Red Bull, Mekies frena gli entusiasmi: “Monza e Baku sono piste molto specifiche”

Set 24, 2025

Luca Manacorda

Le due nette vittorie nei GP Italia e Azerbaijan hanno riacceso le speranze iridate di Max Verstappen. L’olandese sembrava ormai tagliato fuori dalla lotta, dopo il crollo estivo della Red Bull culminato nel deludente nono posto di Budapest, nell’appuntamento che ha preceduto la sosta estiva. Il secondo posto ottenuto nella gara di casa di Zandvoort, favorito dal ritiro di Lando Norris, non aveva evitato a Verstappen di scivolare oltre i 100 punti di distacco da Oscar Piastri, ma le ultime due domeniche hanno avuto un esito decisamente sorprendente e ora quel gap si è ridotto a 69 punti. Monza e Baku sono però due circuiti atipici che si prestano a ribaltare i consueti rapporti di forza: si è dunque trattato di due eccezioni o il quattro volte iridate può davvero sognare la rimonta? Laurent Mekies, team principal della Red Bull, ha spiegato perché al momento preferisce rimanere molto cauto a riguardo.

Mekies: “Torneranno le curve a media velocità dove McLaren è molto forte”

Subito dopo il successo di Baku, sia Mekies sia Helmut Marko hanno sottolineato come il prossimo GP Singapore rappresenterà uno snodo importantissimo. Analizzando le caratteristiche delle successive piste su cui si sposterà il Mondiale di F1 2025 (Austin, Città del Messico e Interlagos), il team principal della Red Bull ha spiegato ai microfoni dell’emittente Viaplay: “Monza è stata molto specifica. A Baku ci sono solo curve lente, con un carico aerodinamico molto basso. La prossima settimana andremo a Singapore, una pista che storicamente è stata molto, molto difficile per il team. E poi torneremo alle famose curve a media velocità, curve ‘fluttuanti’, dove la McLaren è stata estremamente forte. Se ricordate Zandvoort e Spa, erano molto più forti di tutti lì“.

Verstappen (Red Bull)

La Red Bull RB21 deve dunque confermare di essere rinata anche su circuiti più favorevoli alla MCL39: “Affronteremo gara per gara – ha aggiunto Mekies – Cercheremo di concentrarci su noi stessi per acquisire una maggiore comprensione della vettura, per dare il massimo e vedere dove ci porterà“.

Un dominio illusorio?

Dopo aver vinto a Monza con quasi 20 secondi di margine, Verstappen a Baku ha fatto il bis rifilando quasi 15 secondi a George Russell, secondo sotto alla bandiera a scacchi. Distacchi che riportano la memoria a quando la Red Bull poteva contare su un netto vantaggio di prestazione sui rivali, ma che sono figli anche di situazioni particolari. Nel GP Italia la McLaren aveva provato ad allungare il più possibile il primo stint nell’attesa di una Safety Car che non è mai arrivata, mentre nel GP Azerbaijan le difficili qualifiche hanno messo tra Verstappen e i rivali diretti diversi piloti che solitamente partono da posizioni più arretrate.

GP Baku

Anche Mekies ha preferito ridimensionare il peso dei distacchi, sottolineando come in gara McLaren e Ferrari non abbiano potuto mostrare il loro vero passo: “Non sono sicuro se definirla davvero una vittoria dominante. Max ha dominato, senza dubbio, una prestazione eccezionale dopo quella di Monza. Ma non sembrava che avremmo avuto un grande vantaggio sul passo gara, anzi. Venerdì e sabato mattina sia le Ferrari sia  le McLaren erano davvero, davvero forti. La sessione di qualifica è stata molto insidiosa, con condizioni difficili, e Max ha fatto centro, come spesso accade quando le situazioni sono ancora più complesse. Domenica è arrivata la risposta più importante, credo, perché sul passo gara aveva davvero tutto ciò che gli serviva per staccare gli altri“.

Se per la corsa al titolo Piloti la strada rimane in salita, di sicuro la Red Bull si è rilanciata nella lotta per il secondo posto tra i Costruttori: complice anche un Yuki Tsunoda finalmente competitivo e sesto sul traguardo di Baku, la scuderia austriaca si è portata a -21 dalla Mercedes e a -17 dalla Ferrari. La stagione che ha visto il clamoroso divorzio dallo storico team principal Chris Horner può riservare ancora delle soddisfazioni.

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