Ferrari Tyre Engineer: “Bisogna controllare il graining”

Nov 19, 2025

Paolo D’Alessandro

Dopo una settimana di sosta, la Formula 1 torna in pista. Las Vegas aprirà la tripletta finale di stagione, anticipando Qatar ed Abu Dhabi. Il Mondiale Piloti è ancora aperto, quello costruttori no ma c’è un intensa lotta per la P2 tra Mercedes, Red Bull e Ferrari. Anche nelle retrovie il campionato è molto combattuto. La Scuderia di Maranello ha perso la P2 in Brasile a causa del doppio ritiro e le ottime prestazioni di Mercedes e Max Verstappen alla domenica. Un brutto colpo che interrompe un momento positivo della Scuderia. C’è ancora fiducia e voglia di battagliare fino alla fine e Las Vegas sarà una sfida molto particolare per tutti.

“Las Vegas è un evento unico nel calendario: l’atmosfera, il programma – con la gara che si disputa il sabato sera – e il tracciato stesso lo rendono qualcosa di speciale.” ha dichiarato Frederic Vasseur nel presentare questo Gran Premio. “Negli ultimi appuntamenti abbiamo messo in atto delle prestazioni solide e siamo stati in grado di lottare davanti; puntiamo a ripeterci anche questo weekend.”. L’obiettivo primario è quindi mettersi alle spalle il risultato di Interlagos, dove la SF-25 aveva lasciato buone sensazioni ed un podio era un traguardo possibile. “A Las Vegas sarà particolarmente importante focalizzarsi su tutte le specifiche sfide che questo circuito presenta. Gestire le gomme con temperature molto basse sarà ancora una volta un fattore chiave, così come interpretare correttamente la gara per individuare le migliori opportunità strategiche. Come sempre, ci concentreremo su noi stessi, assicurandoci di non lasciare nulla di inespresso in termini di prestazione.”

Un tema molto importante, come già ha fatto intendere Frederic Vasseur, sarà la gestione e il corretto utilizzo delle gomme. Questo è un argomento molto delicato in casa Ferrari. La SF-25 si è mostrata sempre molto gentile nel gestire gli pneumatici in gara quando il focus era sul contenere il degrado, ma ha palesato qualche difficoltà su asfalti lisci e/o con temperature fresche, dove la missione principale è l’innesco degli pneumatici, ossia centrare la giusta finestra di utilizzo a livello di temperature. Questo aspetto mise in crisi la Rossa a Singapore, che ha poi ben reagito in Messico su una pista però molto particolare. Las Vegas testimonierà anche eventuali progressi in questo aspetto.

A illustrare le sfide del Gp di Las Vegas è Antonino Mazzola Scuderia Ferrari, Tyre Engineer; “Lavorare in Scuderia Ferrari HP era il mio sogno fin da bambino, quando guardavo i gran premi in televisione insieme a mio nonno. Sono laureto in Ingegneria Meccanica all’Università di Palermo e dopo un breve periodo di ricerca a Pittsburgh, negli Stati Uniti, ho iniziato a lavorare in Formula 1, prima nella Scuderia Toro Rosso e poi in Williams, dove ho avuto modo di imparare molto sulla dinamica veicoli. Sei anni fa si è presentata la grande opportunità di entrare a far parte del Cavallino, coronando così quel sogno. In Ferrari ho avuto modo di accrescere e migliorare le mie competenze, lavorando al fianco di alcuni dei migliori esperti del settore. Nel mio ruolo mi occupo di sviluppo e correlazione di modelli di pneumatici da integrare negli strumenti di lavoro della squadra, incluso il simulatore di guida, e contribuisco a dare supporto durante i weekend di gara dal Remote Garage di Maranello. Far parte di questa squadra è per me una straordinaria opportunità, che mi permette di conciliare lavoro e passione e di mettermi alla prova in un ambiente stimolante e alla continua ricerca del miglioramento.”

Entrando nel merito delle sfide che presenterà il Gp di Las Vegas: “Sul Las Vegas Strip Circuit si gira la sera e le basse temperature del deserto, combinate con la bassa rugosità dell’asfalto, rappresentano di certo la sfida maggiore per la performance degli pneumatici. In qualifica, da un lato si vuole che il pilota spinga di più durante il giro d’uscita per mettere la gomma nella giusta finestra di temperatura, dall’altro però si rischia di danneggiare precocemente la superficie del battistrada, già resa fragile dalle basse temperature, con la conseguenza di perdere aderenza nel giro lanciato. Per questo motivo non è scontato che le squadre approccino la qualifica con uno o due giri di preparazione, e la partita si giocherà sul trovare il giusto compromesso tra warm-up e degrado per massimizzare il grip.”. Una sfida importante resa ancor più difficile dalle problematiche che possono nascere in gara e da un fattore che spesso è un ‘killer’ della perfomance, ossia il graining. “In gara, la temperatura dell’asfalto, la bassa rugosità e l’allocazione Soft delle mescole che Pirelli porta in questo evento (C3, C4, C5) sono, di fatto, la ricetta perfetta per il graining, il particolare fenomeno di usura a granuli del battistrada che porta a un rapido deterioramento delle prestazioni degli pneumatici, specie quelli Soft. Per questo occorre tenerli particolarmente controllati: quest’anno le gomme hanno mostrato una maggiore resilienza al graining rispetto agli anni precedenti, e questo sarà un elemento importante di cui tener conto anche a Las Vegas durante le prove libere in vista della gara.”

Una piccola novità rispetto agli anni precedenti, già sottolineata dal Team Principal, Frederic Vasseur, dopo il Brasile, introducendo il GP di Vegas, sarà il cambio di orario. Quest’anno la gara si correrà ben due ore prima rispetto a quanto svolto negli anni precedenti, una variabile che potrebbe avere la sua importanza, come spiega Antonino Mazzola L’anticipo di due ore è sicuramente un fattore che tende a rendere le condizioni della pista meno estreme e più prevedibili, grazie a temperature di aria e asfalto meno rigide, che contribuiscono anche a una migliore gommatura della pista nel corso dell’evento. Tuttavia, non ci aspettiamo un cambio radicale delle limitazioni rispetto allo scorso anno e sarà importante analizzare nel dettaglio i dati raccolti durante le prove libere per ottimizzare la preparazione della qualifica e la gestione gomme per la gara.”

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