Hamilton: “Guido un’auto che Leclerc ha contribuito a sviluppare”

Giu 13, 2025

Luca Manacorda

Charles Leclerc arriva a Montreal sulla scia dei due podi ottenuti negli ultimi due gran premi disputati. Una striscia positiva che il monegasco vuole prolungare in Canada, su un tracciato che come caratteristiche potrebbe venire incontro alla Ferrari SF-25. Il numero 16 ne ha parlato incontrando i media, dopo aver affrontato anche il tema caldo degli attacchi a Vasseur e delle indiscrezioni sul suo stesso futuro fatte circolare da alcune testate italiane.

Leclerc: “Certe voci preferisco ignorarle”

Le voci circolate sulla Ferrari negli ultimi giorni hanno coinvolto non solo Fred Vasseur, il cui futuro a Maranello è stato messo in dubbio, ma anche lo stesso Leclerc, a sua volta descritto come potenzialmente in partenza verso altri lidi: “Sono molto sorpreso, non ho idea da dove provenga – ha commentato il monegasco – Quindi preferirei semplicemente ignorarle, non ho mai detto niente del genere nelle ultime gare. Anzi, continuo a dire quanto amo la squadra e quanto voglio riportare la Ferrari al vertice“.

Allargando il discorso alla squadra, Leclerc ha aggiunto: “Fred, Lewis e io abbiamo una visione che dobbiamo perseguire per tornare a vincere, e stiamo lavorando per realizzarla. Questo è il nostro piano e ci atterremo ad esso. Poi ci sono delle voci, che non sono cose che si vorrebbero sentire, ma la pressione è normale quando si lavora per la Ferrari. Il secondo posto non è abbastanza, ma ne siamo consapevoli, quindi non è che la pressione esterna influenzi quella che mettiamo su noi stessi. La squadra sa che non è abbastanza forte e che la Ferrari deve vincere, ed è su questo che stiamo concentrando i nostri sforzi. La McLaren è più forte al momento, e sta a noi reagire. Dobbiamo ignorare ciò che si dice in giro e ci sono momenti in cui ci sono più voci da gestire“.

I problemi in Spagna e le aspettative per il weekend

In conferenza stampa a Montreal, Lewis Hamilton ha confermato di aver avuto rassicurazioni dalla Ferrari circa l’effettiva presenza di un problema emerso sulle due monoposto nella seconda parte del GP Spagna. Come il britannico, anche Leclerc ha ricevuto l’ordine di non scendere nei particolari riguardo a cosa è accaduto a Barcellona :”Non posso approfondire su questo. Ma sì, è iniziato già nel mio secondo stint e poi nell’ultimo abbiamo dovuto gestire un bel po’. Quindi è stata una gara difficile, ma penso che l’aspetto positivo sia stato che il primo stint è stato molto positivo in termini di ritmo. Il secondo non è stato male, nonostante i primi problemi che abbiamo incontrato“.

McLaren

Guardando a questo weekend, Leclerc spera che le caratteristiche del circuito cittadino di Montreal possano venire incontro alla Ferrari SF-25, anche se il monegasco non si aspetta un balzo in avanti come avvenuto a Monte Carlo: “A Montreal la guida sui cordoli è una cosa importante, a Monaco penso che abbiamo avuto un vantaggio da questo. Il nostro ritmo complessivo non è forte come quello della McLaren, ma il fatto che la SF-25 fosse così buona sui cordoli ha fatto sì che si riducesse un po’ la differenza tra le due vetture. Qui è un po’ la stessa cosa, ma meno estremo rispetto a Monaco. Quindi non mi aspetto che saremo al livello della McLaren, ma spero che ci aiuterà ad essere un po’ più vicini. Se così fosse, spero che potremo metterli sotto pressione e cercare di ottenere una vittoria che per ora è irrealistica sulla carta. Un podio è un obiettivo realistico“.

