Russell e Verstappen, protagonisti in Canada, delusi, finora, in Austria. Mercedes e Red Bull – pur per ragioni differenti – hanno faticato nel sabato di Spielberg, che ha visto la McLaren e una buona Ferrari monopolizzare le prime due file del GP. Sicuramente le alte temperature del tracciato austriaco hanno messo in difficoltà entrambe le scuderie, costrette a disputare il Q3 con un solo treno di pneumatici morbidi freschi a disposizione. Resta, tuttavia, la sensazione che in gara le cose potranno andare diversamente, magari sfruttando la presenza di una Safety Car, presenza (quasi) costante al Red Bull Ring.
Verstappen: “Bilanciamento non ottimale, anche senza bandiera gialla non sarei andato oltre la P3”
Quanto a Verstappen, deluso del settimo posto finale davanti a quello che – ormai – considera come il secondo pubblico di casa, l’olandese ha approcciato al Q3 con un solo treno di gomme fresche a disposizione, venendo poi frenato proprio nel giro con pneumatici nuovi dalla bandiera gialla causata dal testacoda di Pierre Gasly. “Finora questo weekend non è stato tra i più semplici – ha commentato il quattro volte campione del mondo al termine della qualifica del GP d’Austria – siamo ancora lontani dal ritmo e le condizioni climatiche più calde non ci hanno aiutato. Il nostro bilanciamento non era ottimale e non c’è molto che si possa fare una volta che lo si prova in pista, così come la situazione del grip: era difficile capire se spingere o meno“. Guardando poi all’episodio sul finale di Q3, Verstappen ha spiegato come “il testacoda di Pierre ha causato una bandiera gialla e questo non ci ha certo aiutato, visto che ho dovuto interrompere il giro. Anche se l’avessi completato, mi sarei comunque piazzato solo in P3 o P4, a cinque o sei decimi dalla pole. Non credo che domani sarà facile, ma analizzeremo tutto dopo le qualifiche per avere le migliori possibilità in gara“.
Qualifiche Austria, Horner: “Servirà sopravvivere in partenza. Speriamo nell’aiuto di una Safety Car”
“Qualifica difficile e sfortunata per Max – ha poi aggiunto il team principal Christian Horner al termine delle qualifiche del GP d’Austria – Gasly è andato in testacoda e Max ha rallentato alla bandiera gialla, che era la cosa giusta da fare, ma è un vero peccato. Quel giro avrebbe potuto portare Max in terza o quarta posizione. Ma questa pista può riservarti qualsiasi cosa, devi sopravvivere alle curve 1 e 3 e naturalmente abbiamo visto le safety car giocare un ruolo qui in passato. È frustrante per oggi, ma c’è la possibilità di riprendersi domani“. Più in generale, il team di Milton Keynes è rimasto quasi stupito dal crollo prestazione della RB21, specie dopo una buona simulazione di qualifica nel corso delle Prove Libere 3. Sicuramente le temperature più alte rispetto alla mattinata non hanno aiutato, ma la sensazione è che sia mancato qualcosa nell’esecuzione della sessione, specie considerando che anche Tsunoda, più brillante del solto nelle libere, è poi crollato in qualifica, finendo addirittura per essere eliminato in Q1, il peggior risultato di sempre per la scuderia anglo-austriaca sul tracciato di casa.
Mercedes, Russell: “In difficoltà come da aspettative, P5 era il massimo”
Dopo un weekend da protagonisti in Canada – con Russell primo in qualifica e in gara – il fine settimana austriaco finora non ha sorriso alla Mercedes. La W16, particolarmente in forma nel primo settore del Red Bull Ring – dove ha potuto esaltare le proprie doti di trazione – ha poi faticato con gli pneumatici nel corso del giro, con le alte temperature che non hanno aiutato il duo Russell – Antonelli. Proprio l’inglese ha spiegato di “aspettarsi che questo tracciato sarebbe stato impegnativo. Siamo ben consapevoli dei nostri punti di forza così come delle nostre debolezze e su una pista così abrasiva è difficile per noi mettere insieme il giro. La quinta posizione era il massimo possibile in queste condizioni. Il divario con Norris non mi sorprende, McLaren ha fatto un ottimo lavoro finora, ma penso che potremo lottare con le Ferrari, questo è il nostro obiettivo“.
Qualifiche Austria, Shovlin: “Penalizzati da un passaggio in Q3 più complicato del previsto”
“La vettura non era all’altezza oggi – ha poi spiegato il team principal della stella, Toto Wolff – questo non ci ha permesso di lottare per le posizioni di testa e non è certo quello a cui ambiamo, specie dopo delle buone FP3. Kimi è stato particolarmente sfortunato e ha perso molto tempo in pit lane dopo essere rimasto dietro a Bortoleto. George, invece, ha sfruttato al massimo la vettura e ha portato a casa la quinta posizione. Sarà comunque un Gran Premio lungo e sappiamo che qui a contare è il ritmo gara, spero che entrambi i piloti potranno guadagnare posizioni“. Commentando la difficile qualifica, Andrew Shovlin, Trackside Engineering Director di Mercedes ha poi aggiunto che “la squadra è rimasta molto delusa dal risultato. Il passaggio in Q3 è stato più complesso del previsto per entrambi i piloti e dunque siamo rimasti con un solo treno di pneumatici nuovi a disposizione. Di conseguenza la quinta posizione era il massimo possibile oggi. In gara ci aspettiamo temperature molto alte e la gestione degli pneumatici sarà impegnativa. Sicuramente il nostro ritmo visto venerdì non era male, per cui possiamo sperare in qualche sorpasso“.