Il weekend di Las Vegas per Max Verstappen si è concluso nel migliore dei modi. Dopo una partenza impeccabile che gli ha permesso di prendere subito il comando, l’olandese ha gestito con grande lucidità il primo stint e, nel secondo, ha potuto ampliare il margine sugli inseguitori. Il risultato assume un peso ancora maggiore dopo la doppia squalifica della McLaren per eccessiva usura del plank, che consente al campione del mondo in carica di salire al secondo posto in classifica generale, a pari con Piastri, a 24 punti da Lando Norris.
Dopo la partenza, l’aver allungato il primo stint con le medie è stata la chiave della vittoria dell’olandese
Il weekend di Verstappen era iniziato in modo discreto, con una P2 nelle qualifiche bagnate dopo qualche difficoltà in avvio di Q1 con le full wet. In vista della gara, il principale timore riguardava la gestione del graining, un fenomeno che la squadra di Milton Keynes raramente è riuscita a controllare al meglio – nel 2023, alla fine del primo stint su media, l’olandese venne addirittura sverniciato dalla SF-23 di Leclerc. Questa volta, invece, e in parte anche a sorpresa a detta di Max, il problema è stato contenuto meglio rispetto a Norris e Russell, i suoi avversari più diretti per la vittoria: “Sono un po’ sorpreso perché quest’anno abbiamo sempre faticato di più in gara rispetto alla qualifica. Non siamo mai stati particolarmente bravi nella gestione gomma, ma oggi è stato l’opposto per fortuna.”

La chiave è stata superare Norris allo start (Passato anche da Russell), così da poter girare in aria pulita, un fattore ormai decisivo per queste vetture. Fino all’ottavo giro, però, Russell è rimasto incollato a Verstappen, quasi sempre in zona DRS. Ascoltando le comunicazioni radio, sia Max sia il suo ingegnere apparivano sereni: sapevano che l’inglese stava forzando le proprie gomme più del dovuto. I primi giri sono stati una sorta di esperimento collettivo per tutti i piloti, impegnati a capire quanto e in quali curve gestire per evitare l’innesco del graining, un fenomeno che può comparire all’improvviso e che, quando si manifesta, ha effetti disastrosi sul tempo sul giro: “Si vedeva chiaramente che tutti cercavano un ritmo, cercavano di capire quanto si potesse spingere, soprattutto nel primo stint perché eravamo con la gomma più fragile. Per noi ha funzionato davvero bene.”
L’aria pulita e l’ottima gestione del campione del mondo in carica nel primo stint con le gomme medie hanno permesso all’olandese di allungare di ben sette giri rispetto a Russell, fermatosi al giro 18. In questa fase, il leader ha mantenuto un ritmo eccellente, perdendo in media solamente un decimo e mezzo a giro. All’uscita dai box, Russell si è ritrovato a poco più di un secondo di distacco e, consapevole che quella poteva essere forse l’unica chance per la vittoria, ha spinto al massimo le sue gomme nei due giri successivi, senza però riuscire ad avvicinarsi a Verstappen.
La RB21 è stata la vettura che ha sofferto meno graining nonostante una gestione apparentemente meno accentuata
Oltre ai ormai consueti aggiustamenti della mappatura della Power Unit, gli unici scambi tra Lambiase e Verstappen riguardavano i punti in cui Norris e Russell amministravano le loro hard. Dalla telemetria emerge come Verstappen fosse il pilota che faceva meno lift in entrata curva. Osservando le altre curve, la curva 11 era il punto in cui gestiva maggiormente, ma comunque molto meno degli altri: il pilota Red Bull faceva circa il 10% di lift, mentre in quel tratto Norris alzava in media oltre al 50%. Il pilota McLaren gestiva molto anche alla curva 17, alzando il gas fino al 100% in alcuni giri. Appena prima del traguardo, dove i rivali di Mercedes e Red Bull viaggiavano in pieno per quasi tutta la gara, si vedeva visivamente come Norris gestisse molto di più; in particolare la differenza di lift con Piastri è significativa e conferma le preferenze di impostazioni più morbide dell’inglese, autore di una gestione più accentuata del compagno in diversi punti. Russell, invece, oltre a un management discreto alla curva 11, ha gestito maggiormente alla 7 e all’uscita della curva 4. Nelle staccate più importanti, quelle di curva 1, 5 e 14, dove Norris era autore di un Lift and Coast non trascurabile, il numero 63 era il meno conservativo dei tre.

Verstappen ha confermato nel post-gara che il primo stint perfetto gli ha permesso di spingere di più nel secondo: “Oggi sembrava che avessimo tutto un po’ più sotto controllo e ho potuto spingere un po’ di più, il che ha sbloccato un ritmo migliore. Durante la gara, le gomme medie hanno funzionato meglio del previsto e abbiamo fatto un buon primo stint, il che ha reso tutto più facile quando siamo passati alle gomme dure. Ho potuto restare in pista un po’ più a lungo. Questo ha sicuramente aiutato molto. La macchina stava funzionando piuttosto bene, molto più secondo i miei gusti. Ogni giro mi sentivo a mio agio e senza stressare troppo le gomme.”
Dal giro 35 fino alla fine della gara, all’olandese è stato permesso di ridurre quasi del tutto la gestione degli pneumatici, proprio nel momento in cui Norris aveva superato Russell e la squadra gli ha chiesto di andare a prenderlo. La realtà, però, è che l’inglese non aveva il passo necessario e, giro dopo giro, il team gli ha chiesto sempre più lift and coast nelle curve 5, 11 e 17 (11 e 17 le più critiche dal punto di vista dell’usura del pattino).
Nel frattempo, Russell ha dovuto fare i conti con un graining molto pronunciato fino al traguardo, che gli ha quasi fatto perdere la posizione sul compagno Kimi Antonelli, nonostante una gomma più fresca di 15 giri. Questo ha permesso a Max di concludere con un vantaggio superiore ai 20 secondi e di ridurre il gap da Norris a 24 punti nella classifica piloti.
Squalifica McLaren: mondiale riaperto?
La prossima gara sarà in Qatar, un circuito ricco di curve medie e veloci, terreno ideale per la RB21, come dimostrato dalla vittoria dell’anno scorso su una McLaren che era data per favorita. Anche Mercedes potrebbe dire la sua, considerando l’asfalto liscio, che si sposa bene con la W16. Inoltre, a causa della squalifica per l’usura del plank, la McLaren sarà probabilmente più prudente con l’altezza da terra, cosa che permetterà all’olandese di giocarsi un’altra vittoria e di mantenere vive le speranze per il titolo. Infine, la regola dei 25 giri massimi per stint tenderà ad affievolire il vantaggio della MCL39 nella gestione degli pneumatici. Infatti, sarà Abu Dhabi la pista in cui la McLaren potrebbe avere un vantaggio tecnico più netto sulla Red Bull, più che in Qatar, date le numerose curve a media velocità di Yas Marina (in particolare nell’ultimo settore).
In merito agli ultimi due appuntamenti, Verstappen non ha mai dichiarato il mondiale come obiettivo, nonostante l’ottimo momento di forma. Alla domanda, ha risposto così: “Per le prossime gare dobbiamo solo fare del nostro meglio e cercare di vincere quante più gare possibili fino alla fine della stagione, massimizzando tutto ciò che possiamo. Oggi mi sono divertito in pista”. Va sottolineato che la risposta è arrivata prima della squalifica della McLaren, quando il gap da Norris era ancora di 42 punti.