Il punto sulla stagione della Ferrari

Il secondo podio consecutivo ottenuto da Leclerc in Spagna ha spinto la Ferrari al secondo posto nella classifica Costruttori. Un piazzamento che riporta il team di Maranello dove aveva chiuso la stagione precedente, sebbene con un gap dalla McLaren che si è allargato enormemente: “Abbiamo iniziato la stagione pensando di avere la possibilità di sfidare McLaren e Red Bull per vincere il campionato, ma finora non è stato così – ha ammesso Leclerc – Tuttavia, è anche giusto dire che non credo che molte persone abbiano capito che la McLaren ha fatto un enorme passo in avanti rispetto all’anno scorso, molto più di chiunque altro. Se ci confrontiamo con gli altri, non è che stiamo facendo una stagione sorprendente in negativo. Siamo secondi tra i Costruttori, ma questo non è abbastanza. Dobbiamo capire cos’ha trovato la McLaren, ma dobbiamo anche stare attenti a tutto ciò che accade intorno alla squadra, perché a volte penso che questo possa cambiare la percezione della stagione“.

A proposito del confronto con gli altri top team, a Leclerc è stato chiesto un parere sulla Mercedes: “E’ strano, perché abbiamo problemi opposti. Loro sono forti in qualifica, ma stanno faticando in gara. Noi siamo deboli in qualifica e forti in gara. Quindi, al momento, chi si accorge per primo di cosa sta succedendo nella sessione vincerà quella battaglia. Mi sembra che la Mercedes sia un po’ più altalenante rispetto a noi. Siamo sempre stati più o meno alla stessa distanza dai piloti davanti, loro hanno avuto loro ottimi weekend e altri in cui sono andati male. Stiamo facendo piccoli passi nella giusta direzione. Penso che alla fine ciò che determinerà chi vincerà saranno gli aggiornamenti, gli upgrade che porteremo“. Aggiornamenti che, come ha confermato Leclerc, in casa Ferrari non sono ancora pronti al debutto.

Le qualità di Hamilton

Si parla spesso delle difficoltà che Hamilton sta incontrando nel suo ambientamento con la scuderia di Maranello, ma questa volta Leclerc si è soffermato sulle qualità del britannico che più lo hanno colpito nei primi mesi da compagni di squadra: “Sono rimasto sorpreso dal modo in cui frena, per esempio. Penso che il ritardo con cui frena sia davvero impressionante. Nella mia carriera, sono sempre stato io a frenare più tardi dei miei compagni di squadra e questo è uno stile di guida particolare che non ho mai visto in nessuno di loro. Penso che Lewis sia un passo avanti in quella direzione. La sua disciplina è davvero impressionante, quando vedi quanto come è organizzato, capisci che è concentrato al 200% sulle corse e che tutto è super organizzato affinché anche gli altri progetti procedano senza intoppi. Questo è qualcosa che prendo come esempio, perché abbiamo tutti delle passioni, abbiamo progetti al di fuori delle corse, ma ovviamente la cosa più importante è rimanere concentrati sulle corse. Penso che Lewis sia davvero impressionante in questo“.

Il weekend del GP Canada evoca dolci ricordi a Lewis Hamilton. A Montreal, il britannico ha ottenuto nel 2007 la sua prima vittoria in F1, mentre 10 anni dopo ha pareggiato il record di 65 pole position detenuto da Ayrton Senna, ricevendo in regalo dalla famiglia del pilota brasiliano una replica del casco del tre volte iridato. Il pilota della Ferrari si presenta a questo fine settimana sulla scia di una deludente domenica a Barcellona, riguardo la quale ha però ottenuto rassicurazioni dal team che hanno contribuito a restituire il sorriso a un pilota che era apparso molto abbattuto dopo la bandiera a scacchi sul Circuit de Catalunya.

Hamilton: “Sollevato dal sapere dell’effettiva presenza di un problema in Spagna”

Al termine del GP Spagna, Hamilton era apparso molto affranto nelle dichiarazioni rilasciate ai medie. Il britannico aveva chiuso al sesto posto, subendo nel finale il sorpasso da parte di Nico Hulkenberg che disponeva di gomme Soft nuove, e si era lamentato di problemi di bilanciamento della vettura piuttosto inspiegabili.

Il sette volte iridato ha recuperato fiducia dopo aver saputo dal team dell’effettiva presenza di un problema sulla SF-25. In conferenza stampa il britannico ne ha parlato così, non rilasciando però particolari dettagli: “Ieri la squadra ha detto che non voleva che ne parlassimo troppo, ma entrambe le vetture avevamo problemi che ci ostacolavano enormemente già da metà gara. Non sapevo se avessimo avuto quel problema o meno, ma alla radio ho detto che era la macchina che mi dava le peggiori sensazioni in assoluto e con quel problema lo era davvero. A fine gara, ho pensato: ‘Caspita, non ho mai sperimentato una cosa così brutta per così tanto tempo durante una gara’. Solo dopo le interviste televisive sono tornato dagli ingegneri e abbiamo scoperto che c’era un problema. È stato un sollievo sentirlo, non mi sono più sentito poi così male“.

