Hamilton, quarto con rammarico: “Questa macchina non ama queste condizioni”

Lug 6, 2025

Luca Manacorda

Neanche l’amata Silverstone ha consegnato a Lewis Hamilton il primo podio da pilota della Ferrari, con il britannico – giunto quarto – che nel finale del GP Gran Bretagna non è riuscito a raggiungere e attaccare l’eroico Nico Hulkenberg, il quale ha così festeggiato il primo podio dopo oltre 230 gran premi disputati. In una gara fortemente condizionata dagli scrosci di pioggia, il sette volte iridato si è trovato a dover tenere in pista una SF-25 rivelatasi molto imprevedibile in condizioni di bagnato e proprio alcuni errori figli di queste difficoltà sono risultati decisivi per il risultato finale.

Hamilton: “La sensazione peggiore, a ogni curva una sbandata”

Durante la gara, Hamilton si è lamentato molto del comportamento della vettura sul bagnato e, nelle dichiarazioni dopo la bandiera a scacchi, si è soffermato molto su questo aspetto: “Era così insidioso… questa macchina non ama affatto queste condizioni. Ho avuto una grande sbandata e un’uscita larga in curva 3 che mi ha fatto perdere un sacco di tempo (dopo aver montato le slick per l’ultima parte di gara, ndr). Poi ho commesso altri errori, non è stata una bella giornata“.

Hamilton

Approfondendo sulla mancanza di fiducia figlia di questa situazione, il britannico ha aggiunto: “È la sensazione peggiore. Non riesci a stare fermo e ad avere fiducia nel posteriore. Quando scatta continuamente non hai fiducia. L’obiettivo finale è cercare di acquisire fiducia nella macchina e poi andare sempre più veloce. Ma così è come costruire un muro e poi abbatterlo, costruire un muro e poi abbatterlo. Quando non riesci ad acquisire quella fiducia, non vai da nessuna parte, sei in una sorta di terra di nessuno. È più o meno così che mi sono sentito per gran parte della gara“.

Anche a livello strategico c’è stata qualche sbavatura, con Hamilton che ha perso molte posizioni dopo il primo pit stop. A riguardo, c’è da riportare le dichiarazioni di Fred Vasseur nel dopo gara: ai microfoni di Dazn Spagna, il team principal della Ferrari ha spiegato che sulla monoposto numero 44 ci sono stati problemi con il GPS, tali che il muretto non era in grado di capire dove si trovasse la macchina sul circuito. Un inconveniente che rimanda alle qualifiche del GP Monaco, quando un problema simile portò a un impeding in qualifica che costò a Hamilton una retrocessione sulla griglia di partenza.

GP Gran Bretagna 2025

L’ex pilota della Mercedes ha ancora aggiunto sulla sua gara: “A ogni curva c’era sempre una sbandata, poi un’altra, non riesce mai a star ferma e noi vorremmo che stesse un po’ più ferma. Nelle curve a bassa velocità diventa molto difficile da far curvare, è anche difficile trovare bilanciamento, cerchi sempre di cambiare qualcosa con i vari manettini, ma è molto complicato. Quest’auto non ama le curve lente, con molto sottosterzo. Ho iniziato a frenare con l’anteriore sinistra e non riuscivo proprio a tenere il passo. Credo che anche a livello di strategia alla fine abbiamo perso diverse posizioni, tre o quattro, e questo ha reso la nostra gara molto più difficile. Il nostro primo pit stop, ad esempio, non è stato effettuato al momento giusto, ero in netto svantaggio. Però abbiamo guadagnato dei buoni punti, abbiamo recuperato. Ora pensiamo alla prossima gara, sperando di un risultato migliore“.

Passi in avanti con uno sguardo sul 2026

Il weekend di Silverstone ha avuto comunque degli aspetti positivi per Hamilton: “Penso che ciò che c’è di positivo in questo weekend siano state le sessione di prova. Ero lì davanti, ero molto più contento del bilanciamento della vettura sull’asciutto e poi in qualifica eravamo molto, molto più forti. Mi sentivo molto più a mio agio con la direzione di assetto che abbiamo scelto. Non era buona per queste condizioni magari, ma credo che ci siano tanti aspetti positivi in questo senso e anche da una gara come questa, anche se non è andata alla grande, puoi trarre tante indicazioni perché penso di sapere come spiegare al team cos’è quello che non voglio che ci sia nella prossima macchina. Quello che abbiamo ora la rende molto difficile guidare, particolarmente in queste condizioni. So che è stato difficile per tutti in pista, però per noi è stato più complicato ancora“.

Silverstone

Il sette volte iridato ha concluso citando dei progressi anche nel suo discusso rapporto con il suo ingegnere di pista, Riccardo Adami: “Siamo riusciti a ottenere più carico aerodinamico degli altri, ed è per questo che abbiamo ottenuto questo risultato oggi. La macchina è molto più facile da guidare rispetto all’inizio dell’anno, e io e Riky ci capiamo molto meglio“.

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