAMMA E ORARI
Giovedì 8 maggio
- 11:30 – 13:00 | Prove Libere 1
- 16:30 – 18:00 | Prove Libere 2
Venerdì 9 maggio
- 11:00 – 12:00 | Prove Libere 3
- 14:40 – 16:00 | Qualifiche
Sabato 10 maggio
- 14:00 – 20:00 | Gara (live su Sky Sport 252 e Eurosport)