A Budapest è arrivato il terzo weekend consecutivo fuori dalla zona punti di un gran premio per la Haas, la quale ha raccolto qualcosa solo nella Sprint di Spa. La scuderia americana sta perdendo terreno nella classifica Costruttori, dove occupa ora la nona posizione con un distacco dalla sesta posizione salito a 17 punti dopo l’exploit dell’Aston Martin nel GP Ungheria. Nella gara che ha visto la Ferrari SF-25 di Charles Leclerc rallentata da un problema indicato nel telaio da parte della scuderia di Maranello, ma al centro di molte voci circa la reale causa, anche la VF-25 di Oliver Bearman ha vissuto una situazione simile, arrivando a doversi ritirare.
Bearman: “Dobbiamo capire perché è successo”
Partito undicesimo, Bearman era riuscito a entrare subito in top 10, ma dopo una buona partenza ha iniziato ad accusare problemi sulla sua vettura: “Siamo riusciti a piazzarci in P10 per il primo stint, ma ero sempre al gancio. Ho avuto seri problemi con il feeling della vettura e ho avuto un forte sovrasterzo per tutto il tempo. La situazione è peggiorata nel secondo stint, durante il quale abbiamo subìto danni da qualche parte e abbiamo visto una forte diminuzione del carico. A quel punto era chiaro che non potevamo finire la gara“.
La gara del giovane britannico si è così trasformata in un calvario: “È deludente perché avevamo fatto una qualifica e un primo giro discreti, ma da lì in poi non ho più guardato avanti, ho guardato solo dietro. Dobbiamo capire perché è successo, perché nelle ultime gare mi sono sentito davvero bene in assetto da gara, ma questo fine settimana non è stato così“.
Komatsu: “Sono abbastanza sicuro che la vettura di Bearman fosse sbilanciata”
Parlando dei problemi incontrati da Bearman, il team principal della Haas Ayao Komatsu ha spiegato: “Considerando la velocità della vettura, la posizione in cui avremmo dovuto qualificarci e il passo gara di Bortoleto, non c’è motivo per cui non avremmo potuto mostrare un potenziale maggiore. Sono abbastanza sicuro che la vettura di Ollie fosse sbilanciata, non è possibile che il degrado causato da Ollie fosse un limite della vettura o del pilota. Lo abbiamo richiamato ai box perché ha danneggiato il fondo in curva 4, di nuovo, è stata la terza volta nel fine settimana, quindi dobbiamo analizzare anche quello“.
Ocon: “Non siamo abbastanza costanti”
È invece giunto al traguardo Esteban Ocon, ma solo in una deludente sedicesima posizione. Il suo risultato è stato condizionato da una strategia non impeccabile, come ha ammesso lo stesso Komatsu: “Chiaramente abbiamo anticipato troppo il pit stop per una strategia a una sosta“.
Dal canto suo, il pilota francese ha sottolineato la principale debolezza della Haas in questa prima parte della stagione: “Dobbiamo lavorare su come riuscire a tenere la macchina un po’ più sotto controllo e ad avere più ritmo durante la gara. Guardando a questa prima metà di stagione, ci sono sicuramente alcuni aspetti positivi – un discreto numero di punti – ma non siamo abbastanza costanti. Se guardiamo a Spa, abbiamo avuto una prestazione mega nella Sprint, ma ovviamente non siamo a quel livello ogni singolo weekend. Ci stiamo lavorando e ho piena fiducia in questa squadra“.