Ferrari, Vasseur: “Sviluppi in arrivo, non è ancora ora di pensare al 2026”

Giu 5, 2025

Luca Manacorda

La SF-25 continua ad essere una monoposto difficile da mettere nella giusta finestra di funzionamento e con un grande punto di debolezza nella qualifica, ma negli ultimi weekend i risultati sono migliorati quanto basta per riportare la Ferrari al secondo posto della classifica Costruttori. La McLaren rimane lontana nel punteggio e nelle prestazioni, ma la stagione 2025 può ancora regalare delle soddisfazioni, soprattutto se i prossimi aggiornamenti porteranno significativi progressi nelle aree più problematiche. Le prospettive per la scuderia di Maranello sono state tracciate dal team principal Fred Vasseur dopo l’ultimo GP Spagna che ha chiuso il triple header europeo precedente la trasferta in Canada.

Vasseur: “SF-25, una monoposto sensibile”

I due podi consecutivi conquistati da Charles Leclerc a Monte Carlo e Barcellona hanno raddrizzato in parte il bilancio stagionale e dato morale alla Ferrari, ma i risultati ottenuti nelle prime nove gare dell’anno sono stati comunque inferiori alle aspettative. Vasseur, intervistato da La Stampa, ritiene che l’aspetto chiave sia lo scarso rendimento della SF-25 in qualifica: “Sul passo più o meno siamo lì. La caratteristica di questa macchina è che soffre molto di più in qualifica che in gara. Come l’anno scorso, ma in modo più marcato. A Gedda la pole era lontana tre decimi, poi in gara siamo stati i più veloci. A Imola il sabato non eravamo da nessuna parte (doppia eliminazione nel Q2, ndr) e il giorno dopo abbiamo rimontato. Con quattro team al vertice, se vuoi vincere non puoi permetterti di partire in terza o quarta fila“.

Cercando di dare un’etichetta alla SF-25, Vasseur l’ha definita “sensibile”, aggiungendo: “Non so se sia difficile, so che fatichiamo a metterla nella giusta finestra per far funzionare al meglio gli pneumatici. Emblematiche le qualifiche di Imola e Miami, dove siamo stati più veloci con gomme usate, una cosa mai vista in vita mai“.

Interrogato sugli aggiornamenti relativi al nuovo fondo e alla sospensione posteriore attesi tra Canada e Gran Bretagna, Vasseur non si è scucito, limitandosi a confermare che novità sono in arrivo e che la Ferrari non intende ancora abbandonare l’attuale vettura per concentrarsi sul prossimo anno: “Posso dire che abbiamo qualche sviluppo in arrivo, non è ancora il momento di pensare solo al 2026 anche se siamo tutti vicini a doverlo fare. Non posso fare promesse ai tifosi se non che daremo il 200% spingendo come matti, anche se gli altri non dormono. Ma l’approccio è buono“.

A proposito di 2026, Vasseur ha aggiunto: “Si riparte da zero, è eccitante per tutti. Sarà una sfida completamente nuova, non ricordo nulla di simile in F1. Ed è impossibile avere riferimenti rispetto agli altri“.

Capitolo piloti: le difficoltà di Hamilton, la crescita di Leclerc

Guardando alla Ferrari, si parla molto del rendimento di Lewis Hamilton, chiaramente ancora non a suo agio con la SF-25: “Si tratta di dettagli – ha detto Vasseur – Parliamo di centesimi, che in questa F1 così equilibrata possono fare la differenza tra una prima e una terza fila, tra un weekend buono e uno meno buono. Ma restano dettagli: comprensione della vettura, set-up, comunicazione. È normale quando si cambia squadra“.

A Barcellona il sette volte iridato è apparso molto triste e abbattuto al termine del gran premio. Parlando di come recuperare il morale di Hamilton, Vasseur ha detto: “Si tratta di continuare a lavorare e a spingere insieme, onestamente la collaborazione è buona. Si impara di più dai momenti difficili, dai quali torniamo più forti. In Spagna le due monoposto hanno avuto un problema nell’ultimo stint, la prestazione di Lewis ne ha risentito“.

Nel processo di ambientamento alla Ferrari di Hamilton, un ruolo importante lo gioca il feeling con il suo ingegnere di pista Riccardo Adami. L’intesa tra i due è apparsa più volte ancora tutta da trovare, complici anche alcuni team radio non proprio positivi e qualche pasticcio come quello nelle qualifiche di Monte Carlo costato una penalità al britannico: “Dovuto a un problema con il Gps, abbiamo perso il segnale di Verstappen” ha voluto ribadire Vasseur. Il manager francese riguardo le comunicazioni con il muretto ha aggiunto: “La prima domanda da farsi è dove si può migliorare e cosa Lewis si aspetta in termini di informazioni. I team radio non mi spaventano, certe reazioni ci stanno quando si va a 300 all’ora tra i muretti, l’importante è che prima e dopo il dialogo sia costruttivo. Vi assicuro che non c’è nessuna guerra“.

Il rendimento di Hamilton appare più negativo soprattutto se confrontato con quello di un Leclerc che sembra aver raggiunto il suo miglior livello di sempre: “Direi di sì, il suo è un buon lavoro – ha confermato Vasseur – Rispetto al passato ha fatto un bel passo avanti in termini di certezze su ciò che vuole, è più diretto nel chiedere agli ingegneri quello che gli serve“.

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