Nell’intervista concessa a Sky Sport F1, Frederic Vasseur ha parlato anche di futuro, sia immediato che prossimo. La Formula 1 infatti si appresta ad affrontare un grosso cambiamento regolamentare, per il 2026, ma già in questa stagione è attesa una modifica che tutte le squadre e i piloti attendono con impazienza, e che potrebbe avere un impatto sul proseguo del mondiale. Tra gli argomenti toccati c’è anche Lewis Hamilton e l’impatto che ha avuto sul mondo Ferrari, giudicato positivo dal Team Principal, andando oltre i risultati.
Vasseur: “La competitività di Hamilton aiuta ma in Ferrari tutti sono parte della prestazione. A Lewis possono mancare piccoli dettagli che fanno la differenza”
L’arrivo di Lewis Hamilton in Ferrari è stata certamente una delle notizie più clamorose dei tempi recenti nello sport, non solo in Formula 1. Inoltre il matrimonio si è gonfiato di aspettative dal momento in cui, in pista, la SF-24 otteneva dei buoni risultati. Purtroppo l’inizio di stagione non è stato positivo e lo stesso sette volte campione del mondo ha fatto fatica con l’adattamento dietro il volante della SF-25, ma secondo il Team Principal si tratta sempre di dettagli. “Non ci sono molte differenze rispetto a Mercedes. Ogni squadra a i suoi strumenti, i suoi software ma sono più o meno gli stessi. E’ importante però avere una conoscenza perfetta di questi strumenti perché magari tu lasci qualche centesimo sul tavolo per un utilizzo non perfetto, e questo ti costa 1-2 posizioni.” Frederic Vasseur ricorda però come siano giù riuscito, nella Sprint Race di Cina, a mettere tutto insieme ed ottenere un risultato positivo.

L’apporto del sette volte campione del mondo non si riduce però solamente a ciò che lui può portare in pista (anche se fin qui, complici i limiti della macchina, non è riuscito a dare molto). “Lewis è un agonista, anche quando gioca a scacchi con Charles. Ma mi piace. Vuole di più, come tutti noi. Dobbiamo avere questo tipo di motivazione da parte dei nostri piloti, è una spinta ulteriore per migliorare in ogni area“ ha detto il francese. La sua filosofia rimane quella di vedere sempre il gruppo e non il singolo, e che ogni persona è importante per la prestazione finale. Tutti possono dare il loro contributo. A proposito di Lewis, recentemente anche lui ha espresso dubbi sul regolamento 2026 ed in questo senso Vasseur ha invitato un po’ tutti alla calma. “Capisco lo scetticismo. Cambieranno gomme, motori, telaio, sospensioni, DRS… tutto. Sarà un cambiamento enorme e non sappiamo l’esito finale. Sono tutti un po’ spaventati che possa ripetersi la situazione del 2014“. Il riferimento è chiaramente al dominio Mercedes all’inizio dell’era Power Unit. Il Team Principal Ferrari però è più positivo “Guardiamo oggi: McLaren è davanti, ma Max ha vinto una gara, Lewis una sprint e non dominano facilmente. Alla fine avremo comunque un vincitore e noi dovremo essere bravi a fare un po’ meglio degli altri”.
Vasseur: “Trucco McLaren? Non punto il dito, c’è la FIA per quello. Io mi concentro sulla Ferrari!”
Tornando però sul futuro più prossimo ed anche sulla stretta attualità, dopo Imola la F1 si sposterà a Monaco prima di fare tappa a Barcellona, dove è attesa l’entrata in vigore della nuova direttiva tecnica. “A Barcellona ci sarà un azzeramento delle prestazione perché quello dell’ala anteriore è un grosso cambiamento” ha dichiarato Frederic Vasseur, che però mantiene un atteggiamento più prudente rispetto a chi spera, o dice di essere sicuro, che la MCL39 perderà prestazione. “Nessuno può saperlo e dobbiamo fare attenzione ad essere convinti che McLaren faccia un passo indietro”.

Il Team Principal della Scuderia di Maranello non si unisce al coro di chi accusa o nutre sospetti su possibili soluzioni magiche della McLaren. “Focalizzarsi su di loro è un errore che io non ho mai commesso. Mi concentro su Ferrari e lascio sia la FIA ad occuparsi degli altri. Il mio lavoro è migliorare la nostra macchina, non lamentarmi degli altri”. Questo ovviamente non vieta di vedere ed osservare le soluzioni tecniche degli avversari, ma copiare non è la soluzione. “Non possiamo pensare che una soluzione McLaren funzioni su una Red Bull o una Mercedes. Non è solo l’ala anteriore McLaren o qualcos’altro, è l’insieme della macchina”. Secondo il francese copiare non è la soluzione, perché automaticamente parti con un deficit rispetto a chi ha inventato la soluzione per prima. “Devi capire cosa stanno facendo e magari da lì trovare una strada di sviluppo e capire se puoi fare la stessa cosa o qualcosa di simile”.