Le sfide di una vettura sviluppata da altri

Allargando lo sguardo alle sue prime nove gare con la Ferrari, Hamilton ritiene che da fuori la sua esperienza possa sembrare più negativa di quanto non lo sia veramente: “Un buon weekend è sempre una buona cosa, ma non mi sento di averne un disperato bisogno. Penso che dall’esterno sembri molto peggiore di quanto probabilmente non lo sia all’interno. Anche solo guardando l’ingegneria, il modo in cui hanno impostato la vettura rispetto a qualsiasi altro anno in cui sono stato in F1 è completamente diverso. E discutere con gli ingegneri per cambiare le cose. Bisogna far funzionare le cose in modo coerente con il team e assicurarsi di lavorare in modo costruttivo per apportare modifiche. La macchina ha un punto di forza ottimale e stiamo cercando di farla funzionare su tutte le piste“.

Hamitlon (Ferrari)

Spesso si prende come metro di valutazione il confronto delle prestazioni con il compagno di squadra. Hamilton sta perdendo la sfida con Leclerc, ma su questo aspetto ha sottolineato un fattore importante: ” La vettura con cui sto correndo in questo momento non è un’auto su cui ho avuto un ruolo nello sviluppo e nell’evoluzione negli ultimi quattro anni. Quindi guido un’auto che Charles ha contribuito a sviluppare, che conosce molto, molto bene e che presenta le sue sfide. Ma mi piace questa sfida. In generale, tutto fuori dalla pista sta andando alla grande e sto lavorando al massimo per assicurarmi che questo si rifletta anche nei miei risultati. Voglio essere davanti, ovviamente. In generale, dobbiamo migliorare le prestazioni della nostra vettura. Abbiamo avuto un aggiornamento in Bahrain. Speriamo di averne presto un altro e siamo anche in quel periodo in cui dobbiamo iniziare a lavorare sulla vettura del prossimo anno“.

Le voci sulla sostituzione di Vasseur

La vigilia del GP Canada è stata animata dalla pubblicazione di alcune critiche e indiscrezioni sul futuro del team principal Fred Vasseur da parte di alcuni quotidiani italiani. Hamilton ha difeso a spada tratta il manager francese: “Ne sono venuto a conoscenza prima di arrivare qui, non ho letto. Non è affatto bello sentire che ci siano storie del genere in giro. Innanzitutto, adoro lavorare con Fred. Fred è il motivo principale per cui sono in questo team e ho avuto l’opportunità di essere qui, per questo gli sarò eternamente grato. Stiamo lavorando sodo dietro le quinte. Le cose non sono perfette ma, come ho detto, sono qui per lavorare con il team e con lui. Voglio Fréd qui. Credo che sia la persona giusta per portarci in cima, e questo è quanto. Per me, sono tutte sciocchezze quello che è stato scritto. La maggior parte delle persone non sa cosa sta succedendo dietro le quinte. Non è tutto facile, dobbiamo apportare dei cambiamenti e c’è molto lavoro da fare. Naturalmente c’è molta pressione perché vogliamo vincere, ma questo non rientra nella discussione al momento“.

Hamilton è stato durissimo nella sua reazione all’attacco mediatico verso Vasseur, aggiungendo: “Per quanto ne so, non credo che sia una cosa in programma, e non è certo qualcosa che sosterrei. Inserire nuove persone, nuovo personale – che si tratti di piloti, ingegneri o persone che gestiscono un’organizzazione – richiede tempo per adattarsi, e l’impatto è significativo. Sono qui per vincere con Fred, ha il mio pieno supporto. A tutti coloro che scrivono storie su di me che sto prendendo in considerazione l’idea di non correre: ho letteralmente appena iniziato qui con la Ferrari. Sarò qui per diversi anni e sono qui per il lungo periodo. Non c’è dubbio su dove sia la mia testa e su cosa sto lavorando per vincere con questa squadra.Non ci sono dubbi. Per favore, smettetela di inventare cose“.

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