“Inizio a pensare che la Formula Uno si stia riducendo ad una corsa fino a curva uno”. George Russell, sesto al termine del GP degli Stati Uniti, è convinto che la partenza sia ormai la fase decisiva per la maggior parte dei Gran Premi, visto che “non c’è degrado gomme e tra i primi sei il distacco varia massimo di tre decimi”. Tradotto: nella visione dell’inglese non si sorpassa. Un pensiero condiviso anche dal resto della Mercedes, delusa dopo un fine settimana che ha visto Red Bull e Ferrari recuperare terreno sulla stella nella graduatoria costruttori.
RUSSELL CRITICO: SENZA DEGRADO NON C’È NEMMENO PIÙ DIFFERENZA TRA LE MESCOLE. E COSÌ SUPERARE È IMPOSSIBILE
Andando con ordine, è verosimile che Russell, tornato sulla terra dopo la grande vittoria di Singapore, abbia espresso una certa frustrazione dopo una partenza tutt’altro che positiva che l’ha confinato in sesta posizione. “Già prima della gara ero convinto che la posizione in cui sarei stato in curva uno sarebbe stata quella in cui avrei chiuso la corsa. Ormai ci vuole oltre mezzo secondo di vantaggio nel passo per superare, quindi se fossi stato terzo dopo la partenza, probabilmente avrei chiuso a podio, invece ero sesto e sesto sono rimasto”.

Proseguendo nella sua analisi, il pilota della Mercedes ha additato lo scarso degrado degli pneumatici come principale causa dietro alla quasi totale assenza di sorpassi nelle parti alte della classifica. “Il punto è che non essendoci degrado, non c’è nemmeno particolare differenza nell’usare l’una o l’altra mescola – spiega l’inglese – in ogni pista dove corriamo non si vedono sorpassi e questo è perché serve davvero essere molto più veloci rispetto a chi ti precede. Al contempo non ricordo nemmeno quando sia stata l’ultima corsa con due pit stop”. La critica di Russell, tuttavia, non vuole essere rivolta alla Pirelli, “che verrebbe criticata in ogni caso”. “Succede quando c’è degrado, visto che la gente si lamenta che è esagerato e i piloti non possono spingere, ma al contempo ci si lamenta quando l’usura non c’è visto che la gara diventa subito noiosa”.
LA PROPOSTA DI RUSSELL: ECCO COME CAMBIEREI LE GOMME
E allora la soluzione: “Realisticamente ci vorrebbe una gomma che ci permetta di spingere sempre al massimo ma che magari non duri per tutta la corsa. Se potessi scegliere io, sarebbe uno pneumatico che di permette di andare sempre a pieno ritmo ma che dopo 15 giri crolla, costringendoci a fare almeno due o tre soste”. Guardando poi alla corsa di Austin, per Russell: “si è trattato di amministrare la sesta posizione, oltre non saremmo potuti andare, probabilmente potremo andare meglio in Qatar e a Las Vegas, ma penso che ancora una volta tutto dipenderà dal giro di qualifica. Se vai forte puoi essere in prima fila e verosimilmente manterrai la posizione anche in gara”. In Messico, invece, “troveremo un tracciato molto distante da quello americano e l’altitudine crea una sfida tutta sua. Speriamo di poter fare bene e proseguire nella nostra lotta per il secondo posto nella classifica costruttori”.

Sulla stessa linea dell’inglese anche il Team Principal Toto Wolff, convinto che: “le piccole differenze tra le monoposto abbiano reso sostanzialmente impossibile sorpassare. Nel nostro caso, George ha perso due posizioni alla prima curva, finendo sesto, e nonostante penso avessimo il ritmo per finire sul podio, quando sei dietro risalire è davvero complicato. Ora andiamo in Messico, dove cercheremo di ottenere un risultato più simile a Singapore. Ferrari e Red Bull hanno recuperato terreno nella classifica costruttori e sarà una grande battaglia fino alla bandiera a scacchi di Abu Dhabi”.
ANTONELLI: “AVEVO LASCIATO SPAZIO A SAINZ. IN MESSICO PER RISCATTARMI”
Domenica sfortunata per Andrea Kimi Antonelli. Il bolognese stava dimostrando un buon passo gara quando la sua corsa ha preso una brusca piega in negativo dopo il contatto con Carlos Sainz in curva 15. Da lì per il rookie italiano si è trattato solamente di risalire la classifica, anche se ormai la zona punti era praticamente inarrivabile, specie considerando che la sua Mercedes aveva comunque riportato alcuni danni – seppur minori – dopo il contatto con lo spagnolo. “Una corsa frustrante – ha riassunto Antonelli – all’inizio mi sentivo bene in macchina ed ero convinto di poter guadagnare qualche posizione. Purtroppo, non è stato possibile. Credo di aver lasciato il giusto spazio a Carlos ma ci siamo comunque toccati, il contatto ha così messo fine a qualsiasi possibilità realistica di andare a punti. È stata una giornata deludente, ma non posso che guardare avanti. Ora andiamo in Messico e l’obiettivo è quello di riscattarci immediatamente”.

Da ultimo, anche secondo Andrew Shovlin, “la corsa si è decisa nelle fasi iniziali. George ha perso subito due posizioni rimanendo bloccato alla prima curva, mentre Kimi è finito in testacoda pochi giri dopo. Questi episodi hanno determinato le nostre posizioni finali in quello che, tutto sommato, è un pomeriggio deludente per noi. Credo che tutto sia legato alla difficoltà di seguire la monoposto che ti precede mantenendo sotto controllo gli pneumatici. È stato un problema che ha coinvolto tutti i piloti, non solamente i nostri, rendendo così incredibilmente difficile recuperare posizioni. L’unico aspetto positivo è che in Messico avremo subito la possibilità di riscattarci, specie considerando che dopo Austin la classifica costruttori è ancora più combattuta”.



